Porto, sequestrate 2800 borse sportive “pericolose per la salute”
I funzionari dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno proceduto al sequestro dell’intera partita di borse e alla denuncia alla Procura della Repubblica di Livorno del titolare della ditta importatrice
I funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Livorno in servizio al reparto controlli allo sdoganamento hanno sequestrato 2.800 borse sportive in fibre sintetiche con inserti e accessori in plastica, di origine e provenienza cinese, risultate pericolose per la salute pubblica. Come si legge in un comunicato stampa del 18 settembre, sin dalle prime fasi della verifica della merce importata i funzionari dell’ADM all’apertura del container avvertivano un intenso odore di sostanze chimiche, tipiche della composizione di materiali in plastica, tanto da dover procedere con cautela e attendere un’opportuna aerazione. Grazie alle apparecchiature in dotazione all’Ufficio delle Dogane di Livorno è stato possibile individuare le parti in PVC, collocate sia sull’impugnatura che sulla spallina della tracolla. Un esemplare della merce è stato analizzato dal Laboratorio Chimico ADM di Napoli, il quale ha confermato la presenza di ftalati oltre i limiti previsti dal Regolamento europeo, rilevando una concentrazione venti volte superiore al consentito per le impugnature (2,35%) e quasi sessanta volte per le spalline della tracolla (5,81%). Gli ftalati sono delle sostanze chimiche, esteri dell’acido ftalico, utilizzati per rendere i materiali plastici più resistenti e al contempo pieghevoli. Non a caso gli stessi rientrano tra i materiali inquinanti per l’ambiente e pericolosi per la salute umana: diversi studi hanno evidenziato i gravi rischi derivanti dall’esposizione agli ftalati, risultati collegati allo sviluppo di alcune patologie, come asma, diabete, problemi e disturbi di fertilità, e soprattutto rischi per il sistema endocrino dell’essere umano. Pertanto l’Unione Europea ha da tempo inteso disciplinare l’utilizzo di diverse sostanze chimiche con il Regolamento CE 1907/2006 e il successivo Regolamento UE 2005/2018 che riguardano la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze rientranti nei parametri “reach”, cioè, nel caso particolare, la famiglia degli ftalati (ftalato, dibutilftalato, benzilbutilftalato e diisobutilftalato), i quali non possono essere utilizzati nei prodotti qualora la concentrazione singola o combinata sia pari o superiore allo 0,1% in peso del materiale plastificato.
Sulla scorta degli accertamenti i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno proceduto al sequestro dell’intera partita di borse e alla denuncia alla Procura della Repubblica di Livorno del titolare della ditta importatrice, resosi responsabile, a norma di legge, della dichiarazione di importazione equiparata alla immissione sul mercato di prodotti potenzialmente pericolosi per la salute pubblica e l’ambiente. L’esito dell’operazione ribadisce ancora una volta il costante impegno dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per il contrasto di illeciti non solo di natura tributaria ma anche extratributaria.
Riproduzione riservata ©
Cerchi visibilità? QuiLivorno.it mette a disposizione una visibilità di oltre 70mila utenti giornalieri: 68.900 su Fb, 7.200 su Ig e 4.700 su X. Richiedi il pacchetto banner e/o articolo redazionale a [email protected] oppure attraverso questo link per avere un preventivo
QuiLivorno.it ha aperto il 12 dicembre 2023 il canale Whatsapp e invita tutti i lettori ad iscriversi. Per l’iscrizione, gratuita, cliccate il seguente link https://whatsapp.com/channel/0029VaGUEMGK0IBjAhIyK12R e attivare la “campanella” per ricevere le notifiche di invio articoli. Ricordiamo, infine, che potete continuare a seguirci sui nostri social Fb, Instagram e X.