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“Livorno per la Pace”: il Comune ha aperto un conto corrente

Mercoledì 2 Marzo 2022 — 16:40

Raccolta fondi per sostenere le popolazioni colpite dalla guerra e i profughi. L'assessore Raspanti: "Pronti ad accogliere i profughi ucraini"

Si chiama “Livorno per la Pace” il conto corrente dedicato che il Comune di Livorno ha appena aperto per raccogliere fondi per sostenere le popolazioni colpite dalla guerra e i profughi che si stanno riversando oltre i confini ucraini, in molti casi arrivando anche sul nostro territorio (clicca qui – A QuiLivorno.it il video-messaggio alla città di don Yurii Machalaba, l’amministratore parrocchiale della chiesa SS. Vladimiro E Olga in via Temistocle Guerrazzi 45 dove è in corso la raccolta. Un canale trasparente e rendicontabile a cui chiunque può far riferimento in questo momento di grande preoccupazione ma anche di grande solidarietà verso chi fugge dai bombardamenti.

Queste le coordinate per le donazioni:
BBAN – X 01030 13900 000006911545
IBAN – IT 43 X 01030 13900 000006911545
BIC – PASCITMMLIV

Le somme che verranno raccolte saranno impiegato dal Comune per sostenere la popolazione nelle zone di guerra e per eventuali progetti che verranno attivati sul territorio comunale per supportare i profughi.  “Ognuno di noi – dichiara il sindaco Salvetti – di fronte ad eventi come quello del conflitto in ucraina si interroga come un piccolo gesto possa essere utile di fronte al dramma talmente grande, ebbene lo è, siatene certi perché ogni piccolo gesto, sommato a tantissimi piccoli gesti degli altri diventa una leva di impensabile potenza. Oggi al di là delle parole che possono essere bellissime dobbiamo lanciare un messaggio di concretezza che va in tre direzioni: dobbiamo dire no con convinzione ogni tipo di conflitto, quello scatenato sul territorio ucraino dall’aggressione voluta da Putin che purtroppo ci regala insopportabili immagini di morte e distruzione, ma anche a tutti gli altri conflitti e le altre atrocità che abbiamo visto in altre decine di luoghi al mondo dove si sta combattendo da anni.
Dobbiamo dire sì con forza ad una linea di tutti i governi che punti ad evitare l’escalation del conflitto e faccia dei negoziati e della diplomazia lo strumento reale per la pace.
In ultimo, ma assolutamente non per importanza, dobbiamo attivare tutte le risorse per aiutare i profughi e le popolazioni che in qualche maniera vedono anche nella nostra città un riferimento”.
“Abbiamo deciso di promuovere un’iniziativa di solidarietà direttamente sul territorio – specifica l’assessore Raspanti – per sostenere la causa e della solidarietà internazionale e della pace. Come ha ricordato il Sindaco a margine dell’incontro che si è svolto a Firenze pochi giorni fa, le città possono e devono avere un ruolo in questo senso. Le risorse saranno utilizzate per rispondere ai bisogni che saranno resi noti da chi opera direttamente nelle zone travolte dal conflitto, ma potranno anche finanziare progetti da realizzare in città per rispondere alle esigenze dell’accoglienza dei profughi. Ogni iniziativa sarà rendicontata pubblicamente. Stiamo inoltre lavorando con il terzo settore e soprattutto con la Consulta delle associazioni per una ricognizione delle iniziative di solidarietà che si stanno mettendo in moto in città e per avviare sul territorio percorsi di promozione della gestione pacifica dei conflitti di qualunque natura”.
Nei prossimi giorni, inoltre, le farmacie comunali avvieranno una raccolta di farmaci sulla base delle indicazioni che saranno fornite dalle varie realtà coinvolte in progetti di cooperazione internazionale.
Per quanto riguarda l’accoglienza delle persone in fuga dal conflitto, il Governo ha incaricato le Prefetture di intervenire tramite il sistema dei CAS, ma il Comune è disponibile a contribuire nei modi che saranno ritenuti necessari. “In due anni – sottolinea Raspanti- abbiamo portato da 21 a 56 i posti disponibili a Livorno nella rete del Sistema di Accoglienza e Integrazione, schierando Livorno in prima linea nell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati come anche sul fronte delle crisi siriana e afghana. Se il Governo opterà per un ulteriore ampliamento, non faremo mancare l’appoggio della nostra città. Al momento la gestione emergenziale dei profughi del conflitto è stata affidata alle Prefetture. Siamo in contatto costante con la Prefettura di Livorno per seguire gli sviluppi e abbiamo manifestato al Prefetto la massima disponibilità”.

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