Il piano anti covid per la notte di Capodanno
Pronte 10 pattuglie e 20 unità di pronto intervento nelle aree con più locali. Le forze di polizia: "I gestori sono chiamati a collaborare". Il sindaco: "Non abbassiamo la guardia"
Un capodanno di divertimento ma nel rigoroso rispetto delle regole a tutela della salute pubblica. È questo il messaggio che il prefetto Paolo D’Attilio, il sindaco Luca Salvetti, il questore e i Comandanti Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza rivolgono alla cittadinanza livornese dopo la riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica svolatasi il 28 dicembre al Palazzo del Governo per pianificare i servizi mirati che, oltre al consueto contrasto all’illegalità e alla criminalità, dovranno prestare particolare attenzione al rispetto delle norme a tutela della salute pubblica.
Nella riunione sono state tracciate le linee di indirizzo per lo svolgimento dei servizi di controllo del territorio da parte delle Forze dell’ordine in occasione del fine settimana di Capodanno (botti vietati nei luoghi sensibili della città), impegnate, ancora una volta, oltre che sul versante della prevenzione generale e dei controlli antiterrorismo, anche nel controllo delle disposizioni di contrasto alla diffusione del virus, recentemente innovate dal decreto legge in vigore dal giorno di Natale. I servizi interforze predisposti dal Questore si concentreranno maggiormente nelle aree dove più diffusi sono i locali pubblici e di intrattenimento – come la zona di via Cambini, le piazze Attias, Roma, del Luogo Pio e della Repubblica, nonché il pentagono del Buontalenti e Terrazza Mascagni – luoghi dove la maggiore concentrazione di persone, oltre che favorire episodi di microcriminalità e comportamenti illegali, rappresenta anche un potenziale rischio per la diffusione del Covid, soprattutto se non sono rispettate le regole sanitarie. Il piano dei controlli anti Covid prevede l’impiego di 10 pattuglie tra Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, in aggiunta a quelle destinate all’ordinario controllo del territorio, e 20 unità di pronto intervento. In determinate aree cittadine sarà previsto il contingentamento degli ingressi per evitare pericolosi affollamenti, mentre sui siti internet e i sui social saranno monitorate le iniziative promosse dai locali al fine di prevenire l’organizzazione di feste danzanti, vietate dall’attuale normativa. “In questo momento – ha affermato il Prefetto al termine della riunione – la voglia di divertirsi e di festeggiare il nuovo anno, che si spera ci possa allontanare dall’emergenza pandemica, deve necessariamente accompagnarsi, con i contagi che stanno aumentando e il virus ancora in circolazione, con la prudenza dei comportamenti. Abbiamo disposto accurati e calibrati servizi di controllo; le Forze dell’ordine avranno, come sempre, un atteggiamento collaborativo ma nello stesso tempo severo verso coloro che non intendono attenersi al rispetto delle norme. Ma è ovvio che la differenza la farà l’atteggiamento responsabile di tutti noi nel tenere le condotte corrette, necessarie per scongiurare ulteriori restrizioni, dolorose per gli operatori economici già in difficoltà, e per non mettere a repentaglio la salute e la vita dei più fragili”.
Un ruolo rilevante – hanno evidenziato i vertici delle Forze di polizia – lo dovranno svolgere i gestori dei pubblici esercizi, chiamati a collaborare in un’opera di sensibilizzazione della propria clientela a mantenere comportamenti corretti. A questo proposito il Questore ha incontrato le associazioni rappresentative che hanno assicurato il proprio impegno a supporto del personale delle Forze di polizia e della polizia municipale, mettendo anche a disposizione guardie giurate appositamente ingaggiate per presidiare gli accessi alle aree sottoposte al contingentamento delle presenze, verificare che non si formino assembramenti nei pressi dei locali stessi e sollecitare eventualmente gli avventori al rispetto delle regole anticontagio. Anche il sindaco Luca Salvetti ha voluto fare un forte richiamo al senso di responsabilità individuale: “In questi mesi di pandemia Livorno ha sempre riposto con cura e attenzione evitando picchi significativi di contagio; ciò ci ha sempre permesso di non privare la città di eventi culturali e ricreativi sempre organizzati nel massimo rispetto delle normative anti-Covid. Quest’ultima ondata pandemica, molto contagiosa, ci induce però ad una particolare attenzione e per questo motivo abbiamo deciso con Prefetto e Questore di non promuovere alcun evento la notte di San Silvestro, vista la particolarità della serata. La Polizia Municipale lavorerà in sinergia con Polizia e Carabinieri che presidieranno varie zone della città. Invito tutti i cittadini ad evitare assembramenti e a indossare la mascherina protettiva anche all’esterno come previsto dalle nuove regole per il contenimento della pandemia. Non possiamo permetterci di abbassare la guardia. Confido nel buon senso dei livornesi, che hanno dimostrato, nei momenti critici dell’emergenza sanitaria, di rispondere con rispetto e senso civico”.
Il Comitato ricorda, in particolare, che il decreto legge 24 dicembre 2021, n. 221 – con cui, tra l’altro, è stato prorogato lo stato di emergenza pandemica fino al 31 marzo 2022 – stabilisce che dal 25 dicembre scorso fino al 31 gennaio prossimo, è obbligatorio indossare le mascherine protettive delle vie respiratorie anche all’aperto, del tipo FFP2 sui mezzi del trasporto pubblico, in occasione di spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso o all’aperto nelle sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati, nei quali, sempre fino al 31/1/2022, ove si tratti di luoghi diversi dai servizi di ristorazione svolti da qualsiasi esercizio, è vietato il consumo di cibi e bevande al chiuso. Per il medesimo periodo sono inoltre vietate le feste, gli eventi a queste assimilati e i concerti che implichino assembramenti in spazi aperti e sono sospese le attività che si svolgono in sale da ballo, discoteche e locali simili. Dal 25 dicembre scorso e fino alla cessazione dell’emergenza epidemiologica, il consumo di cibi e bevande al chiuso nei servizi di ristorazione, anche quando avviene al banco, è consentito esclusivamente ai soggetti in possesso della certificazione verde “rafforzata”.
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