Spil, sindaco indagato. L’amministratore unico: “L’azienda è viva”

La notizia è arrivata nel tardo pomeriggio di venerdì 27 ottobre quando, il primo cittadino Nogarin, ha annunciato tramite un post sulla sua bacheca Facebook di essere stato indagato.
“Ieri sera mi è stato recapitato a casa un atto con cui la Procura di Livorno mi ha informato che sono indagato per turbativa d’asta – spiega il sindaco sul social network – Non si tratta di un avviso di garanzia, ma di una richiesta di proroga di sei mesi per le indagini su quanto avvenuto il 27 febbraio del 2017. Indagini di cui non ero a conoscenza ma che, da quanto si legge su questo documento, sono state prorogate fino al 28 marzo del 2018.  Il solo elemento che ho a disposizione per cercare di capire quale sia la vicenda oggetto delle indagini – continua Nogarin – è la data del 27 febbraio. Da quanto ho potuto ricostruire si potrebbe trattare della gara indetta a inizio anno dal cda di Spil, società partecipata al 61,4% dal Comune di Livorno, per l’individuazione di un advisor legale, che seguisse le procedure per la richiesta di concordato preventivo. Una gara che, alla fine, è stata annullata. Io non faccio parte del Cda di Spil, potrebbe trattarsi di un atto dovuto a seguito di un esposto.  Massimo rispetto per il lavoro della magistratura. Come sempre, vi terrò informati dei futuri sviluppi”.

Spil in commissione consiliare. Parla l’amministratore unico – Qual è lo stato di salute di Spil? A questa domanda ha provato a rispondere Vincenzo Piscitelli, amministratore unico della società gestita dal Comune, sentito durante la seduta della seconda commissione consiliare (Bilancio e patrimonio) del 25 ottobre. Una delle questioni – se non la questione chiave – su cui è stata incardinata la discussione è il mancato concordato e il conseguente percorso di ristrutturazione del debito con i creditori. “Quando sono arrivato io alla fine di marzo, era già stata presentata l’istanza di concordato – ha affermato Piscitelli – Tuttavia erano passati 60 dei 120 giorni disponibili per la redazione del piano e senza che fosse nominato un advisor”. A questo punto sia gli esperti finanziari sia quelli legali sono stati costretti a rivedere il piano per adeguarsi alla legge Madia. “Ci siamo preoccupati allora che l’azienda avesse una copertura finanziaria durante i tempi di decorrenza del concordato – ha proseguito Piscitelli – e in un primo tempo abbiamo pensato che tutti i creditori fossero d’accordo con noi”. Poi però da una parte la Camera di Commercio che vuole vedere riconosciute la sua parte di quote. “Da qui a pochi giorni – ha garantito Piscitelli – ci saranno nuove notizie a riguardo”.

Per il collegio dei sindaci revisori di Spil, tuttavia, la società controllata dal Comune non naviga per niente in buone acque, anzi il bilancio 2016 – non ancora approvato – avrebbe generato perdite per 13 milioni di euro: “Secondo i sindaci revisori Spil sarebbe clinicamente morta – ha commentato ancora Piscitelli – ma per me l’azienda è viva. Ritengo che debba continuare nel tempo: il piano industriale che presenteremo potrà assicurare questa continuità”.
Ma per il futuro l’amministratore unico che cosa ha in mente per Spil? Al di là di quale forma giuridica avrà dopo la nascita della nuova società, in cui confluirà l’80% della Paduletta (al momento si sta vagliando chi potrà essere il socio per la nuova compagnia), Spil ha intenzione di rilanciare l’area di Guasticce e di riqualificare il parcheggio dell’Odeon. “L’impresa però avrà bisogno di autofinanziarsi – ha concluso Piscitelli – dovremo fare in modo che il Comune tragga vantaggio da Spil e che non sia un peso”.