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Operazione Fantasma, il secondo libro di marito e moglie con l’hobby della scrittura

Mercoledì 27 Marzo 2024 — 18:38

Deborah Voliani, assistente sociale, e Giuliano Galante, responsabile infermieristico: "Non è facile lavorare a quattro mani perché le idee non sempre sono le stesse. Di solito scriviamo ognuno per conto proprio e poi rivediamo insieme il tutto. Grazie alla questura per i consigli". Anche nel secondo romanzo giallo il commissario della squadra mobile di Livorno Domenico Centolance è il protagonista. La prima presentazione sabato 13 aprile alle 17 al Caffè Palcoscenico

di Giulia Bellaveglia

“Operazione Fantasma” è il titolo del secondo romanzo giallo scritto a quattro mani dall’assistente sociale livornese Deborah Voliani e da suo marito Giuliano Galante, responsabile infermieristico, oggi entrambi residenti a Monfalcone. Il volume, uscito agli inizi di marzo per la casa editrice livornese Ctl, ha come protagonista proprio un livornese, il commissario Domenico Centolance della squadra mobile di Livorno. “Nel primo libro del 2011, Male minore – spiega Voliani – Centolance era impegnato a risolvere alcuni casi di omicidio in città. Questa volta invece, a distanza di diversi anni, abbiamo ambientato il nostro romanzo a Firenze, all’interno del Museo del Bargello, luogo nel quale il commissario viene chiamato a collaborare”. Quella della scrittura è una passione di coppia coltivata ormai da diversi anni. “Di solito troviamo il tempo per scrivere d’inverno, quando le giornate casalinghe sono più lunghe e allora ci divertiamo a costruire storie sui personaggi”. “Non è facile scrivere in due – commenta Galante – perché le idee non sempre sono le stesse. Di solito scriviamo ognuno per conto suo e poi rivediamo insieme il tutto. Buttiamo giù le idee e le approfondiamo con la ricerca per capire se fatti e personaggi possono stare in piedi oppure no. Le figure poi, hanno riferimenti biografici reali. Per esempio, i vicini di casa del protagonista, possono essere identificati nei genitori di Deborah. Abbiamo anche richiesto delle consulenze, siamo andati a parlare con la questura, per capire le modalità con le quali si svolge un’indagine. Quindi c’è anche un’attività di ricerca. Tutti e due poi, svolgiamo professioni di aiuto ai nostri assistiti e questa cosa dentro al libro si sente: tutto merita di essere ascoltato, anche le cose più assurde”. La prima presentazione del testo si terrà proprio a Livorno, sabato 13 aprile alle 17 al Caffè Palcoscenico. “Mi sono trasferita nel 2001 per lavoro – prosegue Voliani – ho incontrato mio marito e sono rimasta qui, ma Livorno mi manca tantissimo, anche perché ci sono i miei genitori, fratelli e nipoti. È sempre la mia città e la adoro”. Un terzo volume è già in fase di correzione. È possibile leggere i libri anche singolarmente, in quanto le storie sono autoconclusive. E per il futuro gli obiettivi sono moderati. “Per noi la scrittura è un hobby e l’hobby deve divertire. Se poi un domani si presenterà l’occasione di fare un film sui nostri libri ci farebbe molto piacere e sicuramente non ci tireremo indietro”.

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