Sonnino, pulita la discesa piena di rifiuti
Nelle foto la discesa prima e dopo, il cartello-appello, la sporcizia lungo la discesa e Nicola Terreni, livornese di 30 anni, frequentatore del Sonnino, referente per Livorno e provincia di Plastic Free
Nicola Terreni, livornese di 30 anni, frequentatore del Sonnino, referente per Livorno e provincia di Plastic Free, e altri sei ragazzi hanno pulito la scarpata dalla sporcizia fuoriuscita da due cestini caduti. "In tutto 15 sacchi. Peccato potevamo essere più persone. Ora i cestini sono legati, voglio sperare siano stati i cinghiali"
“Da settembre a maggio/giugno almeno una pulizia al mese come associazione, insieme alle altre del territorio, la facciamo. Sul Romito, in particolare, ma andiamo anche dove ci arrivano segnalazioni. Quella del 30 luglio al Sonnino è stata una pulizia extra ma che non potevamo non fare vista la quantità di rifiuti presente nel bosco. Il rammarico è che, nonostante abbia posizionato un cartello-appello all’inizio del sentiero per invitare tutti alle 18 alla pulizia (e nonostante la pagina Instragram Livornogramm l’abbia rilanciato con una storia, ndr), alla fine eravamo in tre inizialmente. Poi si sono aggiunte altre quattro persone. Non eravamo tantissimi”. A parlare è Nicola Terreni, livornese di 30 anni, referente per Livorno e provincia di Plastic Free. Nicola era tra le sei persone che sabato hanno ripulito la scarpata dalla sporcizia (cartacce, bottiglie e scarti di cibo), fuoriuscita da due cestini che qualche cinghiale o qualche persona ha fatto rotolare. “Voglio sperare siano stati i cinghiali, qui è viavai”, dice Nicola. Sabato 30 luglio, quindi, lui e altri due ragazzi si sono dati da fare per un’ora e mezza spingendosi fin dove hanno potuto. “Il caldo era veramente torrido, siamo riusciti a raccogliere un quantitativo di spazzatura pari a 15 sacchi. Dov’era più difficile arrivare purtroppo non siamo riusciti a togliere la spazzatura”. L’indomani, cioè domenica 31 luglio, quando Nicola è tornato al mare al Sonnino ha notato che 5 sacchi era stati aperti e che qualche ragazzo, per fortuna, si stava impegnando per rimettere la spazzatura nei cestini. “Mi auguro che non riaccada più una cosa del genere – conclude il 30enne – anche perché ora anche i due cestini che sono finiti nella scarpata sono legati. Come gli altri due. Purtroppo il problema dell’incuria e della sporcizia c’è e noi ragazzi over 30, diciamo della “vecchia guardia”, posso dire che stiamo molto attenti. Il problema sono semmai i ragazzini che prestano meno attenzione verso l’ambiente”. Chiunque voglia partecipare alla pulizia del proprio mare, e più in generale della propria città, può contattare Nicola Terreni tramite social.
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