Cerca nel quotidiano:

Condividi:

I carabinieri festeggiano 210 anni. I risultati degli ultimi 12 mesi

Mercoledì 5 Giugno 2024 — 16:12

Il 5 giugno 2024 l’Arma dei Carabinieri celebra il 210° annuale della fondazione. A Livorno, nel cortile principale della caserma “Gen. Amico”

Il 5 giugno 2024 l’Arma dei Carabinieri celebra il 210° annuale della fondazione. A Livorno, nel cortile principale della caserma “Gen. Amico”, si è svolta la tradizionale cerimonia militare alla presenza delle Autorità civili e militari, dei familiari delle vittime del dovere, dei rappresentanti dell’Arma in servizio ed in congedo nonché di una rappresentanza di studenti dell’Istituto Comprensivo “Giovanni Bartolena” di istruzione secondaria di I grado della città. Alle 08:30, il Generale di Brigata Gianluca Feroce, Comandante della 2^ Brigata Mobile, e il Col. Piercarmine Sica, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Livorno, accompagnati dal Capo di Stato Maggiore pro tempore della 2^ Brigata e dai rappresentanti delle locali Sezioni dell’Associazione Nazionale Carabinieri e dall’Associazione Nazionale Forestale, deporranno una corona presso il monumento in onore dei caduti.

Alle successive ore 10:20, la cerimonia vedrà lo schieramento di un reparto in armi composto da:

–          la fanfara dell’Accademia della Marina Militare di Livorno;

–          la Bandiera di Guerra del Gruppo di Intervento Speciale;

–          un plotone del 1° Reggimento CC Paracadutisti “Tuscania” e del G.I.S.;

–          un plotone di Carabinieri della 2^ Brigata Mobile;

–          un plotone dell’Arma Territoriale in Grande Uniforme Speciale;

–          un plotone di Comandanti di Stazione del Comando Provinciale e del Gruppo Carabinieri Forestale con una rappresentanza di CC Forestali.

Seguirà poi l’affluenza dei labari, del gonfalone della provincia di Livorno, delle città di Livorno e Piombino e la bandiera di guerra del G.I.S..

