Presentato ArtiStudios, la prima mappatura degli atelier d’artista
Il progetto è stato ideato e coordinato dalla Fondazione Trossi-Uberti con il sostegno di Fondazione Livorno per catalogare gli atelier artistici di Livorno, passati e presenti, attraverso l’archivio fotografico di Serafino Fasulo. La direttrice Veronica Carpita: "La mappatura sarà accessibile a tutti: cittadini, studiosi, turisti e appassionati"
La vitalità dell’ambiente artistico livornese è da sempre un tratto distintivo della città come dimostra la storia del Gruppo Labronico, fondato nel 1920 e tuttora attivo. A partire dal 2022, il fotografo e reporter Serafino Fasulo ha avviato un ambizioso progetto di documentazione fotografica degli studi di circa quaranta artisti del Gruppo. Questa straordinaria raccolta ha dato origine a un’iniziativa innovativa: “ArtiStudios”, la prima mappatura italiana degli atelier artistici, presenti e passati, a Livorno. Ideato e coordinato dalla Fondazione Trossi-Uberti con il sostegno di Fondazione Livorno, il progetto non si
limiterà alla catalogazione dell’archivio fotografico donato da Fasulo alla Trossi-Uberti ma offrirà una prospettiva di psicogeografia urbana, analizzando il rapporto tra questi luoghi e il tessuto sociale. “Gli studi d’artista – afferma la direttrice della Fondazione Veronica Carpita – sono sempre stati luoghi di incontro, di pensiero e di creazione. L’iniziativa vuole ricostruire non solo il loro presente, ma anche il loro passato, valorizzandoli come patrimonio culturale condiviso. Questa mappatura sarà infatti accessibile a tutti: cittadini, studiosi, turisti e appassionati”. Nella sua prima fase, il percorso si concentrerà sulla documentazione degli atelier degli artisti
viventi. Fotografie, contenuti multimediali e testi saranno raccolti in una piattaforma digitale liberamente accessibile. A guidare il lavoro sarà Fasulo, affiancato da un team di fotografi. Inoltre, da aprile, una borsa di studio in collaborazione con l’Università di Pisa, sotto la supervisione del professor Mattia Patti, supporterà la ricerca del materiale. La seconda fase si focalizzerà invece sul passato. Attraverso il coinvolgimento di archivi privati e pubblici, collezionisti e appassionati, si cercherà di ricostruire la storia degli spazi artistici. “Non si tratta di una semplice raccolta di immagini – spiega Fasulo – Il nostro obiettivo è restituire l’essenza degli
spazi, attraverso la luce, le emozioni, il vissuto. Vogliamo creare un gruppo di lavoro che racconti la città e il suo rapporto con l’arte, non con uno sguardo giornalistico e distaccato ma con un approccio più profondo e partecipativo”. Al progetto hanno aderito come partner: Comune di Livorno, Gruppo Labronico, Fondazione Livorno, Cooperativa Sociale Brikke Brakke e Associazione Carico Massimo.
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