Disegnato murale gigante in piazza della Vittoria
Il disegno è stato eseguito dal pittore Jonel Hidalgo Perez che ha interpretato perfettamente il progetto realizzato dall’architetto Tommaso Tocchini
Una grande ‘decorazione murale’ di circa 90 metri quadri, raffigurante un lecceto è stata realizzata sulla facciata nord dell’edificio, costruito nella metà dell’800, di piazza della Vittoria 51; facciata interessata da lavori per il rifacimento dell’intonaco. Per un secolo questa parete era rimasta mascherata dal bosco di lecci del parco della villa adiacente; bosco poi abbattuto negli anni ’80 dopo la demolizione della stessa villa e di villa Attias.
Il lecceto secolare che era presente in quest’area, testimoniava un periodo di espansione della città verso sud caratterizzata da residenze di pregio, immerse in parchi e vaste aree verdi, ma anche da ampi isolati con al centro giardini ed orti urbani: patrimonio ambientale dilapidato in maniera miope da un’edilizia speculativa di saturazione delle prime periferie e dei borghi.
Il motivo decorativo scelto è quindi ispirato a questo tema, a una vegetazione che è rimasta solamente nel ricordo e nelle fotografie storiche e che si potrà rivedere rispecchiato in uno squarcio virtuale di quest’ampia parete. Il disegno, posto in corrispondenza della zona di unione dei due corpi di fabbrica del palazzo, è stato eseguito dal pittore Jonel Hidalgo Perez, che ha interpretato perfettamente il progetto realizzato dall’architetto Tommaso Tocchini, condividendone lo spirito e lo stile. Il disegno, che raggiunge un’altezza da terra di oltre 20 m. ed è largo m. 4,50, dà l’illusione di un riflesso del parco che fu.
La pittura è stata eseguita in dieci giorni e in tre fasi: la preparazione del fondo e delle patch di colore di base, eseguita dal pittore dall’impresa MET, appaltatrice dei lavori edili, Iulian Botura; la definizione delle masse cromatiche di cui si compone l’immagine degli alberi e l’abbozzo “macchiaiolo”, eseguiti da Jonel Hidalgo Perez e da Tommaso Tocchini; l’ultima fase di dettaglio è stata lasciata a Jonel Hidalgo Perez per avere unicità di stile pittorico dell’opera. La spesa per la realizzazione del murale (compreso l’onere di concessione per l’occupazione suolo pubblico) è stata coperta dal condominio stesso con il contributo della ditta MET. L’accesso al parco avveniva attraverso un cancello verde che interrompeva l’alto muro di cinta in muratura che fronteggiava la piazza della Vittoria proseguendo in linea con il palazzo in questione e le palazzine di via Poggiali, verso corso Amedeo.
Chi abbia frequentato la zona nel periodo successivo alla demolizione delle due ville esistenti tra la piazza della Vittoria e l’Attias, può ricordare che gli spazi residuali delle demolizioni furono usati come parcheggio e fu aperto il cancello al libero accesso, cosa che consentì di godere per qualche anno della vista della vegetazione del parco caratterizzata da lecci secolari e allori.
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