Nel corso della cerimonia verrà fatto il punto sull’attività svolta, ricordando i risultati conseguiti dai Carabinieri in tutta la provincia di Livorno e sul significativo impegno in Italia e all’estero dei militari della 2^ Brigata Mobile. I Carabinieri del Comando Provinciale di Livorno hanno assicurato la loro vicinanza ai cittadini attraverso le quattro Centrali Operative dove giungono le richieste del 112 NUE, il Numero Unico di Emergenza europeo, le pattuglie dei Nuclei Operativi e Radiomobili delle Compagnie di Livorno, Cecina, Piombino e Portoferraio, nonché delle 27 Stazioni dislocate su tutto il territorio della provincia. Complessivamente, negli ultimi 12 mesi le Centrali Operative dell’Arma hanno ricevuto circa 32.000 telefonate in termine di richieste di attivazione, spaziando dalle semplici richieste di informazioni agli interventi strutturati contraddistinti dall’urgenza e delicatezza ed hanno presidiato il territorio con 28.059 servizi esterni, che hanno permesso di identificare 84.603 persone, sottoporre a controllo 61.141 veicoli, nonché svolgere 1.777 servizi di ordine pubblico. È stata significativa l’attività di ricezione delle denunce: oltre 15.000 quelle presentate presso i Comandi dell’Arma labronica, a fronte delle quali sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria un numero di delitti pari al 74,17% del totale di quelli perseguiti dalle forze dell’ordine della provincia, potendo calcolare ben 15.405 reati denunciati su un totale di 20.768. Questi dati consentono di comprendere le dimensioni della quotidiana ed incessante attività svolta dall’Arma di Livorno che, peraltro, al di fuori del capoluogo assicura quasi in via esclusiva i servizi di prevenzione e controllo del territorio. Il riscontro, in termini numerici, di questo costante e imponente impegno si trova nei quasi 400 arresti eseguiti, nelle oltre 3.500 denunce presentate e trattate con le successive attività di indagine, riferiti allo scorso anno ed ai primi mesi del 2024. Rimane costantemente alta l’attenzione del Comando Provinciale sul fenomeno della “violenza di genere”. Nell’ambito della rete antiviolenza dell’Arma dei Carabinieri sono attive 3 “stanze rosa” appositamente dedicate all’ascolto delle vittime di violenze, si tratta di locali adeguatamente attrezzati e riservati alle cd. “fasce vulnerabili”, coloro che risentono delle difficoltà proprie di chi denuncia episodi che afferiscono alla sfera intima e privata e che spesso riguardano anche i minori; si trovano all’interno delle strutture dell’Arma di Livorno, Cecina e Portoferraio. La loro creazione è stata possibile grazie all’efficace collaborazione con Soroptimist International Italia nell’ambito del progetto denominato “Una stanza tutta per sé”. Nello stesso ambito, alla fine dello scorso anno, anche a Piombino è stata realizzata un’ulteriore quarta “Stanza tutta per sé” portatile: costituita da un kit di ascolto dotato di personal computer, microfono ed una webcam stivati dentro una valigetta portatile, che dovrà permettere ai carabinieri in attività di settore di poter raccogliere, in qualsiasi luogo la vicenda e/o le indagini richiedano, le dichiarazioni delle vittime di violenza nonché poter registrare con alta sensibilità acustica e senza interruzioni, ogni elemento utile, rendendo in questa maniera l’approccio alle investigazioni meno traumatico possibile per le persone coinvolte sottoposte a prioritaria tutela e salvaguardia. L’attività di contrasto in materia di violenza di genere svolta dall’Arma di Livorno ha consentito di operare nel complesso 40 arresti, in flagranza di reato e su ordine di custodia cautelare emesso dall’AG, e 316 denunce a piede libero. Talché ed in stretta collaborazione con la locale Procura della Repubblica che ha avallato gli esiti investigativi nello specifico settore, i Carabinieri di Livorno hanno proceduto anche all’esecuzione di 25 arresti domiciliari e 54 fra ordini di allontanamento, divieti di avvicinamento alla persona offesa nonché obblighi e divieti di dimora.
In tema, nello specifico, delle violenze sessuali, sono state 37 le persone denunciate in stato di libertà. Anche in detto ambito dal consuntivo tracciato in termini statistici è emerso che l’Arma di Livorno ha perseguito il 72% di tutte le violenze denunciate presso le forze dell’ordine della Provincia. Con riferimento ai maggiori fatti di sangue dell’ultimo anno, sono stati 4 gli omicidi volontari che hanno interessato per le relative indagini di polizia giudiziaria i Carabinieri del Comando Provinciale di Livorno; i rispettivi autori sono stati tutti assicurati alla giustizia. Particolare impegno è stato profuso nell’azione di contrasto ai reati contro il patrimonio: 59 le persone arrestate e 593 quelle denunciate per furto con un significativo aumento rispetto ai 34 arrestati e 334 denunciati dell’anno precedente. L’Arma ha inoltre proceduto su 77 rapine commesse in provincia, per cui sono stati denunciati 38 autori di cui 17 arrestati. Consistente e in decisivo aumento è stata l’attività di contrasto sviluppata nella lotta al traffico di droga. 83 le persone arrestate; 4 esecuzioni di ordinanze dell’A.G. di cui 4 nei confronti di stranieri; 104 le persone denunciate a piede libero. 253 le persone segnalate all’autorità amministrativa quali assuntori di sostanze stupefacenti.

I sequestri eseguiti hanno riguardato quantitativi significativi per un totale di poco superiore a 100 kg delle varie sostanze: cocaina, hashish, eroina, cannabis e anche droghe sintetiche quali MDMA (Metilenediossimetamfetamina, detta comunemente ecstasy) e ketamina.

