Referendum, i voti seggio per seggio

Vince il no. Anche a Livorno. E Renzi annuncia le dimissioni in diretta nazionale dopo la mezzanotte. Nogarin si dimostra preoccupato per il futuro del porto alla luce di questa vittoria del fronte contrario alla riforma ma è fiducioso di andare presto alle urne (clicca qui per il commento del sindaco). Anche in città vince il fronte di chi ha voluto mantenere la costituzione così com’è adesso anche se con una percentuale più bassa rispetto alla media nazionale. Alla fine il “SI” nella nostra città è stato preferito dal 47,79% dei votanti mentre il “NO” dal 52,21% contro un risultato nazionale ben più sbilanciato per il “NO” (circa il 60% contro il 40% a favore del si).  Clicca QUI per consultare il voto seggio per seggio. I DATI
I cittadini livornesi sono stati chiamati ad esprimere il loro voto in occasione del Referendum Popolare Costituzionale e hanno risposto alla grande con un’ottima affluenza.  Alle 12 di domenica il dato sull’affluenza alle urne parlava del 24,28% dei votanti livornesi che si erano recati alle urne per esprimere la propria preferenza. Più che raddoppiato invece il dato guardando l’affluenza delle 19: 63,23%. Alle 23, urne chiuse con un’affluenza pari a 73,36% di elettori che nella giornata di domenica si sono portati alle urne.

Corpo elettorale livornese – In base ai dati aggiornati al 15° giorno antecedente le elezioni, a Livorno gli aventi diritto al voto sono 125.755 di cui 59.404 maschi e 66.351femmine).
I giovani che votano per la prima volta sono 776 (maschi 384 e femmine 392).

Renzi annuncia le dimissioni – Quando l’orologio segna le 00,30 di lunedì 5 dicembre sembra ormai deciso l’andamento del voto. A livello nazionale ma anche a livello locale: vince il no. Se in Italia la percentuale si attesta tra il 55 e il 60% a favore di chi non vuole riformare la costituzione la forbice in città risulta più bassa (circa tra il 47% per il SI e il 53% per il NO) ma sempre a favore del “NO”.
Il premier Renzi intanto alle 00,15 ha parlato alla nazione dicendo chiaramente: “Il compito del nostro Governo si ferma qui. Domani (lunedì 5 dicembre) andrò dal presidente Mattarella e rassegnerò le mie dimissioni. Mi assumo tutte le responsabilità di questa sconfitta Adesso toccherà ai leader del “no” guidare il Paese partendo da una riforma elettorale”.
Esulta Di Maio del Movimento Cinque Stelle: “Adesso al lavoro per la squadra e il programma di Governo”.