Ex Asl occupata: sequestro e sgombero
nota della redazione del 25 giugno: precisiamo che i commenti apparsi sotto a questo articolo a firma Alberto Ricci non appartengono ad Alberto Ricci, presidente di Confindustria Livorno Massa Carrara
nota della redazione del 25 giugno: precisiamo che i commenti apparsi sotto a questo articolo a firma Alberto Ricci non appartengono ad Alberto Ricci, presidente di Confindustria Livorno Massa Carrara
Via San Gaetano completamente blindata sin dalle prime luci del mattino di venerdì 22 giugno. Cosa è accaduto? E’ questa la domanda che in tanti si sono posti passando da quelle parti sin dalle 7.30. A bloccare la strada alle due estremità, infatti, camionette della polizia (nella foto in pagina), militari dei carabinieri, della finanza, agenti della polizia municipale e della digos.
Una vera e propria operazione “inter-forze”, come si dice in gergo, per dare luogo al sequestro preventivo, ordinato dal Gip del tribunale di Livorno di via Falcone e Borsellino su richiesta del pubblico ministero Fiorenza Marrara, della struttura ex Asl occupata ormai da tempo da 11 nuclei familiari per un totale di 24 persone.
Il provvedimento dell’Autorità Giudiziaria è stato adottato quindi nell’ambito delle indagini avviate dalla procura della Repubblica nel 2015 a seguito dell’occupazione abusiva avvenuta nel settembre dello stesso anno e della relativa denuncia effettuata tempo dalla proprietà degli immobili, la Asl appunto, che, operante in quel contesto ancora con l’unità operativa di “Neuro Psichiatria Infantile”, il centro diurno per disabili gravi motori e il laboratorio per bambini autistici, ha chiesto alla magistratura di tutelare sia l’operato che il normale svolgimento delle attività medico-sanitarie e gli immobili, tramite tutti gli strumenti legali a disposizione.
A distanza di tempo è quindi arrivata la firma del magistrato che ha dato il via libera al sequestro e al relativo sgombero delle famiglie occupanti che verranno comunque ricollocate in altre strutture abitative provvisorie secondo quanto previsto dall’art. 11 del D.L. n. 14/17, convertito nella Legge n. 48 del 18 aprile 2017.
Le operazioni di esecuzione del decreto di sequestro preventivo sono state attentamente vagliate nell’ambito di riunioni del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica tenutesi in prefettura nelle scorse settimane, alle quali è seguito un Tavolo Tecnico appositamente convocato in Questura.
L’immobile, inoltre, rendono noto dall’Asl, era stato dichiarato “strutturalmente pericolante” con conseguente inagibilità dei locali nel 2011 (Verbale n. 14413 del Corpo dei Vigili del Fuoco di Livorno) e poneva quindi a rischio degli stessi occupanti Dopo la riconsegna dell’immobile che avverrà al momento del dissequestro da parte della autorità giudiziaria l’Azienda procederà alla riqualificazione della struttura e alla sua destinazione ad attività socio sanitarie rivolte in particolare a soggetti con disabilità gravi. L’azienda Usl Toscana nord ovest ringrazia le istituzioni coinvolte e in particolare le Forze dell’Ordine per la professionalità e l’umanità dimostrata nell’esecuzione di questa delicata e complessa operazione.
Tutte le persone sgomberate dallo stabile di via San Gaetano, quindi, fatta eccezione per due stranieri senza permesso di soggiorno che sono stati presi in carico dalla Questura, avranno subito un tetto sopra la testa. Il Comune è infatti intervenuto con l’ufficio casa e i servizi sociali e ha trovato una sistemazione alternativa per tutti.
Le quattro famiglie con 8 minori a carico passeranno le prossime 7 notti in albergo, dopodiché andrà trovata una soluzione definitiva. Sette giorni di albergazione anche per altre tre persone e per una coppia senza figli, mentre la coppia di anziani è stata accolta per i prossimi tre giorni dall’associazione “La Casa” di Quercianella. Dopodiché i due coniugi rientreranno nell’alloggio Erp di cui sono titolari e che hanno abbandonato nei mesi scorsi per lasciarlo al figlio.
L’ultimo caso riguarda invece una famiglia che proprio ieri ha ottenuto dall’ufficio casa le chiavi dell’alloggio erp cui hanno diritto avendo regolarmente scalato la graduatoria.
Leonardo Apolloni, foto di Simone Lanari“Questa è la prova – commenta l’assessore al Sociale del Comune di Livorno, Leonardo Apolloni – che l’ufficio casa funziona e che, seppur lentamente, stiamo riuscendo a far scorrere le graduatorie. Per questo motivo è fondamentale che tutte le persone che si trovano in una condizione di difficoltà si rivolgano al Comune e seguano i percorsi legittimi. Solo in questo modo si può sperare verosimilmente di ottenere un alloggio popolare in tempi ragionevoli. Occupare, al contrario, non è una soluzione”.
“L’immobile di via San Gaetano non è di proprietà del Comune di Livorno – conclude l’assessore – che è stato coinvolto soltanto per fornire un’assistenza alle persone in difficoltà, e in parte ci siamo riusciti. Se nessuno stanotte dormirà in strada è tutto merito del Comune e delle persone che lavorano all’ufficio casa. Per ora si tratta di soluzioni transitorie ma continueremo a lavorare per trovare a queste persone una soluzione definitiva, in particolare alle famiglie con minori”.
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