Museo della Città, il nuovo direttore scientifico si presenta: “Ecco i miei 3 obiettivi”
Scelto dopo una selezione per titoli ed esami, Cova avrà a disposizione 18 mesi per allestire nuovamente la struttura. L'assessore alla cultura Simone Lenzi: "Un curriculum che parla da solo"
Paolo Cova, lombardo, classe 1981, è il nuovo direttore scientifico del Museo della Città. Storico dell’arte dal curriculum sconfinato (le sue collaborazioni vantano nomi del calibro di Rai e Sky Arte, solo per citarne alcune), Cova ha sorpassato tutti i concorrenti che hanno preso parte ad una selezione per titoli e colloqui, conclusa lo scorso 3 aprile (clicca sulla clip bianca su sfondo azzurro sopra al titolo per leggere il curriculum completo). Compito del nuovo arrivato, laureato in Dams Arte vecchio ordinamento con 110 su 110 con lode, sarà quello di portare una ventata di novità negli spazi museali, occupandosi di allestire una mostra permanente e alcune esposizioni temporanee. Per farlo avrà a disposizione 18 mesi a decorrere, presumibilmente, dal 15 maggio, tempo di sistemare gli aspetti personali e quelli burocratici. “Una delle più belle opportunità della mia vita – commenta – Uno spazio straordinario in cui avrò lo scopo di riallestire come si deve il patrimonio dei livornesi. La mia idea è quella che il museo si apra alla città e che la città entri nel museo, una sorta di dialettica tra tutto il mondo livornese nello sforzo di una piena rivalutazione di un patrimonio eccezionale. Livorno è nota per alcune eccellenze assolute, Corcos, Fattori, Modigliani, ma anche e soprattutto per un significativo sviluppo urbanistico, che l’ha posta spesso al centro di una dimensione internazionale. Una dimensione che deve tornare ed associarsi sia alle problematiche, che alle necessità del contemporaneo”.
Poi, prosegue facendo il punto sui 3 obiettivi principali. “Un museo deve fornire un servizio alla società, sia in termini di materiali che di risorse umane, aprirsi al pubblico, contemplando tutte le possibili forme di inclusività e prevedere una partecipazione attiva da parte della comunità”. Accanto a lui ci sono il sindaco Luca Salvetti, il quale ricorda che in 4 anni la struttura museale è stata visitata da ben 180 mila persone, e l’assessore alla cultura Simone Lenzi. “La persona più adatta – spiega – per fare quello che abbiamo in mente di fare. Il precedente allestimento aveva il grande problema di essere statico e un museo statico è destinato a morire o comunque a sopravvivere male. Fino ad ora ho cercato di ricoprire il ruolo sine titulo, ma adesso è arrivato il momento di riallestire come si deve, con un’idea dinamica che consenta di avere sia la storia della città, anche ruotando le collezioni cittadine perlopiù sconosciute, sia alcune mostre temporanee. Per fare questo serve un direttore scientifico e il curriculum di Cova parla da solo”.
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