Riaprono le scuole, i parchi restano chiusi. Allerta gialla
I volontari delle 14 associazioni di Protezione Civile, i tecnici comunali e gli agenti della polizia municipale sono dovuti intervenire in tutta la città (oltre 100 i servizi in tutta la provincia con un grande lavoro dei vigili del fuoco). Quattro gli alberi caduti, lievi danni alle auto e nessun ferito
A partire dalla mezzanotte di lunedì 29 ottobre cesserà l’allerta meteo arancione diramata domenica 28 ottobre dalla sala operativa della Protezione Civile regionale (clicca sul link in fondo all’articolo per vedere il video della mareggiata registrato la mattina di lunedì 29 ottobre dalla redazione di Quilivorno.it). Il bollettino meteo aggiornato alle 13 di lunedì 29, infatti, declassa la perturbazione a codice giallo per temporali, rischio idrogeologico del reticolo minore e vento fino alle 14 di martedì 30 ottobre.
Martedì 30 ottobre scuole e cimiteri aperti – In seguito alla riunione che si è tenuta in Prefettura, cui ha partecipato la vicesindaco Stella Sorgente, oltre al dirigente della Protezione civile comunale, Riccardo Pucciarelli, l’amministrazione ha deciso che martedì 30 ottobre le scuole di ogni ordine e grado, così come i cimiteri comunali apriranno regolarmente. Si consiglia alle insegnanti di non portare in giardino i bambini.
“Le previsioni diffuse dal Lamma parlano chiaro – spiega il sindaco Filippo Nogarin – A partire dalla mezzanotte le condizioni meteo miglioreranno su tutta la Toscana e dunque non ci sono più le condizioni per disporre la chiusura delle scuole a scopo precauzionale. Prima di prendere la decisione definitiva abbiamo effettuato una serie di sopralluoghi in alcune scuole per verificare la tenuta degli edifici e questa ricognizione ha dato esito positivo. Ovviamente continueremo a monitorare i modelli previsionali per l’intera giornata di lunedì 29 e durante la notte, di modo da prendere provvedimenti immediati in caso di peggioramento delle condizioni meteo”.
Restano chiusi i parchi – Le forti raffiche di vento che si sono registrate nella giornata del 29 ottobre hanno provocato la caduta di quattro alberi e di alcuni rami in tutta la città. Per questo il sindaco ha deciso di mantenere i parchi pubblici chiusi per la giornata del 30 ottobre, di modo da dare il tempo ai tecnici addetti alla manutenzione del verde comunale di effettuare i sopralluoghi e le verifiche necessarie a garantire lo stato di salute delle alberature.
La cronaca dell’allerta arancione, lunedì 29 ottobre – Attraverso Fb, dopo scuole e parchi il sindaco ha annunciato intorno alle 14 del 29 ottobre la chiusura dei cimiteri comunali per visitatori e dipendenti. Quattro gli alberi caduti, uno in piazza della Vittoria, uno in via Sarti, uno all’interno del giardino delle scuole Pirandello e uno nei pressi della rotatoria tra viale Carducci e la stazione. Per fortuna non ci sono stati feriti ma solo alcuni danni alle auto in sosta. Sul posto sono intervenuti anche i tecnici inviati dall’ufficio Verde Pubblico del Comune. In via della Madonna una porzione di intonaco si è staccata da un palazzo privato cadendo in terra senza provocare danni. Un episodio identico si è ripetuto poco dopo in via Borra. In via di Montenero, all’altezza di piazza del Santuario, è stato necessario chiudere temporaneamente la strada per permettere il taglio di un ramo di un pino che stava per staccarsi. Altro intervento registrato in via Lotti dove gli agenti sono intervenuti per mettere in sicurezza una recinzione da cantiere pericolante. In via Stenone la municipale è infine intervenuta per accertare i danni provocati a un automobile parcheggiata da un cassonetto dei rifiuti che è stato spostato da una raffica di vento particolarmente forte. La Protezione Civile comunale e gli agenti della polizia municipale sono intervenuti in altre cinque zone della città per risolvere alcune criticità determinate dalle forti raffiche di vento. Grande lavoro anche da parte dei vigili del fuoco che, sin dalle prime luci dell’alba, sono impegnati in oltre 100 interventi suddivisi in tutta la provincia di Livorno interessata dall’allerta e, per la grande maggioranza dei quali, effettuati tra Rosignano e isola d’Elba dove, a Portoferraio per esempio, il sindaco ha disposto la chiusura del centro storico a causa del forte vento.
In seguito all’emanazione dell’allerta arancione da parte della sala operativa regionale per l’intera giornata di lunedì 29 settembre, alle 4 è stato aperto il Cesi, centro situazioni, nella sede della Protezione Civile di Livorno. La vicesindaco Stella Sorgente, il capo di Gabinetto, Antonio Bertelli, e il dirigente della Protezione Civile, Riccardo Pucciarelli, hanno partecipato alle prime luci dell’alba (alle 6) ad un tavolo in prefettura per fare il punto sugli eventi della notte, che hanno interessato soprattutto la provincia di Livorno.
Chiuse alcune strade provinciali – A cause del maltempo che sta interessando l’intero territorio provinciale, con piogge e forte vento, sono state chiuse alcune strade provinciali. La SP 12 via della Giunca, nel comune di Rosignano Marittimo è chiusa per la presenza di alberi caduti a causa di una tromba d’aria. La Provincia ha disposto la chiusura precauzionale anche di due strade elbane, la SP 37 del Monte Perone e della SP 34 della Civillina. La sala operativa della Protezione Civile provinciale è aperta e in stretto collegamento con i Centri Operativi Comunali aperti, in particolare, quelli di Livorno, Piombino, Capraia, Campiglia, Rosignano e gran parte dei comuni elbani. I collegamenti marittimi con l’Elba e e Capraia sono momentaneamente sospesi.
Coldiretti – Capannoni crollati, tetti scoperchiati, annessi agricoli inagibili, stalle distrutte, alberi caduti su auto e mezzi e terreni sommersi da centimetri di acqua tra Pisa e Livorno. Le aree più colpite si trovano tra Rosignano, Santa Luce, Orciano Pisano e Castelnuovo di Val di Cecina. “Il bilancio, fino a qui, è molto pesante – ammette Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Pisa – per le aziende agricole e per le famiglie”. “I danni alle strutture sono ingenti – spiega Simone Ferri Graziani, Presidente Coldiretti Livorno – Sta andando distrutto un anno di produzione di fieno. C’è bisogno, da parte delle istituzioni, comune e Regione Toscana, di un sostegno concreto”. Per informazioni www.toscana.coldiretti.it oppure pagina ufficiale Facebook.
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