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Livorno piange la scomparsa del notaio Miccoli

Lunedì 4 Ottobre 2021 — 10:51

Mario Miccoli non ha certo bisogno di presentazioni. A Livorno il suo nome è sinonimo di correttezza e lealtà. Un uomo brillante, dall'ingegno fino e mai banale. Uno di cui, come si direbbe in città, hanno gettato via lo stampo

Si è spento all'età di 77 anni, dopo una malattia contro cui ha combattuto per 3 anni, il notaio Mario Miccoli. I suoi funerali verranno celebrati nella giornata di martedì 5 ottobre alle 15,30 nella chiesa di Santa Maria del Soccorso di piazza della Vittoria. La sua salma sarà esposta fino a quel momento alla camera mortuaria nella cappella del Cimitero della Misericordia di Livorno

di Giacomo Niccolini

Ha combattuto per tre anni con una malattia che soltanto nella notte tra domenica 3 e lunedì 4 ottobre è riuscito a piegarlo. Il notaio Mario Miccoli si spegne così all’età di 77 anni nel suo letto di casa, a Chioma, sorretto e circondato dall’amore delle tre figlie Claudia, Silvia e Francesca e della moglie Laura. Aveva scelto così, di dire addio tra i suoi affetti, tra le sue cose, in mezzo ai suoi gioielli del cuore: la sua famiglia, la cosa a lui più cara.
Mario Miccoli non ha certo bisogno di presentazioni. A Livorno il suo nome è sinonimo di correttezza e lealtà. Un uomo brillante, dall’ingegno fino e mai banale. Uno di cui, come si direbbe in città, hanno gettato via lo stampo. Un uomo d’altri tempi per galanteria, raffinatezza, intelligenza e cultura. Oltre alla professione di notaio, che ha svolto con immensa preparazione dal 1974 fino alla quiescenza per motivi di età sopraggiunta il 31 dicembre del 2018, Miccoli aveva svariate passioni e diversi interessi che lo tenevano ancorato alle bellezze della vita nelle sue molteplici sfaccettature.
Amante della storia e profondo conoscitore di Napoleone e del popolo dei Normanni di cui, ad esempio, stava terminando un manoscritto proprio in questi ultimi giorni.
Tra le sue passioni come non nominare lo sport fatto dal basket ma soprattutto la scherma di cui fu atleta in gioventù e per cui è stato il presidente, per alcuni anni, ereditando il testimone da Andrea Bichisecchi, del Circolo Scherma Fides, il circolo più medagliato al mondo. Da qualche anno a questa parte aveva passato l’incarico a Carlo Montano lasciando il circolo in ottima salute sportiva. Nel suo mandato infatti non sono mancati i carichi di medaglie e i successi fatti da podi internazionali.
Tra i suoi tanti hobby anche quello del volo. Aveva conseguito, infatti, nel 1985 il diploma di pilota civile di primo grado alla scuola di volo Aero Club “Del Prete” di Lucca.
Nel notariato è stato attivo sia nell’organizzazione nazionale per cui ha rivestito il prestigioso ruolo di Consigliere Nazionale del Notariato per sette anni, sia nelle organizzazioni internazionali grazie all’ottima conoscenza delle lingue inglese, francese e spagnolo (segretario dell’Unione Internazionale del Notariato per un triennio, segretario per un biennio della Commissione dei Notai dell’Unione Europea, vice presidente dell’Unione Internazionale del Notariato fino al 2016.
Ma non finisce qui. E’ stato presidente del Banco di Lucca e del Tirreno per circa dieci anni. Nella sua vita poi, Miccoli ha ricoperto anche il ruolo di Giudice Onorario Aggregato disponendo la chiusura di ben 4000 fascicoli arretrati di cui oltre duemila con sentenza. Ha tenuto anche un corso di informatica giuridica all’Università Federico II di Napoli alla Facoltà di Economia e Commercio.
Per chi volesse tributargli un ultimo saluto i suoi funerali verranno celebrati nella giornata di martedì 5 ottobre alle 15,30 nella chiesa di Santa Maria del Soccorso di piazza della Vittoria. La sua salma sarà esposta fino a quel momento alla camera mortuaria nella cappella del Cimitero della Misericordia di Livorno.
Alla famiglia Miccoli giungano le più sentite condoglianze da parte di tutta la redazione di QuiLivorno.it.

Il ricordo del Circolo Enaudi – Il Circolo Einaudi ricorda commosso l’amico Mario Miccoli, liberale da sempre , poi notaio in Livorno da metà degli anni ’70, impegnato per diffondere le idee liberali, nella Gioventù Liberale prima del percorso professionale e in seguito nel Partito  dopo il rientro a Livorno poco più che trentenne. Con sua madre sorella del Campione Olimpico di scherma, calcò anche lui da giovanissimo le pedane del  Circolo Fides, alle quali restò molto legato fino a divenirne il Presidente vari decenni dopo. Fu sempre convinto che il fulcro della vita – e quindi di tutto ciò che la circonda, a cominciare della politica che attiene le relazioni interpersonali – si impernia sull’attività del libero cittadino individuo.  Così, oltre che come liberale, anche come notaio non ha mai trascurato il seguire con attenzione  le implicazioni del tempo che passa nella vita quotidiana dei cittadini autonomi. Così, da notaio, si applicò subito e in modo crescente, a studiare le problematiche dell’informatizzazione nella professione notarile, a cominciare dalle questioni concernenti la firma digitale.  Ne divenne uno specialista che trattò il tema da antesignano, prima nel notariato italiano – dove ricoprì incarichi nazionali di vertice – e poi in quello europeo che presiedette. Nell’ultimo decennio è stato ed era tuttora il presidente del Banco di Lucca e del Tirreno, facente parte del Gruppo Cassa di Ravenna, l’Istituto diretto da Antonio Patuelli attuale presidente dell’Associazione Bancaria Italiana. Nell’ultimo quindicennio, Mario Miccoli ha sempre più sviluppato la sua antica passione di cultore e lettore delle  grandi opere storiche , soprattutto relative ai secoli scorsi e alle vicende toscane. In questa materia, ha finito per scrivere direttamente diversi saggi che sono stati anche pubblicati sulla stampa di informazione. Il Circolo Einaudi tributa un addolorato saluto ad un amico e ad un liberale.

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