È in questo delicato ambito in cui la costante azione di contrasto svolta dal Comando Provinciale dell’Arma di Livorno ha cercato di abbracciare tutti gli aspetti ed i relativi livelli della filiera criminale che si arricchisce con il traffico di stupefacenti. Il Nucleo Investigativo con le operazioni strutturate tese ad intercettare quantitativi importanti immessi in provincia, ma non da meno le recenti operazioni condotte con successo dai Nuclei Operativi delle quattro Compagnie e soprattutto dalle Stazioni Carabinieri che hanno portato allo scoperto l’esistenza disseminata su tutti i territori della Provincia di vere e proprie centrali di spaccio “domestiche”. Dette operazioni sono la conferma dell’importanza rivestita dalla presenza di presidi dell’Arma anche nei centri minori del territorio, dotati di una profonda conoscenza della popolazione e dell’ambiente in cui operano; il riferimento alle operazioni svolte negli ultimi mesi, in particolare: lo scorso 16 maggio i Carabinieri di Venturina Terme hanno scoperto una centrale dello spaccio allestita nella camera di un giovane 27enne a Campiglia Marittima quasi un chilo fra le varie sostanze sequestrate ed oltre 3500 euro di proventi in contante. A Livorno, solo due giorni dopo, il 18 maggio, i Carabinieri hanno scoperto nella casa di un ragazzo appena 24enne circa un chilo di droga: cocaina e hashish, la cucina e la camera apparecchiate di dosi e vari strumenti per confezionare e pesare e soldi in contanti provento di spaccio, oltre 600 euro. A Vada pochi giorni dopo, il 28 maggio, i Carabinieri della Stazione di Rosignano Marittimo hanno scoperto una casalinga dell’Est che aveva apparecchiato la cucina di dosi pronte per la vendita al dettaglio, ci sono arrivati grazie alla conoscenza del territorio insospettiti dal via vai sospetto sotto casa. Più di 50 dosi e poco meno di due etti di cocaina e alcune centinaia di euro in contanti. In stretta connessione con il contrasto al traffico degli stupefacenti ed in considerazione delle potenziali drammatiche conseguenze che tali condotte possono generare, è stata avviata su scala provinciale una intensa azione orientata al contrasto della guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche e stupefacenti. Talché, nel corso degli ultimi 12 mesi, 153 automobilisti sottoposti a controllo stradale con test etilometrico sono risultati positivi e denunciati a piede libero per guida in stato di ebbrezza mentre 25 positivi all’assunzione di stupefacenti denunciati per guida sotto l’effetto di droghe. Il fenomeno delle truffe, per quanto insidioso e presente in provincia, ha visto crescere il numero delle persone denunciate, grazie alla sempre maggiore attività di sensibilizzazione promossa dall’Arma dei Carabinieri a livello nazionale e locale, e alla conseguente maggiore consapevolezza del rischio di raggiro da parte della popolazione. 380 i presunti autori individuati e denunciati alla Procura della Repubblica a fronte dei 235 del precedente periodo di riferimento a fronte delle oltre 1600 denunce presentate ai Carabinieri per questo tipo di reato. Al successo operativo in questo ambito ha certamente contribuito l’attività di sensibilizzazione dell’Arma a favore delle principali vittime di questo reato, individuabili tra le persone anziane. Quest’ultime, infatti, sono risultate spesso vittime di truffe da parte di soggetti che carpiscono la loro fiducia spacciandosi per appartenenti ad enti o società di pubblico servizio, se non anche alle stesse forze dell’ordine, o vantando la conoscenza diretta di parenti o conoscenti dei soggetti raggirati. Ampia è stata l’opera di informazione dell’Arma, soprattutto mediante i Comandanti di Compagnia e di Stazione che presso i luoghi di aggregazione di persone anziane (come ad esempio circoli per anziani e parrocchie) hanno incontrato la cittadinanza fornendo utili informazioni e consigli nonché diffuso un pratico vademecum divulgativo, realizzato dal Comando Provinciale. Più di 50 gli incontri finora tenuti ognuno dei quali ha visto una grande ed interessata partecipazione, oltre 1.400 le persone coinvolte grazie alla collaborazione di diocesi e parrocchie, amministrazioni comunali ed associazionismo, nonché categorie di settore e comunità ebraica.

In tema di vicinanza alla popolazione, e in particolare alle giovani generazioni, grazie alla fattiva collaborazione dell’Ufficio Scolastico Provinciale e dei dirigenti degli istituti scolastici, oltre 60 gli incontri tenuti presso le scuole della provincia con più di 100 classi coinvolte e 3.000 studenti; ma anche le porte delle caserme si sono aperte per accogliere giovani studenti in visita ai Comandi del territorio labronico. I temi trattati sono stati la cultura della legalità, il contrasto al bullismo ed al cyberbullismo, le insidie che celano dietro il web con cenni al fare un uso intelligente della tecnologia e i rischi di pubblicare in modo sconsiderato proprie effigi che difficilmente potranno poi essere eliminate. Infine sono stati trattati in profondità, soprattutto in ottica di prevenzione, specialmente con gli studenti più grandi delle scuole superiori, tematiche in materia di conseguenze dall’assunzione di sostanze stupefacenti ed alcoliche soffermandosi e facendo riflettere gli studenti sui danni irreparabili che le nuove droghe sintetiche, ancora fortunatamente poco diffuse nel territorio labronico, provocano al sistema nervoso e cerebrale dell’organismo. Nell’ambito delle attività condotte sul territorio della provincia nell’ultimo anno, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Livorno ha continuato ad avvalersi della sinergica e fattiva collaborazione dei comparti di specialità dell’Arma, detentori delle expertise necessarie a condurre adeguata azione di contrasto agli illeciti penali ormai disciplinati da norme speciali cd. di settore. È in detto contesto che, nel contrasto ai fenomeni illegali connessi con la normativa sul lavoro, le scrupolose e costanti verifiche svolte dall’Arma di Livorno con il locale Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro, hanno contribuito ad arginare le odiose forme di sfruttamento del lavoro: dal favoreggiamento dell’immigrazione clandestina per il collocamento illecito di manodopera, alla cd. gig economy nelle cui dinamiche si insinuano i rischi di una insana precarietà; talché sono state sottoposte a controllo 119 aziende e 287 lavoratori. Di questi, 35 sono risultati irregolari (28 in nero e 7 clandestini). I controlli hanno portato alla sospensione dell’attività di 31 imprese, alla contestazione di sanzioni per oltre 345.000 euro e al deferimento a piede libero di 11 titolari di ditta.

