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Nigiotti torna con il singolo “Ninnananna” dedicato ai suoi gemelli

Venerdì 3 Novembre 2023 — 12:15

Una carezza fatta di note e parole. Quelle calde, quelle vere, quelle di Enrico Nigiotti, poeta del vissuto e delle piccole grandi cose. "Questa canzone appena l'ho finita di scrivere ero sicuro di non averla sbagliata. Ero sicuro di non aver sbagliato niente. Un po' lo stesso effetto che mi fece Nonno Hollywood. Ma non parlo di successo, parlo di una sensazione più intima e personale. Come mi è cambiata la vita da babbo? Lo dico nella canzone: non dico una bugia ma desso ovunque guardo non mi manca niente"

di Giacomo Niccolini

Tanti mesi di silenzio rotto da un sussulto. Cuore, note e voce. Come sa far lui. Come fece con Nonno Hollywood tenendo alzati tutti fino a tardi su quel divano davanti alla Tv sintonizzata su Sanremo. E così è stato per questo ritorno in musica e parole di Enrico Nigiotti. Un ritorno fatto di amore vero. Quello verso i figli, i suoi due gemelli nati lo scorso marzo. Un amore di quello puro, quello che dà senza chiedere niente in cambio. Quello che il Nigio canta in questa “Ninnananna” (clicca sulla clip azzurra sopra al titolo per guardare il video della canzone) nuova carezza al cuore che il cantautore livornese ha voluto regalare ai suoi fan ma anche a tutti quelli che credono nelle cose vissute, di cui lui è poeta vero, poeta eccellente delle piccole cose. Che sono le più belle. “Questa canzone appena l’ho finita di scrivere ero sicuro di non averla sbagliata – dice il Nigio a QuiLivorno.it in un’intervista esclusiva rilasciata per l’uscita del suo nuovo singolo- Ero sicuro di non aver sbagliato niente. Un po’ lo stesso effetto che mi fece Nonno Hollywood. Ma non parlo di successo, parlo di una sensazione più intima e personale”.
È stato molto spontaneo scrivere Ninnananna per i tuoi bimbi?
“In realtà non è stato così semplice come magari può risultare all’ascolto. Volevo scrivere una canzone su questa emozione nuova per me, perché comunque ti cambia la vita. È molto più facile paradossalmente parlare di dolore. Trovare le parole per descrivere un’emozione così bella è, paradossalmente, molto più difficile perché hai paura sempre di essere banale. È sicuramente più difficile disegnare la felicità”.
Quando hai iniziato a scriverla?
“Avevo provato a scrivere qualcosa quando la mia ragazza, Giulia, era incinta ma non avevo raggiunto quello che volevo. Non mi tornava. Sentivo che dicevo qualcosa che non stavo vivendo davvero. Così ho aspettato che nascessero Duccio e Maso e dopo qualche mese, verso giugno, ho iniziato a scrivere Ninnananna… ed eccoci qua”.
Che tipo di canzone è?
“Volevo descrivere la gioia pura. L’amore con la A maiuscola. È una canzone che potrebbe cambiare tutti i giorni per i loro continui progressi, no? Quindi ho evitato di parlare di loro in culla, del loro svezzamento e cose così. Volevo scrivere una canzone d’amore, nell’accezione più pura del termine: dell’amore che dai senza pretendere niente in cambio. Un’emozione così forte la sto provando solo ora per i miei figli e capisco, finalmente, l’amore così grande dei miei genitori nei miei confronti”.
E oggi, 3 novembre, riesci fuori con un tuo inedito così forte…
“Sì, volevo ripartire proprio con una canzone che parlasse di un’emozione fortissima. Di una cosa che mi ha cambiato la vita. Un po’ come portai a Sanremo Nonno Hollywood. E anche ora volevo ripartire da un qualcosa che sento io. Un po’ come quando andai in Capraia un anno e mezzo e venne fuori Notte di Luna che è una canzone che parla di pescatori e dell’isola. L’idea è quella di descrivere quello che vivo realmente e Ninnananna credo che possa essere condivisa da molte persone come poteva essere Nonno Hollywood anche da chi magari non ha figli…”.
Spiegati meglio Enrico… in che senso?
“Sì chi magari non ha un figlio ma un nipote oppure chi magari ha un cane perché per i cani è un po’ la stessa cosa. Quell’amore incondizionato che dai senza pretendere niente in cambio. Prima di Duccio e Maso erano le mie due canine le bimbe di casa. Ora abbiamo aggiunto due alla famiglia. Io poi loro due le ho adottate e quindi le ho proprio volute con tutto me stesso. Mi ricordo ancora un’emozione grandissima quando andai a prendere Aria e Pinta. Non è paragonabile certo ai figli ma credetemi fu una gioia immensa quando andai a prendere le mie bimbe pelose. Proprio da farfalle nello stomaco. Sono quegli amori incondizionati”.
Raccontaci del video che è molto emozionante ed emozionale… le immagini si aprono con te piccolino intervistato da chi?
