Moby Prince, le conclusioni della Commissione d’Inchiesta: “Ci fu una terza nave”
Nella foto un fotogramma della diretta sulle conclusioni della Commissione d'Inchiesta
Un lavoro minuzioso, quello svolto dalla Commissione d'Inchiesta sulla Moby Prince presieduta dall'onorevole livornese del Pd Andrea Romano, che come ha sottolineato anche il consigliere regionale Francesco Gazzetti, giovedì 15 settembre presente nella Capitale, dà "una spallata al muro di gomma" che da anni era a protezione della verità di quella maledetta notte
Sono state presentate a Roma alla Camera dei Deputati le conclusioni della Commissione d’Inchiesta sulla Moby Prince presieduta dall’onorevole livornese del Partito Democratico Andrea Romano. Un lavoro minuzioso che come ha sottolineato anche il consigliere regionale Francesco Gazzetti, giovedì 15 settembre presente nella Capitale, dà “una spallata al muro di gomma” che da anni era a protezione della verità di quella maledetta notte. Il fatto più eclatante emerso è che, secondo quanto ricostruito dalla Commissione, l’incidente è stato causato da una terza nave presente in porto quella notte che il Moby Prince avrebbe evitato finendo così contro la petroliera Agip Abruzzo.
“Oggi ho presentato la Relazione finale della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla strage del Moby Prince di cui ho coordinato i lavori come presidente – scrive Andrea Romano sulla sua pagina Facebook – I risultati sono chiari e descrivono con nettezza la dinamica della collisione tra la Moby e la petroliera Agip Abruzzo che il 10 aprile 1991 costò la vita a 140 innocenti. Oggi ho voluto dedicare questo lavoro a due persone che non sono potute essere con noi a Roma: Loris Rispoli, che a Livorno sta combattendo una durissima battaglia personale, e Angelo Chessa, che ci ha lasciato prematuramente alcune settimane fa. Un pensiero a loro e un ringraziamento a tutti i familiari delle vittime del Moby Prince, che con il loro coraggio e la loro determinazione hanno spinto le istituzioni a ristabilire la verità sulla strage e a sanare una inaccettabile ferita nella nostra coscienza civile #iosono141. Da oggi la Relazione è disponibile a tutti, sul sito della Camera dei Deputati”.
Clicca qui per rivedere la diretta delle conclusioni della Commissione d’Inchiesta.
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