Nel solco della tutela e salvaguardia della salute si è sviluppata l’attività tecnica del N.A.S. Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Livorno, inquadrato all’interno del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute che, per sua stessa vocazione, assicura le attività di controllo e investigative a salvaguardia della qualità dei servizi nella sanità pubblica e privata e nel contrasto delle contraffazioni farmaceutiche ed alimentari, altamente dannose per la salute.

Sia a Livorno che in provincia l’azione di tutela della salute è stata orientata in via prioritaria a tutela delle fasce più vulnerabili della popolazione e dei giovani studenti, con verifiche eseguite presso i servizi mensa e le relative imprese di catering operanti presso strutture ospedaliere e sanitarie, pubbliche e private, nonché presso gli istituti scolastici di ogni ordine e grado. Ad essa si è affiancata la consueta attività di controllo rivolta al settore della somministrazione di alimenti e bevande (ristorazione al dettaglio e grande distribuzione) soprattutto nelle aree interessate dai fenomeni della cd. movida. Dai risultati complessivi nei settori della specialità, sono eseguiti 559 controlli, 115 dei quali risultati non conformi; 105 persone segnalate all’Autorità Amministrativa, 12 deferiti all’A.G. e 164 sanzioni amministrative elevate per un importo ammontante a circa euro 90.000, oltre a 26 penali. Gli alimenti non conformi sequestrati sono stati ben 190 chilogrammi. A seguito di 116 i controlli nel settore della ristorazione, 13 attività di somministrazione di alimenti e bevande sono state sottoposte a chiusura e/o sospensione.

Sul delicato ed attuale fronte della tutela dell’ambiente, i Carabinieri del Gruppo Forestale hanno concentrato i propri sforzi nelle attività di indagine più articolate e complesse, con oltre 2400 controlli su flora, fauna e territorio in generale su tutta l’area di competenza. Particolare attenzione è stata riservata al traffico illecito di rifiuti speciali, alle attività di greenwashing da parte delle aziende, alle aree protette, all’inquinamento e agli incendi, consentendo di rilevare 206 illeciti, denunciare penalmente 48 persone ed elevando conseguenti sanzioni ammontanti ad euro 134.000. È stato proprio così che i Carabinieri del Reparto per la Tutela della Biodiversità di Cecina e il Nucleo Carabinieri Forestale di Venturina Terme, nell’ambito della campagna di controlli volti alla tutela del benessere degli animali, hanno segnalato all’Autorità Giudiziaria di Livorno un 57enne residente in zona per detenzione di animali incompatibile con la loro natura e produttiva di gravi sofferenze. I militari, in collaborazione con personale veterinario dell’ASL di Piombino, hanno controllato un maneggio sito nel comune di San Vincenzo riscontrando pessime condizioni di tenuta degli animali con una significativa presenza di escrementi e fango non rimossi da tempo nei quali due cavalli affondavano fino ai garretti, senza avere la necessaria libertà di movimento. Anche il loro ricovero è stato ritenuto inadeguato ed è stata altresì rilevata scarsità di cibo. Il luogo è stato dichiarato inidoneo e il titolare invitato a regolarizzare con effetto immediato le irregolarità. Nelle more gli animali sono stati trasferiti in altra struttura. All’Isola d’Elba, il Reparto CC Parco Naturale Arcipelago Toscano, inquadrato all’interno del Comando per la Tutela Forestale e dei Parchi, orientato alla salvaguardia delle risorse ambientali, alla tutela del paesaggio e alla sostenibilità delle produzioni, ha svolto mirate campagne di controllo e vigilanza delle aree protette e sottoposto a vincolo idrogeologico, al fine di verificare il possesso delle autorizzazioni ad interventi di movimentazione dei terreni, per prevenire il dissesto idrogeologico. Notevole, inoltre, l’impegno profuso nel settore della caccia, per prevenire e contrastare l’illegalità diffusa in difesa di flora e fauna selvatica dai fenomeni di bracconaggio. I controlli sulla corretta applicazione delle norme regionali di settore, eseguiti nel periodo di riferimento, sono stati 2817, di cui 112 sono risultati non conformi; 2383 le persone controllate; 79 quelle denunciate a piede libero all’AG e 16 sequestri eseguiti. A seguito di 84 illeciti rilevati altrettante sono state le sanzioni amministrative elevate, ammontanti ad oltre 64.000 euro.

