Selfie sul cofano della volante: denunciato
Il cittadino straniero di 28 anni, originario della Costa d'Avorio, è stato riconosciuto e identificato. Per lui è scattata la denuncia per aver offeso l’onore e il prestigio di un corpo amministrativo dello Stato, alla presenza di una o più persone
Nei giorni scorsi, durante un servizio di ordine pubblico predisposto in piazza Garibaldi, in occasione di un banchetto informativo di propaganda elettorale, si sviluppò un accenno di lite tra cittadini extracomunitari presenti nel lato opposto della piazza.
Mentre gli agenti della polizia si sono subito interessati a quanto stesse accadendo, dirigendosi verso gli individui coinvolti, un cittadino straniero ha colto indisturbato l’occasione per farsi fotografare semidisteso sul cofano di un’autovettura con i colori d’istituto della polizia di Stato, parcheggiata temporaneamente dietro una baracchina all’angolo tra via Garibaldi e la stessa piazza, con chiaro intento derisorio.
Il gesto del cittadino straniero era rimasto sconosciuto alle Forze dell’Ordine fino a quando la mattina seguente, grazie anche, e non solo, alla segnalazione pubblica effettuata dall’ex candidato sindaco del centrodestra, Andrea Romiti di Fratelli d’Italia, che ha pubblicato la foto sul suo profilo Facebook pubblico denunciando il gesto, la Digos è venuta a conoscenza del fatto e ha aperto ufficialmente un fascicolo d’indagine.
Lo straniero, protagonista del “selfie” canzonatorio, è stato riconosciuto e successivamente rintracciato lo stesso pomeriggio proprio in piazza Garibaldi.
Lo stesso è risultato privo di documenti di identità e pertanto è stato accompagnato in questura per gli accertamenti di rito. Sul posto, lo straniero C.L. di anni 28 nativo della Costa d’Avorio, ha ammesso il gesto commesso nella serata del 28 luglio 2020 mostrando agli agenti le diverse foto scattate dal suo cellulare da terze persone non identificate. Successivamente, è stato fotosegnalato dalla polizia scientifica ed accertata la posizione di irregolarità sul territorio nazionale è stato messo a disposizione dell’Ufficio Immigrazione, dopo averlo denunciato per aver offeso l’onore e il prestigio di un corpo amministrativo dello Stato, alla presenza di una o più persone (art. 342 C.P., 1° e 4° comma).
“Sono contento di come sia andata a finire questa segnalazione – racconta Andrea Romiti interpellato al telefono da QuiLivorno.it – Questo è un chiaro segnale che lo Stato c’è ed è vicino ai cittadini onesti che seguono le leggi e le regole del vivere civile in comunità. Questo straniero ha mancato di rispetto alla nostra cultura, alle nostre Istituzioni e allo Stato italiano tutto con questo suo gesto. Giusto il provvedimento adottato, giusta la denuncia e la conseguente espulsione se privo di diritto di stare qui in Italia”.
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