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Salviamo le imprese, imprenditori e lavoratori scendono in piazza

Giovedì 25 Febbraio 2021 — 17:47

La presidente Confcommercio Francesca Marcucci: "Dopo il vaccino è arrivato il momento di trovare un antidoto anche per gli aspetti economici, perché non potremo andare avanti ancora a lungo in questo modo"

La grande mobilitazione, organizzata dalle Confcommercio e Confesercenti regionali, è stata organizzata per chiedere una alternativa alle chiusure imposte dalle normative anti covid

di Lorenzo Evola

Si svolgerà lunedì 1 marzo, alle 11 in piazza Grande, la manifestazione “Salviamo le imprese. Salute e lavoro possono convivere” che vedrà uno accanto all’altro in una sorta di catena umana (ma a distanza di sicurezza) e con dei cartelli esplicativi, imprenditori e lavoratori del terziario della nostra provincia per protestare contro le chiusure imposte dalle normative anti Covid (foto Amore Bianco). La grande mobilitazione, presentata il 25 febbraio in conferenza stampa, è organizzata dalle Confcommercio e Confesercenti regionali, e avverrà anche nelle altre principali città toscane. Un segnale forte da parte di un settore economicamente logorato dagli effetti della pandemia. “Questa è un’iniziativa diversa dalle altre, siamo arrivati ad un punto di non ritorno – esordisce Francesca Marcucci, presidente provinciale di Confcommercio Livorno – Il senso della manifestazione è quello di chiedere di poter trovare delle soluzioni che consentano la sopravvivenza di questo settore. Salute e lavoro possono convivere. Dopo il vaccino è arrivato il momento di trovare un antidoto anche per gli aspetti economici, perché non potremo andare avanti ancora a lungo in questo modo”. Le fa eco Maristella Calgaro, presidente della Confesercenti provinciale: “Il non poter far fronte alle spese e mantenere i dipendenti stanno diventando sempre più una triste realtà. Siamo allo stremo. È necessario trovare un’alternativa alle chiusure, che ci permetta di poter riaprire, in sicurezza ovviamente. Dobbiamo avere il diritto di lavorare, di vivere”.
La parola passa poi a Federico Pieragnoli, direttore provinciale di Confcommercio: “La manifestazione ha un carattere regionale, si svolge infatti in tutti i capoluoghi di provincia della Toscana, in modo pacifico e nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. Confesercenti e Confcommercio si sono unite per chiedere aiuti veri in proporzione al fatturato perso. Chiediamo anche l’annullamento o un dilazionamento lungo delle tasse per il 2020 e per il 2021, poiché è impossibile pensare di poter pagare la stessa cifra del 2019, ad esempio. Il commercio non è il responsabile dell’aumento dei contagi, le cause vanno cercate altrove. Ci auguriamo che con il nuovo governo la situazione possa migliorare, perché ne abbiamo davvero un gran bisogno”.
Chiosa finale di Alessandro Ciapini, direttore Confesercenti provinciale Livorno: “Non bisogna dimenticare che dal 2009 al 2019 la nostra provincia si trovava già all’interno di una crisi industriale complessa. La pandemia ha dato in un certo senso, il colpo di grazia all’economia del territorio. Auspichiamo che nella stagione estiva le attività possano riaprire e tirare un po’ il fiato, anche se ovviamente non potrà essere recuperato tutto il fatturato perso. Momenti straordinari come questo richiedono interventi straordinari”.

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