“Esatto, sono a 3 anni che vengo intervistato da una persona di Granducato Tv. La televisione locale venne a scuola per fare un servizio e, visto che facevo sempre confusione, mi chiamò al microfono. Ho voluto aprire il video così per poi mescolare i vecchi Vhs di me e Giulia bambini con le clip amatoriali che abbiamo girato insieme di recente in vacanza o qua a Livorno nei primi mesi di vita di Duccio e Maso, fatti senza l’intento di inserirli in un video musicale ma quei video che fai col telefonino e mandi ai parenti e spesso, purtroppo, non conservi e cancelli per far spazio in memoria. È un peccato, prima forse con le videocassette, conservavamo di più. Adesso è tutto un fai e consuma. Così per lo meno da grandi i bimbi potranno vedere qualche immagine di loro da piccini… e dirò loro: guardate babbo c’ha messo anche la musica sopra (sorride, ndr)”.
La tua reazione quando hai visto montato e finito il video?
“Devo essere sincero. Ero in palestra. Stavo facendo degli esercizi sulla panca. Me lo hanno mandato e ho fatto fatica a trattenere le lacrime. Sono dovuto andare in bagno perché mi veniva da piangere. È stata una bella botta. Sono contento di essere tornato con questa canzone qua. Perché mi da la carica”.
Come ti è cambiata la vita da babbo?
“In realtà lo dico bene nella canzone e non è una frase fatta… non dico una bugia ma desso ovunque guardo non mi manca niente. È come se avessi più fame di prima di quando ho iniziato questo mestiere. Ho fame di tante cose. Però non guardo accanto, non mi manca niente. Per me la cosa più bella è la domenica a pranzo che sia in un’osteria o a tavola a casa, stare fino alle 16,30 con la mia fidanzata e i miei bimbi seduti a mangiare e fare due chiacchiere con i miei amici e un buon vino. Anche solo con pane olio e sale e io sono contento. Ti fa sempre più capire anche solo quanto è bello stare a tavola. Le cose semplici… per cui davvero lo ridico anche qui: non mi manca niente. Il momento più bello della giornata o di un periodo? Tornare a casa”.
E le ore di sonno? Riesci a riposarti?
“Guarda, i primi sei mesi perfetti. Si svegliavano una volta sola, mangiavano e dormivano. Ora che hanno iniziato lo svezzamento devo essere onesto qualche nottata l’ho fatta (ride, ndr)”.
E la gestione quotidiana dei bimbi? Come procede?
“Siamo un po’ trottoline tra impegni e lavoro ma nonostante tutto siamo molto attenti come genitori. Però, come tutti,  visti i tantissimi impegni, abbiamo bisogno di una mano per districarci con il lavoro sia mio che di Giulia. Quindi spesso ricorriamo all’aiuto dei nonni. Che ci salvano la vita! Santi nonni. Il pomeriggio spesso i bimbi stanno con loro. Preferisco darli a loro che prendere una tata. Anche perché i nonni sono contenti di averceli, noi siamo contenti perché stanno con i nonni…”.
E ora Nigio, a proposito di lavoro, tornerai in teatro presto con tre date…
“Sì, sono tre date acustiche: Roma l’8 dicembre, Milano il 9 e Firenze il 13 dicembre al Teatro Puccini. Sarà un tipo di spettacolo molto intimo perché vorrei fare una spettacolo tipo Storytellers come il programma su Mtv Italia dove si racconta proprio come nascono le canzoni oltre che a cantarle. Descrivere e raccontare un po’ di cose magari che non vengono fuori, tanti dietro le quinte, tanti aneddoti vissuti, dialogare un po’ con il pubblico intimamente. E anche a livello musicale sarà un trio acustico con Mattia Tedesco alla chitarra e Fabiano Pagnozzi al piano e non solo”.
Che canzoni ci saranno?
“Ci sarà qualcosa del passato ma anche qualcosa di inedito e nuovo che presto verrà pubblicato anche in un nuovo album. Anche delle belle canzoni d’amore che ho scritto, per esempio. Sarà talmente intimo il tutto e particolare, che improvviserò anche tante cose. Saranno tre date uniche e irripetibili. Consiglio veramente a tutti di farci un salto”.
Il video chi lo ha fatto?
“Fabrizio Cestari. È lui che da Nonno Hollywood in poi mi realizza sempre tutti i video. Da lì, ormai, con il tempo è diventato uno di famiglia”.
Lo avrai detto mille volte. Ma lo vuoi ridire anche ai lettori di QuiLivorno.it? Come hai scelto i nomi dei tuoi bellissimi gemelli?
“Maso perché il mio nonno era Tommaso ma tutti  lo chiamavano Maso. E quindi volevo rendergli omaggio così. Duccio in realtà l’ho a scelto Giulia. A me piaceva Jacopo però poi una volta in macchina da solo ho provato a immaginarmi mio figlio come Duccio e mi è venuto un brivido. E allora ho capito che era il nome giusto”.

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