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Rifiuti, arrivano gli Ispettori Ambientali

Sabato 2 Aprile 2022 — 09:42

Andranno a controllare, ad esempio, che le strade siano state spazzate correttamente, che i cestini stradali siano stati svuotati secondo il calendario stabilito e che i cassonetti della raccolta differenziata siano mantenuti in buono stato

Oggi prende avvio l’attività di controllo sul servizio di gestione rifiuti da parte dell’Autorità d’Ambito ATO Toscana Costa, che è l’Ente istituito dalla Regione Toscana per la regolazione ed il controllo del settore dei rifiuti ed è costituto da 100 comuni delle province di Livorno, Lucca, Massa Carrara e Pisa (foto Lorenzo Amore Bianco).

L’attività è stata presentata dal sindaco di Livorno Luca Salvetti, Presidente del Consiglio Direttivo di ATO, alla presenza di: l’assessora all’Ambiente del Comune di Livorno Giovanna Cepparello, l’assessore alle Aziende Gianfranco Simoncini, il direttore di Ato Alessandro Mazzei, l’amministratore unico di Gestione Ambientale S.r.l. Marzio Lasagni.

Dal 2021 RetiAmbiente spa è il gestore unico dell’Ambito Toscana Costa e lo sarà per 15 anni, quindi fino al 2035, e da oggi i servizi resi per il tramite delle società operative locali (Aamps, Ascit, Esa, Ersu, Geofor, Rea, SEA Ambiente) saranno soggetti a specifici controlli.

Le verifiche saranno svolte a campione o su specifiche aree critiche individuate dall’ATO in accordo con i comuni, su tutto il territorio servito, che per l’anno 2022 è composto da 84 comuni su 100, al fine di verificare la corretta esecuzione del servizio da parte del gestore. Gli operatori della ditta Gestione Ambientale srl di Arezzo che ha vinto una gara d’appalto per 12 mesi, affiancati in alcuni casi da quelli dell’Autorità d’Ambito, svolgeranno l’attività di controllo.

Per far questo andranno a controllare, ad esempio, che le strade siano state spazzate correttamente, che i cestini stradali siano stati svuotati secondo il calendario stabilito, che i cassonetti della raccolta differenziata siano mantenuti in buono stato di efficienza e pulizia, che la pulizia dei mercati avvenga nei tempi stabiliti, che i Centri di Raccolta siano gestiti in modo corretto.

E, nel caso in cui emergano violazioni al Contratto di Servizio, l’ATO potrà inviare formale contestazione al gestore che potrà sfociare in sanzione pecuniaria. I comuni, dal canto loro, potranno dire la loro suggerendo le zone o i servizi da monitorare con maggiore attenzione, coordinandosi con l’ATO.

Da sottolineare che gli 84 comuni serviti da RetiAmbiente spa coprono oltre un milione di abitanti per un valore del servizio di circa 261 milioni di euro. E l’Ambito Territoriale Ottimale Toscana Costa, con i suoi 6.000 km quadrati, rappresenta un territorio molto vasto, addirittura più ampio della Liguria.

Tutto il sistema di controllo, comprese le schede di verifica utilizzate dagli operatori sul campo, è stato realizzato dal Responsabile Controllo e Tutela del Consumatore di ATO dr. Roberto Nieri, in collaborazione il Geom. Isaac Marconcini e con la ditta AltraLeonia srl di Pesaro, del dr. Luca Belfiore.

“Parto da una sensazione personale nel percorso che noi abbiamo fatto – ha esordito il sindaco Luca Salvetti – verso l’ingresso in Retiambiente da parte di Aamps. Una mia preoccupazione al tempo è stata quella relativa al fatto che entrando in un ambito più ampio, in un sistema più articolato, fosse possibile mantenere la possibilità di controllare e di avere un immediato rapporto e riscontro su quello che stava accadendo ad uno sei servizi più importanti e fondamentali sul territorio e all’interno della propria città. La risposta che ho ricevuto è stata assolutamente convincente, cioè si stava realizzando un sistema intelligente di monitoraggio, controllo e salvaguardia della qualità del servizio all’interno di Retiambiene. Oggi il passaggio si concretizza perché l’Autorità d’Ambito, Ato Toscana Costa presenta il servizio di controllo sulla gestione dei rifiuti. E’ un passaggio non indifferente perché noi vogliamo migliorare il servizio, ma preservare anche i livelli raggiunti in precedenza, ovvero partire da lì e non mettere in discussione i capisaldi che ogni città ha. Quindi la presentazione del servizio di gestione rifiuti è quello che attendevamo. La discussione tra i tanti comuni delle province non è stata banale, anzi tutt’altro. Ci sono state valutazioni e richieste di approfondimento e confronti anche accesi , ma alla fine le scelte fatte sono state comprese e accettate di buon grado da tutti. Con oggi dunque presentiamo un servizio che ha caratteristiche peculiari molto significative”.

“Con questa attività – afferma Alessandro Mazzei, direttore generale dell’ATO Toscana Costa – si fa un altro importante passo verso l’entrata a regime del servizio in tutto il territorio dell’ATO, con l’attivazione di un importante sistema di controlli sulla qualità del servizio erogato da RetiAmbiente e dalle sue società operative, sempre nell’ottica di tutelare l’utenza e assicurare un servizio di alta qualità a costi contenuti.” Per ottimizzare i controlli sul campo e la trasmissione dei dati, comprese le foto scattate durante le verifiche, gli addetti utilizzeranno una specifica applicazione (unica in Italia) dal nome esplicativo “MonitorATO” sviluppata da ATO, in collaborazione con ATO Toscana Centro, grazie alla start up toscana HR2O sas del dr. Luca Tozzi.

“Il compito di Gestione Ambientale SRL – afferma Marzio Lasagni Amministratore Unico di Gestione Ambientale srl – sarà quello di vigilare sulla corretta erogazione del servizio da parte del Gestore; verifica del servizio di spazzamento e accessori, verifica del servizio di raccolta, verifica dei Centri di raccolta. Saremo attivi su 84 comuni dell’Ambito Territoriale Ottimale Toscana Costa. Andremo da Pontremoli all’Isola d’Elba servendo oltre un milione di abitanti e un’area più grande della Liguria. Le ore di controllo su ciascun comune saranno ripartite in base alla popolazione effettiva, tenendo conto anche delle presenze turistiche. Si faranno controlli anche nei festivi e nei turni notturni”.

Nei dodici mesi di incarico Gestione Ambientale dovrà eseguire 2400 ore di controllo ed ogni comune dovrà ricevere almeno una verifica.

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