SIB Confcommercio Livorno a Roma per la manifestazione nazionale sulla Bolkestein
Nella prima foto il presidente Sib Confcommercio Livorno Alberto Nencetti, nella seconda immagine Federico Pieragnoli, segretario generale del Sindacato Italiano Balneari Confcommercio e direttore della Confcommercio della provincia di Livorno
Il SIB Confcommercio Livorno, sindacato balneare della provincia, sarà presente a Roma per la manifestazione nazionale che giovedì 11 aprile vedrà riuniti in piazza Santi Apostoli titolari e gestori di stabilimenti balneari di tutta Italia
Il SIB Confcommercio Livorno, sindacato balneare della provincia, sarà presente a Roma per la manifestazione nazionale che giovedì 11 aprile vedrà riuniti in piazza Santi Apostoli titolari e gestori di stabilimenti balneari di tutta Italia.“Tutti insieme a Roma per chiedere chiarezza sulla Bolkestein, in gioco c’è il futuro della balneazione attrezzata italiana”, spiega il presidente Sib Confcommercio Livorno Alberto Nencetti. “Dopo la scadenza del 31 dicembre stiamo ancora aspettando una legge da parte del Governo valida per tutti i comuni d’Italia. Questa incertezza normativa ha generato una situazione a macchia di leopardo, dove ogni comune applica in modo arbitrario una legge sulle concessioni generando soprattutto profonda incertezza per il futuro delle nostre imprese”.
“Finora gli auspici della nostra categoria sono stati disattesi, sia a livello politico che giuridico, ma questa non è una manifestazione contro il Governo, ma un atto indispensabile per affermare il nostro diritto ad esistere” afferma Nencetti. Gli stabilimenti balneari sono il fiore all’occhiello della nostra offerta turistica, si basano su competenza e professionalità e abbiamo bisogno di certezze per poter investire e continuare a lavorare”.
“Stiamo chiamando a raccolta gli imprenditori balneari provenienti da tutta Italia, proprio a causa della mancata emanazione, da parte dello Stato nazionale, di un atto normativo chiarificatore sulla durata delle concessioni demaniali marittime vigenti”, afferma Federico Pieragnoli, segretario generale del Sindacato Italiano Balneari Confcommercio e direttore della Confcommercio della provincia di Livorno. “La questione non è mai stata affrontata da tutti i Governi che si sono susseguiti negli ultimi 15 anni, i quali hanno, piuttosto, preferito rinviare concedendo proroghe con diverse scadenze, poi annullate dalla giurisprudenza italiana e oggi manca una legge nazionale per un corretto recepimento della Direttiva Bolkestein”.
“Non è più assolutamente rinviabile un intervento normativo che eviti la gestione confusa e caotica delle funzioni amministrative in materia, e, soprattutto, il forte e concreto rischio di inevitabili contenziosi che gli imprenditori sarebbero costretti ad intraprendere presso le autorità giudiziarie competenti. È evidente la gravità della situazione e l’urgenza di un intervento normativo risolutivo che metta in sicurezza giuridica la balneazione attrezzata italiana e faccia ripartire il settore”.
“La nostra balneazione attrezzata consta di 30mila imprese, prevalentemente a conduzione familiare, con 100mila addetti diretti che rischiano di perdere il lavoro a causa di una errata e confusa applicazione della Direttiva Bolkestein, la quale impone la messa a gara delle concessioni demaniali marittime alla scadenza”.
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