Significativo l’impegno in Italia e all’estero dei militari della 2^ Brigata Mobile al comando del Generale Gianluca Feroce, da anni impiegati nelle principali missioni di pace nelle aree di crisi, nonché in Italia in occasione di eventi straordinari o calamità naturali. Istituita il 15 settembre del 2001, la 2^ Brigata Mobile aggiunge il requisito dell’intervento e dello spostamento rapido alla capacità di svolgere funzioni militari e di polizia. Essa rappresenta pertanto una novità in campo militare internazionale e si dimostra particolarmente funzionale davanti alle esigenze organizzative, addestrative e logistiche delle missioni dell’Arma all’estero. Proprio a sottolineare l’impegno dei militari della Brigata, numerosi i riconoscimenti che saranno consegnati durante la cerimonia, il primo dei quali, un encomio solenne, ad un Ufficiale del G.I.S. per l’assoluto valore dimostrato nel consentire il ripiegamento in sicurezza del personale durante la crisi scaturita dal colpo di stato in Niger risalente a luglio 2023.

Tra i premiati, appartenenti alla 2^ Brigata Mobile ed al Comando Provinciale di Livorno, 18 in totale, ricordiamo inoltre:

–     2 sottufficiali della 2^ Brigata Mobile premiati a vario titolo con l’encomio semplice per aver operato in un contesto di missione in territori esteri dimostrando un non comune sprezzo del pericolo e un alto senso del dovere esaltando il prestigio dell’Istituzione;

–     2 militari della Stazione di Bibbona premiati con encomio semplice per l’elevata professionalità e prontezza operativa con cui intervenivano in una zona boschiva individuando una persona segnalata per aver esternato propositi suicidi, riuscendo a liberarla dal vincolo del cappio a cui si era appeso e scongiurandone la morte in attesa dei soccorsi;

–     1 militare della Stazione di Campiglia Marittima premiato con elogio per il prezioso e determinante contributo fornito nell’espletamento di numerosi e delicati compiti di Polizia Militare in seno al contingente italiano a Belo Poje;

–     analoga ricompensa per un altro militare della 2^ Brigata Mobile per le doti umane e militari di altissimo profilo dimostrate in ambito logistico e organizzativo a supporto della base militare italiana a Gibuti;

–     medesima ricompensa anche per un militare del 1° Reggimento CC Paracadutisti “Tuscania” per l’impegno profuso in territorio bulgaro nel coordinare e gestire tutte le attività di scorte in occasione delle numerose visite istituzionali al contingente di riferimento;

–     5 militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Livorno premiati con il compiacimento per prolungate indagini nelle aree di Viareggio e Sarzana per disarticolare un sodalizio criminale dedito ai furti in abitazione. L’operazione si concludeva con l’esecuzione di custodia cautelare in carcere per 4 persone;

–     analogo riconoscimento anche per due militari della Brigata Mobile per la collaborazione dimostrata con le autorità del Dipartimento di Stato Americano contribuendo a fornire serenità e compattezza all’intero contingente impiegato in territorio iracheno;

–     3 militari della Compagnia di Piombino premiati con elogio per la prontezza operativa e il senso civico evidenziati intervenendo in soccorso di persone colte da malore permettendo la ripresa delle funzioni vitali.

Condividi:

Riproduzione riservata ©

Cerchi visibilità? QuiLivorno.it mette a disposizione una visibilità di oltre 70mila utenti giornalieri: 68.900 su Fb, 7.200 su Ig e 4.700 su X. Richiedi il pacchetto banner e/o articolo redazionale a [email protected] oppure attraverso questo link per avere un preventivo

QuiLivorno.it ha aperto il 12 dicembre 2023 il canale Whatsapp e invita tutti i lettori ad iscriversi. Per l’iscrizione, gratuita, cliccate il seguente link https://whatsapp.com/channel/0029VaGUEMGK0IBjAhIyK12R e attivare la “campanella” per ricevere le notifiche di invio articoli. Ricordiamo, infine, che potete continuare a seguirci sui nostri social Fb, Instagram e X.