Green pass, l’intervento di Confcommercio e Confesercenti
La parola a Federica Garaffa Cristiani, presidente Fipe Confcommercio Livorno, e Alessandro Ciapini direttore Confesercenti Livorno
Green pass e pubblici esercizi, il punto di Confcommercio e Confesercenti. Federica Garaffa Cristiani, presidente Fipe Confcommercio Livorno: “Il certificato verde per noi imprenditori è uno strumento che ci permette una sicurezza in più. Tuttavia sarebbe necessario intervenire su un aspetto, perché se da una parte è positivo il chiarimento del ministro Lamorgese sul fatto che gli imprenditori dei pubblici esercizi non possono, e quindi non devono, chiedere i documenti dei clienti, dall’altra sarebbe utile introdurre un ulteriore strumento come l’autocertificazione, da esibire in caso di controllo di un pubblico ufficiale, in cui il cliente dichiara che il green pass è autentico, è il suo, ovvero che corrisponde alla sua identità. Ci tutelerebbe. Alcuni clienti si sentono più sicuri all’interno per la presenza del green pass. Mentre alcuni esercenti senza spazio esterno si lamentano perché non possono consentire l’accesso a tutti i clienti”.
Alessandro Ciapini, direttore Confesercenti Livorno: “I chiarimenti ufficiali del ministro Lamorgese confermano quanto abbiamo sempre sostenuto: gli imprenditori dei pubblici esercizi non possono, e quindi non devono, chiedere i documenti dei clienti. Un sollievo per i gestori, che si erano trovati calati nell’improprio compito di agenti di pubblica sicurezza. Adesso si eliminino anche le sanzioni per le imprese. L’obbligo di green pass rimane una misura restrittiva non indolore per il comparto, visto l’effetto negativo che sta avendo sulle vendite in questi primi giorni, l’aver escluso dalle incombenze delle imprese il controllo dei documenti è senz’altro un passo nella giusta direzione. Bene anche l’aver eliminato l’onere del controllo nelle fiere e sagre che non hanno varchi presidiabili: una previsione che stava mettendo a rischio lo svolgimento stesso degli eventi, con gravi danni per le attività del commercio su aree pubbliche. Non solo, la nota chiarisce che, in caso di assenza di varchi presidiabili, verranno effettuati controlli a campione con multe ai soli clienti trovati sprovvisti di certificato vaccinale, un metodo che potrebbe essere esteso a tutti. L’auspicio è che il governo continui a recepire e risolvere le criticità sull’obbligo di green pass che emergono man mano, con il fine ultimo di avere uno strumento efficace ma meno oneroso per le imprese”.
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