Nuovo Regolamento per l’iscrizione nel Registro Provinciale delle imprese che gestiscono rifiuti
Il primo gennaio 2021 entra in vigore il nuovo Regolamento per l’iscrizione nel Registro Provinciale delle imprese che recuperano e riciclano rifiuti in procedura semplificata ai sensi della normativa del Codice dell’Ambiente
Il primo gennaio 2021 entra in vigore il nuovo Regolamento per l’iscrizione nel Registro Provinciale delle imprese che recuperano e riciclano rifiuti in procedura semplificata ai sensi della normativa del Codice dell’Ambiente.
Il Regolamento disciplina la procedura di iscrizione delle imprese suddette, che è indispensabile per l’esercizio delle attività indicate agli artt 214 e 216 del Codice, senza ulteriori titoli abilitativi.
Si tratta di una competenza riacquisita dalle Province toscane a seguito della sentenza della Corte Costituzionale del 2019, che ha dichiarato incostituzionale la legge regionale n. 22/2015 (Riordino delle funzioni provinciali), limitatamente a questa specifica parte, oggetto di ricorso.
Obiettivo del Regolamento, approvato dal Consiglio Provinciale nell’ultima seduta, è quello della semplificazione delle procedure, ma non manca il dettaglio sulle possibilità di controlli e verifiche da parte dell’Amministrazione, in un settore particolarmente delicato e spesso oggetto di reati ambientali ad opera di malavita e microcriminalità organizzata.
Nell’ambito delle procedure previste dal Codice Ambiente, il Regolamento individua due modalità di iscrizione in forma semplificata.
La prima prevede la presentazione della Comunicazione di inizio attività in modalità autonoma, ed è limitata agli stabilimenti che non hanno necessità di ulteriori autorizzazioni di settore (per esempio autorizzazione allo scarico di acque reflue, o alle emissioni in atmosfera, o nulla osta acustico, etc.). L’iscrizione avrà una durata di 5 anni e l’esercizio delle operazioni di recupero rifiuti potrà iniziare dopo 90 giorni dalla comunicazione, anche in presenza di silenzio/assenso dell’Amministrazione Provinciale.
La seconda modalità prevede sempre la presentazione della Comunicazione di inizio attività, ma nell’ambito della procedura di Autorizzazione Unica Ambientale (AUA), di competenza della Regione Toscana.
In entrambi i casi, la richiesta va inviata al Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) del comune dove ha sede lo stabilimento e la Provincia rilascerà il certificato di iscrizione. La durata dell’AUA è di 15 anni.
L’impresa che sottoscrive la comunicazione di inizio attività attesta che l’impianto oggetto della richiesta è già stato costruito ed ha ottenuto tutte le autorizzazione necessarie, previste per la tipologia di rifiuti trattati, assumendosi, quindi, la piena responsabilità in caso di dichiarazioni mendaci.
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