“Mettiamo da parte il bada lì. Stiamo a casa”
Nuovo appello del sindaco: "Ho visto tante persone in giro. Provate il piacere di una bella e sana "divanata". "L'autocertificazione? O con voi o vi viene proposta dalle forze dell'ordine. E dopo le 18 sì alle consegne a domicilio"
“Se avessi un bambino di 6-7 anni, i miei sono più grandicelli, me lo terrei a casa. Non lo porterei al parco. Proverei il piacere di una bella e sana “divanata”. E chi può lavori in smart working. In Comune stiamo andando in questa direzione e agli agenti della municipale che viaggiano in auto abbiamo detto: uno alla guida e l’altro dietro seduto dalla parte opposta”.
Ha usato proprio questa espressione per lanciare l’appello: divanata. In una parola il sindaco-giornalista ha riassunto quello che il premier Conte, dal canto suo, aveva riassunto già di per sé bene usandone quattro (di parole). “Io resto a casa”. Il senso della conferenza stampa convocata dal primo cittadino (nella sala del Consiglio Comunale per permettere ai giornalisti di sedersi a distanza di un metro l’uno dall’altro) e trasmessa in diretta Fb da QuiLivorno.it è stato proprio questo. Un appello ai livornesi affinché limitino gli spostamenti in città solo per “comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità (come andare a fare la spesa) o spostamenti per motivi di salute”, come recita il DPCM, e quindi stiano il più possibile a casa. “E’ vero. Domenica a Livorno non c’era ancora la “zona protetta” ma di gente in giro ce n’era davvero tanta. Però anche oggi (10 marzo, ndr) dopo l’annuncio del presidente Conte ho incontrato tanti livornesi in strada e altrettanti ne ho notati in auto. E’ il comportamento del bada lì che, oggi, mi fa arrabbiare. Un comportamento che, oggi, noi livornesi dobbiamo riuscire a mettere da parte. Perché, ripeto, oggi, il fatto di sentirsi inattaccabili può essere un rischio. Per ripartire con più facilità quando sarà il momento dobbiamo rimanere a casa. Lo ribadisco: state a casa. No allarmismi ma neppure sottovalutazione del problema. I livornesi sono persone intelligenti. Confido nel buon senso di ognuno”. Sì perché Salvetti se, da un lato, c’è quel bada lì dall’altro lato è altrettanto vero che “noi livornesi siamo persone che nei momenti di difficoltà sappiamo tirare fuori il meglio da noi stessi. E questo è l’orgoglio più grande. Il meglio è rappresentato dai gesti di chi si propone per offrire pasti caldi a chi è in quarantena; dagli esercenti che chiudono perché si rendono conto di non poter stare alle regole del DPCM. E cosa mi inorgoglisce molto sono anche i tanti messaggi che sto ricevendo da parte di chi in questo momento delicato mi dice che si ritrova a pieno in una comunità”.
Poi alcuni chiarimenti “tecnici” su ciò che dice il DPCM sull’autocertificazione. “L’autocertificazione? Non deve essere portata necessariamente in macchina. Ricordo che qualora si venga fermati verrà proposta dalle forze dell’ordine la compilazione dell’autocertificazione”. Quindi un chiarimento su quello che è l’orario di chiusura, le 18, imposto a bar, ristoranti e a tutte le attività di ristorazione: “Ricordo ai cittadini che gli esercizi dedicati alla ristorazione è vero che devono chiudere dopo le 18 ma possono effettuare le consegne a domicilio“.
Mascherine necessarie per girare in strada? Vi rimandiamo a quanto detto dal dottor Sani.
Tosap e ICP – Slitta al 30 giugno 2020 la scadenza di Tosap e ICP. “Sulla Tari stiamo ragionando cosa fare se far slittare anche questo pagamento” ha aggiunto Salvetti.
Video in lingua dei segni – Il Comune di Livorno ha realizzato un video in lingua italiana dei segni (LIS) con le raccomandazioni di tipo igienico sanitario per prevenire il coronavirus. Il video è stato realizzato con l’Associazione Comunico, che si è messa a disposizione gratuitamente.
Sospesi fino al 3 aprile Consiglio Comunale e Commissioni.
Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale in smart working e ferie agevolate;
Le misure di Unicoop: nessuna limitazione della merce;
Ctt Nord, ecco tutte le precauzioni per viaggiare più sicuri sul bus;
Biblioteca Labronica: online libri, audiolibri e film da scaricare a casa;
Fortezza Vecchia chiusa.
Asa, sportelli chiusi – Asa invita i clienti a utilizzare, come modalità esclusiva di contatto, il call center commerciale 800 01 03 03 (aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 16) o lo sportello online www.asaspa.it/web/asasi attivo 24 ore su 24. Saranno garantite le attività di pronto intervento, sempre attive 24 ore su 24, chiamando i numeri verdi 800 139 139 servizio idrico e fognatura e 800 417 417 servizio gas.
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