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Intitolata una targa al pilota di rally Edoardo “Dado” Andreini

Giovedì 17 Ottobre 2024 — 16:09

Applausi e tanta emozione nel corso della cerimonia di intitolazione dell'area verde alle "Casine/Savolano", all'incrocio tra via della Porcigliana e via del Castellaccio, nelle vicinanze del tracciato del circuito di Montenero. Inaugurazione alla presenza del sindaco, dei nipoti di Dado, Silvia e Giovanni, del Presidente di Aci Livorno Marco Fiorillo e di Massimo Bianchi vice sindaco socialista e Gran Maestro Onorario del Grande Oriente d’Italia

Grande affluenza di pubblico per l’inaugurazione dell’area verde intitolata al pilota di rally Edoardo ‘Dado’ Andreini alle “Casine/Savolano“, che si trova all’incrocio tra via della Porcigliana e via del Castellaccio, nelle vicinanze del tracciato del circuito di Montenero. Inaugurazione avvenuta alla presenza del sindaco Luca Salvetti, dei nipoti di Dado, Silvia e Giovanni, del presidente di Aci Livorno Marco Fiorillo, di Giovanni Giannone delegato Coni Livorno e di Massimo Bianchi ex vice sindaco di  Livorno e Gran Maestro Onorario del Grande Oriente d’Italia. Dado ha rappresentato l’automobilismo a Livorno ed è uno dei pochi a cui si deve la vita stessa della specialità in Italia. Grazie all’intuizione di Sergio Bettoja, albergatore ed appassionato di Rally, e dell’Automobile Club Livorno è riuscito ad “inventare” anche il prestigioso Rallye dell’Elba, da sempre nominato “Il Rally di Dado”. Una gara giudicata dai partecipanti la più bella del panorama internazionale. Nel febbraio del 1968 la prima edizione elbana, una gara lunga 1.240 km con 28 prove speciali, metà delle quali si svolgevano di notte, lungo un’isola che, come amava ricordare Andreini “in linea d’aria è 22×8 km”. Nei giorni del rally, i piloti si davano battaglia sulle mitiche prove della Segagnana, Volterraio, Monte Perone, Innamorata, Monte Calamita, Monte Fico che, all’epoca, erano poco più che sentieri militari.

Di seguito gli interventi

Luca Salvetti
“Dado Andreini, un personaggio livornese che nel suo percorso personale ha dato un contributo incredibile alla città di Livorno. La storia di Dado è ormai nota a tutti voi ma qui oggi voglio portare un racconto in più, quello legato alla mia famiglia. Mio padre, come saprete, ha lavorato per tanti anni presso l’Automobile Club di Livorno e quando iniziò questo collegamento forte con le gare di Rallye lui entrò nello staff che seguiva la Coppa Liburna e il Rallye Elba. All’epoca quindi mi vedevo arrivare a casa tutto il materiale pubblicitario ideato appunto da ‘Dado’ Andreini e per me era un momento di grande bellezza e grande coinvolgimento. Sempre grazie a mio padre ho avuto la fortuna di assistere a molte gare automobilistiche che mi hanno sempre entusiasmato. Dado ha scritto la storia di queste discipline automobilistiche, per quanto riguarda Livorno e più in generale per quanto riguarda il panorama nazionale, ed era giusto quindi trovare un luogo per rendere omaggio a questo importante personaggio. Apro una breve parentesi inoltre per quanto riguarda le mille miglia perché avremmo la volontà nei prossimi due o tre anni di riuscire, o come passaggio, o come tappa di sosta, riportare proprio le mille miglia a Livorno”.

