Nuovo assetto in via Cambini con una corsia centrale libera per le emergenze
Presentate le nuove regole per una via Cambini più sicura in caso di emergenza. Ad attività aperte, oltre ad un percorso centrale libero da tavoli e sedie di 1,5 metri, i commercianti dovranno essere in grado di rimuovere nel tempo massimo di 2 minuti tutti gli arredi leggeri. Ad attività chiuse, dovranno garantire una corsia minima di 3,50 metri. "Il Piano è stato condiviso con i commercianti e approvato dai vigili del fuoco e potrà essere presentato da Ccn e singoli commercianti"
Nuovo assetto per via Cambini nell’ambito del Piano d’Ambito deliberato dalla Giunta “in applicazione del regolamento per l’occupazione del suolo pubblico da parte degli esercizi di somministrazione al fine del rilascio delle concessioni nel rispetto delle norme di sicurezza in caso di emergenza per consentire l’accesso ed il transito dei mezzi soccorso”. Le aree interessate da questo progetto vanno dal civico 1 al civico 16 nel tratto compreso tra via Roma e via Marradi.
Cosa cambia
L’occupazione del suolo è possibile su entrambi i lati della via. I marciapiedi devono essere lasciati liberi e deve essere lasciato libero da tavoli e sedie un percorso centrale di 1,5 metri. Ad attività chiuse, gli esercenti dovranno inoltre garantire una corsia minima di 3,50 metri, rimuovendo tutti gli arredi leggeri e lasciando solo gli ombrelloni nella posizione stabilita. Ad attività aperte, in caso di emergenza, gli esercenti dovranno essere in grado di rimuovere (dal momento della prima percezione della situazione di emergenza) nel tempo massimo di 2 minuti tutti gli arredi leggeri per lasciare la via libera ai mezzi di soccorso.
Le dichiarazioni
L’assessore Garufo: “C’era un problema di sicurezza e occupazione del suolo pubblico che non consentiva il passaggio dei mezzi di soccorso. Abbiamo seguito un percorso con i commercianti, che sono organizzati in un centro commerciale naturale, e abbiamo gestito il tutto con l’approvazione da parte dei vigili del fuoco. Si tratta di una soluzione impostata sul dialogo che non ha visto nessuna resistenza e il cui spirito era quello di muoversi insieme per risolvere un problema che consentisse ai commercianti di lavorare. Da questo momento in poi il Piano d’Ambito potrà essere presentato non soltanto dai Ccn ma anche da singoli commercianti”. Il sindaco Salvetti: “La finalità era quella di determinare criteri specifici per la concessione degli spazi pubblici e di farlo con l’obiettivo della sicurezza, consentendo a chi esercita la propria attività di lavorare bene e in modo sicuro”. Il dirigente al Bilanco, Parlanti: “Il Piano d’Ambito rimane attivo da 5 ad 8 anni, un periodo di tempo valido per chi sceglie di fare degli investimenti”.
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