In prefettura si celebrano i 160 anni dell’Unità d’Italia
Il prefetto Paolo D’Attilio ha fatto gli onori di casa alla cerimonia per il 160esimo anniversario dell'Unità d'Italia ricordando gli eventi che hanno portato a questo importante traguardo
“La celebrazione del 160° anno dalla proclamazione dell’Unità d’Italia è ricordare come siamo diventati una nazione, un popolo e rievocare quei valori che fondano ancora la nostra convivenza civile e la nostra identità; valori, sentimenti, speranze e aspirazioni che hanno sostenuto la costruzione dell’Unità nazionale ma anche la Resistenza e l’edificazione delle Repubblica sulle fondamenta della nostra Costituzione”.
Con queste parole il prefetto di Livorno, Paolo D’Attilio (nella foto di Lorenzo Amore Bianco), ha concluso la cerimonia che si è svolta la mattina di mercoledì 22 settembre, nel rigoroso rispetto delle norme anti-contagio, al Palazzo del Governo ricordando gli eventi che hanno portato all’Italia unita. Alla cerimonia hanno partecipato, tra l’altro, i sindaci, il vice presidente della Provincia e i vertici delle forze di polizia e delle forze armate, oltre a una rappresentanza della consulta provinciale degli studenti. Il periodo storico che dai moti del 1821/22 ha condotto alla proclamazione del Regno d’Italia è stato oggetto di una prolusione a cura del professore Fabio Bertini, già docente di storia contemporanea presso l’Università degli Studi di Firenze, mentre Marzino Macchi del Comitato Livornese per la Promozione dei Valori Risorgimentali ha svolto un commento sul contesto in cui è nato e sul significato del nostro inno nazionale, simbolo della nostra unità, attraverso le parole delle odi “All’Italia” di Giacomo Leopardi e “Marzo 1821” di Alessandro Manzoni. La cerimonia si è inserita nel contesto di eventi e celebrazioni che hanno coinvolto la città di Livorno per commemorare la ricorrenza e che ha visto impegnati, nella loro organizzazione e realizzazione, oltre alla Prefettura e al Comitato Livornese per la Promozione dei Valori Risorgimentali, anche il Comune e l’Accademia Navale, la cui Fanfara è stata protagonista, nelle principali piazze cittadine, di esibizioni tematiche altamente apprezzate. Nel pomeriggio di mercoledì 22 settembre, inoltre, la prefettura è rimasta aperta alla cittadinanza. Su prenotazione, infatti, nel rispetto delle vigenti regole a tutela della salute pubblica, è stato possibile visitare le sale di rappresentanza che verranno descritte da esperti dell’Archivio di Stato. “Desidero ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a realizzare queste significative celebrazioni – ha concluso D’Attilio – che hanno regalato a Livorno momenti suggestivi e significativi e che sono certo abbiano rinsaldato il già forte legame tra le Istituzioni e i livornesi”.
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