Speleologa “rivela” le gallerie sotterranee fra Livorno e Rosignano
La speleologa Barbara Bottacchiari ha presentato a Villa Henderson il risultato di 12 anni di ricerche: "Il territorio tra Livorno e Rosignano per noi è un vero parco giochi"
Domenica “alternativa” a Villa Henderson, quella del 16 febbraio. Una domenica alla scoperta del sottosuolo livornese con la speleologa Barbara Bottacchiari che ha presentato il risultato di 12 anni di ricerche nella conferenza “Le antiche miniere del territorio livornese – storia di un’economia dimenticata“. “Il territorio tra Livorno e Rosignano è un vero parco giochi per noi speleologi – ha raccontato Bottacchiari – per la complessità dei suoi cunicoli e per la ricchezza del materiale minerario reperibile. Dalla storia delle miniere si ricavano interessanti attestazioni anche della storia economica del territorio. Mi riferisco per esempio l’importanza strategica delle colline vicino a Botro del Molino per la coltivazione del talco e della steatite con la macinazione che avveniva agli Scali delle Cantine e in Fortezza Nuova”. Da annoverare tutte le gallerie sotterranee visitate da Barbara come quelle di Pian dell’Arena, Pian della Pineta, Poggio del Lupo, le miniere del Gallinaio a Montenero per l’estrazione della marna da cemento, la Macchia Escafrullina e la zona di Castiglioncello con la miniera denominata Masaccio. Sotto l’occhio attento della ricercatrice sono state poi analizzate anche le zone di Quercianella, famosa per i suoi solfuri di rame e per la malachite, il Gabbro per la limonite, Campo Lecciano e Fortullino per la magnesite, la pirite e la marcasite. In particolare, è stato spiegato nel corso della conferenza, le miniere a Ponte del Rogiolo hanno rivelato una grande varietà cromatica di materiale nonché una discesa di oltre 40 metri affrontata non senza difficoltà dalla speleologa per gli ostacoli incontrati durante la progressione. Fra le curiosità, Bottacchiari ha trovato una foto del primo Novecento che documenta che il primo livello della miniera Ex Tobler a Quercianella venne riutilizzata dal sindaco di allora Rosolino Orlando come acquedetto con tanto di fontanella ben visibile. Molte sono le mappe originali della prima metà del Novecento nella documentazione mostrata da Bottacchiari, diverse delle quali appartenenti alla Marina Militare e all’archivio della Regione Toscana. A conferire autorevolezza e fascino alle parole dell’esperta, le immagini originali (che vedete online) delle sue esplorazioni con tutti i colori meravigliosi, le venature e le colate di crisocolla che caratterizzano gli anfratti più remoti del nostro territorio.
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