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Era Agata la tartaruga davanti a Antignano. “Sta bene. E’ monitorata”

Lunedì 15 Luglio 2024 — 12:26

La tartaruga Agata dopo le cure, poco prima del rilascio alle Secche della Meloria il 16 giugno 2024

Il biologo Raimondi: "Bene i video, ricordo in caso di avvistamenti di chiamare il 1530: è un numero importantissimo non solo per salvarle ma anche per aiutarci a studiarle e scoprire di più della loro vita e delle loro abitudini". Agata ha una trasmittente satellitare nell'ambito di un progetto del Dipartimento di Biologia - UNIPI, in collaborazione con la Stazione Zoologica di Napoli, finanziato dal Ministero della Ricerca e dalla Regione Toscana: "Ci invia anche dati sul comportamento di immersione dell'animale, comportamento che al momento sembra del tutto normale e tipico di un animale in buona salute"

Era Agata, sabato 13 luglio, la tartaruga davanti a Antignano. E’ stata rilasciata il 16 giugno dall’Acquario di Livorno al largo delle Secche della Meloria dopo le cure del Centro di Recupero e Riabilitazione per ” src=”https://www.quilivorno.it/wp-content/uploads/2024/07/IMG-20240615-WA0017-432×400-1.jpg” alt=”” width=”224″ height=”207″ />tartarughe marine dell’Acquario. E’ un esemplare femmina di Caretta caretta ritrovata il 26 maggio 2024 nell’area di Portoferraio dalla Capitaneria di Porto dell’isola avvisata da un privato cittadino che aveva notato che l’animale galleggiava in modo anomalo. E sabato 13 luglio, come racconta il video realizzato da Alessio, si trovava a largo di Antignano. Un video cliccatissimo che ha dato lo spunto al biologo dell’Acquario, Giovanni Raimondi, che ringraziamo per la disponibilità, per ricordare tramite un post Fb sotto al video di “segnalare gli avvistamenti al 1530: è un numero importantissimo non solo per salvarle ma anche per aiutarci a studiarle e scoprire di più della loro vita e delle loro abitudini”. “Pensate – prosegue – è arrivata fino a Saint Tropez poi ha fatto tutta la costa occidentale della Corsica per tornare sabato dalle nostre parti. Ora è diretta verso sud. Insomma è una nuotatrice instancabile”.
Al commento di Raimondi si aggiunge, sempre tramite un commento Fb sotto al video, quello di Paolo Luschi che ringraziamo per la disponibilità: “Questa tartaruga è stata equipaggiata con una trasmittente satellitare nell’ambito di un progetto di ricerca svolto dal Dipartimento di Biologia – UNIPI, in collaborazione con la Stazione Zoologica di Napoli, finanziato dal Ministero della Ricerca e dalla Regione Toscana. “La trasmittente ci permette di ricostruirne i movimenti. Inoltre ci invia dati sul comportamento di immersione dell’animale, comportamento che al momento sembra del tutto normale e tipico di un animale in buona salute. D’altra parte gli ultimi dati indicano che ora si trova al largo della Capraia: è quindi in ottima forma!”.

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