Marco Fiorillo
“Inizio il mio intervento dicendo che da ragazzi venivamo chiamati “i pulcini di Dado” si perché siamo cresciuti accolti dal suo vero e autentico insegnamento di vita. Oggi i ragazzi non riescono a prendere una strada e a volte si arrivano a fare cose spiacevoli, questo perché non hanno degli stimoli. È quindi importante affidarsi a delle passioni per trovare la gioia di realizzare o integrarsi in contesti e team amichevoli. Noi, per esempio, quando avevamo finito di studiare andavamo tutti a casa di Dado e con lui crescevamo, sia da un punto di vista della passione, sia per la realizzazione di qualcosa di importante. Ognuno di noi aveva un compito e piano piano siamo cresciuti e rimasti uniti per tanti anni. Dado ci ha insegnato una cosa molto importante e cioè che lo sport è una delle strade che porta ad una sana competizione di gruppo. Dado ha scritto anche le regole del nostro sport, una delle quali era il riordinamento, che oggi è la base delle gare automobilistiche in cui si fermano e si raggruppano le macchine. Sono estremamente felice della scelta di questo spazio perché noi da ragazzi ci trovavamo alla curva nuvolari o comunque sulla valle benedetta, passando sempre di qui, da questo parco che oggi dedichiamo proprio a lui. Credo che da oggi tutti gli appassionati che passeranno di qui ‘dedicheranno’ un pensiero a Dado. Ringrazio il Sindaco per la realizzazione di questo spazio e per chi lo ha stimolato. Come Automobile Club non possiamo che essere felici e poi chissà, vedremo di fare qualcosa anche noi, proprio in questo spazio verde”.

Giovanni Giannone
“Dado era una stella al merito sportivo del Coni perché era un grande personaggio che tutti ancora oggi ricordano. Un bellissimo ricordo perché è stato un ideatore, una persona che ha visto molto avanti, con le sue iniziative, prima con la Coppa Liburna e poi il Rallye Elba. Ringrazio tutti i presenti e l’amministrazione comunale che negli ultimi anni si è ricordata che esiste lo sport e che, proprio grazie al Sindaco, si stanno realizzando e facendo dei passi veramente importanti. Concordo con quanto detto dal Presidente Marco Fiorillo di Aci Livorno, e cioè che il ricordo di questi grandi dirigenti sportivi devono essere sempre d’insegnamento per i giovani, perché sono valori che oggi facciamo tanta fatica a ricordare e a portare avanti, ma sono persone, lo ricordiamo, che hanno fatto e dato tanto allo sport e che hanno tracciato una linea sulla quale bisogna andare avanti”.

Giovanni Galleni
“Ringrazio tutti i presenti per essere qua oggi, per questa bella area verde dedicata a mio nonno Dado che ci ha indirizzati all’automobilismo insieme a mio padre Giorgio nel mondo dell’automobilismo. Il merito principale della nostra carriera va a Pino Santacroce, Presidente di Aci Camper, marito di mia madre che è stato il primo ad insegnarci a guidare, prima in moto e poi in auto, e che ci ha permesso di essere qua oggi. Grazie inoltre al Sindaco Luca Salvetti che ha reso possibile la realizzazione di questo parco e ai tanti piloti presenti qui oggi”.

Massimo Bianchi
“Per 5 anni ho dato il via al Rallye Elba perché ero assessore provinciale allo sport e mi ricordo dei momenti belli e indimenticabili vissuti proprio in occasione di questa importante manifestazione sportiva. Ho conosciuto Dado perché il babbo, Manlio, era stato Presidente Repubblicano delle case popolari. Ricordo Dado anche perché, quando si ricostruisce il Grande Oriente d’Italia a Livorno la prima sede di Via dei Fulgidi, venne data proprio da Dado Andreini, esattamente dal 47 al 67. Un ringraziamento per aver intitolato questo spazio verde a ‘Dado’ va quindi al Comune di Livorno. Con l’augurio che si possa dedicare altre Vie e Piazze anche ad altri nomi che hanno lasciato un segno importante per la nostra città. Si conclude così tra applausi e tanta emozione una mattinata all’insegna del ricordo di ‘Dado’, grande inventore delle più grandi manifestazioni sportive a Livorno, grande imprenditore e sicuramente un grande uomo”.

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