Un assegno di 22.000 euro per i ragazzi del Ca’ Moro
Circa 3mila le persone che hanno sostenuto la cooperativa sociale. La cifra raggiunta (11.000 euro circa) è stata raddoppiata nel valore da Unicoop Tirreno
di Lorenzo Evola
Ennesimo atto di generosità della città di Livorno. In seguito, infatti, all’affondamento del peschereccio-ristorante Ca’ Moro – avvenuto lo scorso 20 agosto in Darsena Vecchia a causa di una falla nello scafo – sono state quasi 3000 le persone accorse a sostenere la cooperativa sociale “Parco del Mulino”, proprietaria dell’imbarcazione, tramite una donazione alle casse dei supermercati Coop di Livorno, Vicarello e Collesalvetti. Raccolta fondi resa possibile grazie alla collaborazione dei soci e dei dipendenti Coop, oltre a varie realtà commerciali cittadine, associazioni, famiglie e amici che hanno organizzato iniziative e presidi con la presenza dei ragazzi affetti dalla sindrome di Down, per i quali il Ca’Moro rappresentava luogo di lavoro e riscatto sociale. La cifra raggiunta (11.000 euro circa) è stata raddoppiata nel valore da Unicoop Tirreno, arrivando così a toccare quota 22.000 euro, che saranno destinati al Parco del Mulino affinché possa realizzare un progetto simile a quello del ristorante galleggiante ormai, purtroppo, irrecuperabile. La consegna dell’assegno è avvenuta questa la mattina di venerdì 8 ottobre, presso la Coop di Parco Levante, in presenza di alcuni rappresentanti di Coop e Parco del Mulino.
“Desideriamo ringraziare tutti i soci e i dipendenti Coop che hanno lavorato con dedizione per la diffusione del messaggio sociale e per la raccolta fondi – dichiara Alfio Baldi, da pochi giorni ex presidente della cooperativa Parco del Mulino – ma più in generale ringrazio tutta la città perché raggiungere una quota così alta di donazioni non era affatto scontato, soprattutto in un periodo particolare come questo. La cifra raccolta ci darà una grande mano per risollevarci dall’incidente al peschereccio, anche se quasi sicuramente non torneremo in tempi brevi a svolgere l’attività su una barca. I ragazzi ripartiranno dalla terraferma, ci stiamo infatti organizzando in un posto molto bello della zona centrale della città, ma ancora dobbiamo definire il tutto. Sarà sicuramente un ristorante, forse con un bar compreso all’interno. Il nostro obiettivo è quello di far crescere i nostri ragazzi tramite il lavoro, e questi fondi ci aiuteranno in tal senso”. “Unicoop Tirreno ha sostenuto fin dall’inizio il progetto del Ca’ Moro – ha commentato il vice presidente Unicoop Tirreno Massimo Favilli – e lo ha scelto più volte per organizzare eventi pubblici e incontri aziendali. Vederlo colare a picco è stato un duro colpo per chi lo ha frequentato apprezzandone la buona cucina, l’impegno e l’allegria che vi si respirava a bordo. Ringraziamo tutte le persone che hanno sostenuto con generosità questa realtà unica e speciale”.
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