Mostra al Palazzo Granducale e nuovo archivio digitale: al via “Archivi Aperti 2021”
La mostra sarà visitabile dal lunedì al venerdì con orario 9.30-12.30, mentre il martedì e il giovedì anche dalle 15 alle 17.30
di Lorenzo Evola
Giornata di presentazioni all’interno del Palazzo Granducale di Livorno. In occasione della nuova edizione (dal 22 al 27 novembre) di “Archivi Aperti” – la manifestazione promossa dalla Regione Toscana insieme alle amministrazioni locali con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio degli archivi storici del territorio – è stata inaugurata, lunedì 22 novembre, la mostra “Le vie dell’acqua, tra opere umane e bellezze naturali”, proprio nei locali dello storico edificio di piazza del Municipio. L’acqua, gli acquedotti e l’approvvigionamento idrico della città di Livorno e dei comuni circostanti, saranno gli elementi centrali dell’opera, realizzata dalla Provincia con il contributo del Gruppo Archeologico Paleontologico Livornese, che ha curato l’esposizione. Esposizione che si focalizza, in particolare, sulla condotta medicea del Limone, costruita ad inizio 1600 per volere del Granduca Ferdinando I per rispondere ai pressanti problemi di sostegno idrico di una città che andava crescendo. Oltre alla riproduzione di antiche mappe sulla rete di distribuzione, la mostra propone diverse testimonianze fotografiche delle sorgenti e delle polle del Limone, degli antichi pozzi e lavatoi dislocati nella città, e delle fontanelle cittadine. Una sezione sarà invece dedicata all’intervento della Provincia per il ripristino del percorso di visita dell’acquedotto Leopoldino. La mostra sarà visitabile dal lunedì al venerdì con orario 9.30-12.30, il martedì e il giovedì anche dalle 15 alle 17.30.
Durante la conferenza di presentazione dell’iniziativa è stato svelato, inoltre, il nuovo archivio storico digitalizzato della Provincia, basato sul software Arianna4 – progettato e prodotto dalla società Hyperborea, leader nel settore di gestione documentale di archivi – che sarà disponibile online con il duplice obiettivo di descrivere la documentazione conservata e consentirne l’accesso e la consultazione al pubblico. “Il mondo degli archivi è molto importante per quanto riguarda la nostra memoria storica – spiega Paola Meneganti, responsabile Risorse Tecnologiche e Amministrazione digitale della Provincia durante la conferenza di presentazione dell’evento – e negli ultimi tempi è stato, purtroppo, un po’ bistrattato. I materiali di archivio sono quelli su cui la storia si basa, quindi è fondamentale mantenerli e renderli il più possibili fruibili. Per la valorizzazione degli archivi quest’anno abbiamo voluto partecipare alla rassegna regionale “Archivi Aperti” con una mostra molto interessante sul tema del rapporto tra l’acqua ed il territorio livornese, e con la pubblicazione online del nostro archivio storico, che i cittadini potranno visitare in qualsiasi momento per prendere coscienza della storia politica, economica e sociale della nostra città”. “Il Gruppo Archeologico Paleontologico Livornese esiste da circa 50 anni – interviene invece Roberto Branchetti, presidente del Gruppo – e ha come finalità quella di far conoscere ai cittadini le caratteristiche del territorio labronico. Stavolta ci siamo concentrati sull’acquedotto del Limone, il primo che venne realizzato per la neonata città di Livorno ad inizio 1600 e che è stato reso visitabile dalla nostra organizzazione negli anni 90. Purtroppo nel tempo tutta la struttura si è deteriorata e oggi non resta che ammirarlo in questa esposizione, della quale andiamo molto fieri perché riporta in luce una parte della storia della nostra città”.
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