Terme del Corallo, i segreti dei sotterranei risorgono dal fango
La riscoperta di quello che c'è sotto terra permette anche di rilanciare con maggior forza il futuro della struttura grazie al progetto degli Uffizi a Mare e in vista dei 2,2 milioni di euro già stanziati per il prossimo lavoro di ristrutturazione di alcune parti
QuiLivorno.it è entrato per la prima volta, con i suoi giornalisti e foto-reporter, nei sotterranei ripuliti da sporco e fango delle Terme del Corallo. Ecco il dedalo di vasche, labirinti e stanze riscoperte dopo decenni di abbandono
Si può dire definire bella una scala piena di detriti? Un lavandino rotto o una mattonella completamente coperta di polvere? Assolutamente sì quando si parla dei tesori riaffiorati dal fango dei sotterranei delle Terme del Corallo (clicca sul link in fondo all’articolo e nelle foto sotto a quella principale per accedere alla FOTOGALLERY a cura di Lorenzo Amore Bianco). La storia di una Livorno di circa due zeri fa, riscoperta dalle mani dei volontari di Reset, organizzazione no profit che dal 2016 si occupa della bonifica e della cura dell’intero complesso. Lo scorso weekend dopo un lungo lavoro di pulizia e sopralluoghi, insieme ad Asa e alla Croce Rossa Italiana, sono state ripulite le fogne del parco che hanno permesso di togliere quell’acqua dai sotterranei che per oltre cinquant’anni era rimasta stagnante. “Quando siamo scesi c’era una marea di fango alto almeno un metro, andiamo lì tutti i weekend, siamo sempre una bella squadra – ci ha raccontato Giuseppe Pera, figura di riferimento di Reset, mentre ci accompagnava in un tour esclusivo delle Terme. L’organizzazione infatti, oltre ai volontari accoglie anche i detenuti che devono scontare i lavori socialmente utili ed i ragazzi del Tribunale dei minori di Firenze. Sono venute così alla luce tutte le bellezze delle Terme del Corallo che, nei primi anni del ‘900, rappresentavano una perla unica in tutta Italia. Grosse vasche in porcellana, pavimenti in marmo, mosaici veneziani. Ed ancora sanitari della Johnson Bros (Hanley), industria che distribuiva i suoi pezzi pregiati anche nelle stanze della regina d’Inghilterra, attaccapanni in legno ancora in piedi. “Abbiamo trovato anche l’unico vetro intatto di tutte le terme perfettamente conservato con le iniziali P e M, si potrebbe fantasticare che il locale potesse essere stato dedicato a Pietro Mascagni – continua Giuseppe Pera – Sotto mezzo metro di fango poi le bottiglie in vetro come usavano una volta con scritto di proprietà di, non cedibile”. Insieme ai lussuosi oggetti delle Terme poi, sono stati rinvenuti anche cartelloni pubblicitari della…Coca Cola. Sì perché dopo la Seconda guerra mondiale furono trasformate in un centro di imbottigliamento della bevanda americana che creò delle apposite vasche per il filtraggio. Ancora da esplorare completamente saranno in programma nelle prossime uscite, restrizioni permettendo. “Scopriamo ogni volta nuovi angoli nascosti, stanze da sistemare. Si capisce come questo posto fosse curato nei minimi dettagli e affrescato, dopo settimane di pulizia è venuto fuori un pavimento di graniglia di marmo alla veneziana”. Per riqualificare le Acque della Salute sono stati stanziati 180mila euro dall’Amministrazione comunale per la ristrutturazione del tetto della Palazzina dei Medici e, grazie al finanziamento del Bando delle Periferie, arriveranno 2.2 milioni di euro che permetteranno di intervenire consistentemente nella messa in sicurezza della Sala della Mescita e nella riqualificazione del giardino. Le Terme del Corallo poi, dopo anni di abbandono, torneranno a splendere anche grazie al sopralluogo segreto fatto pochi mesi fa dal direttore delle Gallerie fiorentine Eike Schmidt che con il progetto Uffizi al Mare le farà diventare satellite del museo di Firenze. I progetti ci sono, le idee pure, volontari e organizzazioni hanno dato un contributo fondamentale per la messa a nuovo di un edificio che per oltre trent’anni è stato colpevolmente lasciato al degrado diventando centro nevralgico di delinquenza e occupazione abusiva. Finalmente però, il peggio sembra essere passato. La strada è stata spianata e grazie soprattutto all’impegno di Reset, le Terme del Corallo potranno finalmente rivivere la loro seconda vita.
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