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Regione: le regole per le visite in ospedale

Sabato 17 Ottobre 2020 — 09:46

Sarà consentito l'accesso in numero non superiore ad un visitatore o accompagnatore per ciascun paziente. Le visite a pazienti ricoverati devono essere frazionate nel tempo, di durata contenuta non superiore a dieci minuti di presenza e, preferibilmente, a giorni alterni

Massima appropriatezza dei ricoveri ospedalieri per patologia Covid, comportamenti omogenei nella gestione dell’utilizzo dei posti letto quanto nella cura e nell’assistenza dei pazienti tramite criteri e soluzioni operative ben definiti, riduzione delle presenze all’interno degli ospedali (leggi qui come prenotare un tampone online). Sono questi i cardini della nuova ordinanza (la numero 94) firmata il 16 ottobre (clicca sul link in fondo all’articolo per leggerla integralmente), dal presidente della Toscana, Eugenio Giani, per il migliore utilizzo possibile degli ospedali a fronte di una richiesta costante di ricoveri dovuti all’attuale andamento della curva epidemiologica del Covid-19. Appropriatezza e prevenzione, dunque, i principi guida della nuova ordinanza sulla necessità di regole uniformi e coerenti per ogni Azienda sanitaria. Tra le misure operative che le Aziende sanitarie dovranno garantire in modo omogeneo si evidenzia, in particolare, la riduzione delle presenze all’interno degli ospedali: i percorsi per l’accesso alle aree Covid e ai servizi dedicati e nei pronto soccorso devono essere separati, così come – si legge nell’ordinanza – deve essere frazionato quello per le prestazioni ambulatoriali, garantendo anche un utilizzo delle sale di attesa che consenta il mantenimento di distanze di sicurezza. Nello specifico, deve essere interrotto l’accesso alle strutture ospedaliere per tutti i visitatori, accompagnatori, pazienti ambulatoriali e operatori sanitari, che presentano sintomi simil-influenzali (rinite, tosse, rialzo febbrile, difficoltà respiratoria). L’accesso degli accompagnatori e dei visitatori – sia per i pazienti ricoverati, che per gli utenti ambulatoriali e del pronto soccorso – deve essere limitato, evitando gli affollamenti. A questo proposito, l’ordinanza dà indicazioni ben precise, invitando a “consentire l’accesso in numero non superiore ad un visitatore o accompagnatore per ciascun paziente. Le visite a pazienti ricoverati devono essere frazionate nel tempo, di durata contenuta non superiore a dieci minuti di presenza e, preferibilmente, a giorni alterni”.

E’ in continuo aggiornamento, inoltre, il numero di posti letto intensivi, subintensivi e non intesivi, messi a disposizione dalle Aziende sanitarie, attività coordinata e sinergica tra le Aziende stesse, come già avvenuto durante la prima fase e con la necessaria modulazione, che tiene conto degli scenari correnti e delle indicazioni regionali della necessità di garantire quanto più possibile le prestazioni ordinarie.

“Con questa ordinanza adottiamo una linea rigorosa a tutela degli ospedali e soprattutto della salute dei pazienti e degli stessi operatori sanitari, impegnati in prima linea nella lotta contro il Covid – commenta il presidente Giani -. Come per le rsa e tutte le altre strutture residenziali socio-sanitarie, abbiamo riattivato, e predisposto, una serie di soluzioni operative, già testate durante la prima fase epidemica e perfezionate in corso d’opera. La salute è il bene più prezioso che abbiamo, non possiamo lasciare nulla al caso, né sottovalutare i rischi che corriamo senza un adeguato dispiegamento di forze in campo e l’utilizzo di strumenti già sperimentati, che ci hanno consentito di superare i momenti più difficili. Valuteremo giorno per giorno il da farsi, sempre in modo appropriato e proporzionato alle reali necessità del momento, e soprattutto sempre in linea con le indicazioni ministeriali”. “Intanto, in Toscana – aggiunge Giani – siamo impegnati ad aumentare il numero dei tamponi processati, che porteremo a breve a 17.500 al giorno, e a tutelare la salute dei nostri cittadini in ogni ambito della loro vita, a scuola come nel lavoro, raccomandando sempre le misure anti Covid, a partire dall’evitare gli assembramenti anche sui mezzi di trasporto”.

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