Il Villano è pronto… al trasloco. Venerdì sarà posizionato in piazza del Municipio
La statua, simbolo della difesa popolare del castello di Livorno durante l'assedio del 1496, che si trovava dal dopoguerra in largo Fratelli Rosselli, era stata smontata nel giugno scorso per essere sottoposta a restauro, ormai concluso
Il 19 marzo la statua sarà definitivamente spostata nella nuova collocazione a fianco del Comune, davanti alla Provincia, nel percorso che idealmente unisce la Fortezza Vecchia alla Nuova
Sono quasi ultimati in piazza del Municipio i lavori di realizzazione del basamento sul quale, in occasione della ricorrenza dell’elevazione di Livorno a Città (19 marzo 1606), la statua del Villano sarà nuovamente esposta al pubblico.
La statua, simbolo della difesa popolare del castello di Livorno durante l’assedio del 1496, che si trovava dal dopoguerra in largo Fratelli Rosselli, era stata smontata nel giugno scorso per essere sottoposta a restauro, ormai concluso.
Sarà spostata nella nuova collocazione a fianco del Comune, davanti alla Provincia, nel percorso che idealmente unisce la Fortezza Vecchia alla Nuova.
Compatibilmente con le normative legate alla pandemia Covid-19 lo scoprimento della statua restaurata, o comunque la restituzione alla città, avverrà proprio il 19 marzo.
Lo scoprimento dell’opera restaurata sarà l’ultima tappa di un percorso partito su input di un gruppo di cittadini riuniti nell’associazione “Repubblica dei villani” coordinata da Lenny Bottai, che avviarono una raccolta di fondi destinata al restauro e alla valorizzazione del monumento.
Quella che i livornesi torneranno nuovamente ad ammirare, lo ricordiamo, è la terza versione dell’opera realizzata per ricordare la cacciata degli assedianti.
La prima statua si trovava nella zona dell’attuale piazza Micheli, e se ne persero le tracce dopo la realizzazione del monumento dei Quattro Mori.
Un nuovo monumento al Villano, in gesso, fu realizzato a inizio Novecento, ma fu distrutto nel 1922 in occasione di un assalto di squadracce fasciste alla sede del Partito Repubblicano, dove era custodito.
Dopo la ricostruzione postbellica il sindaco Nicola Badaloni fece realizzare la statua attuale, in lega di rame, opera di Vitaliano De Angelis e Giulio Guiggi, inaugurata nel 1956.
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