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Ex alloggio occupato. “Vicini alle persone, ma nella legalità”

Venerdì 21 Aprile 2017 — 08:17

Otto famiglie con numerosi minori e anziani hanno deciso, prese dalla disperazione, di occupare una palazzina sfitta in via Corcos che appartiene all’Istituto Pia Società figlie di San Paolo. La replica della Diocesi

Giovedì 20 aprile otto famiglie con numerosi minori e anziani, hanno deciso, prese dalla disperazione, di occupare una palazzina sfitta e abbandonata di proprietà della Chiesa. Nello specifico stiamo parlando di un immobile in via Corcos che appartiene all’Istituto Pia Società figlie di San Paolo.

Diocesi di Livorno e Fondazione Caritas Livorno – Vicini alle persone, ma nella legalità. Le situazioni di occupazioni di immobili in città si moltiplicano giorno dopo giorno e sono il segnale di un disagio diffuso che la Diocesi accoglie con viva partecipazione e preoccupazione. Troppe famiglie sono spinte dalla crisi e dalla lentezza e inerzia delle istituzioni pubbliche a farsi giustizia da sole, contribuendo inconsapevolmente ad aggravare il clima di tensione e di sfiducia di cui sono le prime vittime. Sembra impossibile che, con il vasto patrimonio di edilizia popolare a disposizione del Comune di Livorno, non si riesca a dare una risposta alle famiglie in attesa di una casa. Casalp sta facendo da tempo un lavoro di controllo e ripristino delle assegnazioni, verificando chi veramente ha diritto ad abitare in un alloggio popolare e chi no, ma forse occorre fare di più e più in fretta. Sarebbe inoltre opportuno convocare quanto prima un tavolo in Prefettura, al quale riunire tutti gli attori che si occupano del settore: istituzioni, associazioni di categoria, associazioni di volontariato, ecc. La Diocesi ha più volte manifestato la sua apertura anche verso l’ipotesi dell’esproprio, che è cosa diversa dall’occupazione perché nell’esproprio sono previsti indennizzi ai proprietari e una sospensione del pagamento di tasse come IMU e TARI sugli immobili. Anche in questa occasione, pertanto, rinnoviamo la disponibilità a valutare all’interno dei tavoli istituzionali tutte le strade messe a disposizione dalla legge, ma ribadiamo con fermezza il nostro rifiuto della via dell’illegalità.
Vale forse la pena chiarire una volta di più che la casa di via Corcos non rientra nelle proprietà della Diocesi, ma appartiere alle suore Figlie di San Paolo. Per parte sua, la Chiesa livornese, attraverso la Fondazione Caritas Livorno e l’impegno delle parrocchie, è quotidianamente impegnata a offrire aiuto e sostegno a chi si trova in difficoltà attraverso una pluralità di servizi. Per la drammaticità e l’urgenza della situazione locale, il problema della casa che affligge tante persone è da tempo una nostra priorità. Lo testimonia il nuovo progetto del Villaggio della Carità, che sorgerà in Corea proprio per offrire nuovi spazi di accoglienza a chi si trova a vivere in una condizione di forte precarietà abitatativa. Lo dimostra in modo ancora più chiaro il fatto che tutti gli immobili liberi o liberati tra quelli di proprietà della Diocesi sono già stati destinati a scopi caritativi e attualmente non esistono appartamenti o strutture sfitte o inutilizzate. L’ultimo spazio resosi recentemente disponibile è stato affidato ai padri Vincenziani per l’accoglienza dei parenti delle persone ricoverate all’Ospedale di Livorno. C’è invece al Gabbro una casa a disposizione dell’emergenza abitativa temporanea, che già in passato ha ospitato altre famiglie e potrebbe rispondere a questa nuova emergenza.
La Chiesa dà e continuerà a dare sempre il proprio contributo per i più poveri, non limitandosi a erogare beni e servizi, ma accogliendo come fratelli e sorelle le persone più svantaggiate, offrendo loro prossimità e accompagnamento nelle difficoltà. Alle Istituzioni spetta invece, inderogabilmente, il compito di garantire la legalità.

Asia-Usb Livorno – “Crediamo che in un momento di crisi come quello attuale tutte le istituzioni debbano fare la loro parte – spiega in una nota il sindacato Asia-Usb, che continua – E’ davvero impensabile che nella nostra città vi siano migliaia di immobili vuoti e abbandonati. Per questo motivo abbiamo deciso di esprimere la nostra totale solidarietà e vicinanza alle famiglie che, senza alcuna alternativa, hanno deciso di portare avanti questa occupazione. Chiediamo al Vescovo di Livorno, che negli ultimi mesi si è dimostrato interessato e molto attivo sul fronte della disoccupazione e degli sfratti, di intercedere con la proprietà (comunque legata alla Curia Livornese) per scongiurare un possibile sgombero e permettere a queste famiglie di soggiornare all’interno della struttura per tutto il tempo necessario affinché si possa trovare una soluzione stabile. Pensiamo che anche la Chiesa, in un momento come questo, debba dare un segnale di vicinanza nei confronti di chi è veramente in difficoltà e mettere a disposizione del comune, gratuitamente, tutti gli spazi che ha a disposizione. Oltre al’immobile di via Corcos pensiamo all’ex convitto dei Salesiani al cui interno potrebbero trovare rifugio decine di famiglie“.

 

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