Ufficiale: la Toscana resta arancione
La misura può essere adottata dai presidenti delle Regioni “in tutte le aree, regionali o provinciali, nelle quali l’incidenza cumulativa settimanale dei contagi sia superiore a 250 casi o 100.000 abitanti oppure in caso di motivata ed eccezionale situazione di peggioramento"
Ufficiale: la Toscana resta arancione. Lo ha comunicato nella serata del 5 marzo, su Fb, il presidente Giani. Che sempre su Fb, nel corso di una diretta, ha spiegato gli aggiornamenti sulle scuole
Ufficiale: la Toscana resta arancione. Lo ha comunicato nella serata del 5 marzo, su Fb, il presidente della Regione Eugenio Giani. Che sempre su Fb, nel corso di una diretta, ha spiegato gli aggiornamenti sulle scuole. Da lunedì 8 marzo chiudono per 5 giorni (fino a venerdì 12) le scuole di Pistoia e provincia (20 Comuni in tutto). E’ questa la decisione presa dal Ceps toscano, il Comitato per l’emergenza e la prevenzione scolastica, a conclusione della sua prima riunione del pomeriggio, dopo attenta valutazione dei dati epidemiologici, registrati negli ultimi 7 giorni, nei 273 Comuni della Toscana.
“La scuola in presenza in sicurezza è sempre stata la nostra priorità. Siamo stati fra le prime Regioni italiane a riaprirle e continuiamo a investire in progetti di prevenzione anti Covid, come ‘Scuole Sicure’, per contrastare il più possibile la diffusione del virus. Ecco perché ogni decisione su eventuali temporanee sospensioni delle attività didattiche e dei servizi educativi è presa con molta cautela e soprattutto dopo attento e approfondito esame dei dati epidemiologici, come ha fatto oggi il Ceps – dichiara il presidente Eugenio Giani, in occasione del suo insediamento -. Questo Comitato ha una funzione ben precisa di consultazione, ma anche di approfondimento, sul piano tecnico scientifico e anche sociale, dei vari aspetti della vita della nostra comunità – prosegue Giani -. Ce lo consente il nuovo Dpcm ed è formato da persone che, per competenza e ruolo, possono intraprendere i necessari interventi, con un unico obiettivo comune: salvaguardare la salute pubblica e, nello stesso tempo, l’istruzione dei nostri ragazzi – aggiunge -. Il Covid non può fermare la scuola. I provvedimenti restrittivi del Ceps, fatti in modo differenziato, mirato e con metodo, serviranno a questo. La forza di una comunità serve anche a questo, ad attivare e utilizzare al meglio ogni strumento possibile per contrastare la diffusione dei contagi”. A conclusione della riunione, il presidente ha annunciato una serie di incontri in serata con i sindaci della provincia di Siena, di Prato e del Circondario Empolese Valdelsa, per valutare i provvedimenti da prendere sulla base del tasso di contagiosità. Al momento, i Comuni sotto osservazione per il loro valore alto di contagio sono 76. La Toscana sarà ancora per una settimana in zona arancione, ma con zone rosse: la provincia di Pistoia e i comuni di Cecina (Livorno), Castellina Marittima (Pisa).
Il Ceps
Il Ceps, il Comitato per l’emergenza e la prevenzione scolastica, è stato istituito con Ordinanza del presidente Eugenio Giani, come da ultime disposizioni del nuovo e primo Dpcm del premier Mario Draghi (articolo 21, comma 2) in vigore da domani, che prevede l’attivazione di questo strumento di consultazione e coordinamento da parte dei presidenti di Regione “in tutte le aree, regionali o provinciali, nelle quali l’incidenza cumulativa settimanale dei contagi sia superiore a 250 casi su 100.000 abitanti oppure in caso di motivata ed eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico”
Il Ceps è composto da 18 persone: il presidente della Giunta regionale, che lo convoca e lo presiede; l’assessore alla sanità; l’assessore all’istruzione, il direttore generale della Giunta regionale; il direttore della Direzione sanità, welfare e coesione sociale; il direttore della Direzione Istruzione, formazione, ricerca e lavoro, il direttore della Direzione mobilità, infrastrutture tecnologiche e innovazione; il dirigente responsabile regionale della Prevenzione collettiva; il direttore generale dell’Ufficio regionale scolastico; un rappresentante dell’Upi; un rappresentante dell’Anci regionale; il direttore generale della Asl Centro; il direttore generale della Asl Nord Ovest; il direttore generale della Asl Sud Est; il direttore di Ars (Agenzia regionale della sanità); il direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria Meyer; il presidente del Parlamento degli studenti; il portavoce dell’opposizione in Consiglio regionale.
Alle riunioni del Comitato sono invitati i prefetti competenti per territorio, in riferimento alle decisioni di assumere. dei prefetti, uno di Upi, uno di Anci e l’inviato del Parlamento degli studenti.
Il Ceps si riunisce ogni venerdì e valuta, sulla base dei dati epidemiologici, gli interventi da mettere in atto.
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