Dal 2019 un livornese mappa le strade del mondo per Google
Federico Debetto, 46 anni, al lavoro con l'attrezzatura, foto di Alexander La Gumina
Il 46enne livornese Federico Debetto è un fotografo certificato per Google: in Italia, per Street View, dal 2018 mappa sentieri e ciclovie e nel mondo, dal 2019, porta lo Street View dove manca: "Fa sorridere pensare che le mappature vengano caricate nel web dalla sede in via Marradi però è così. L'attrezzatura? Sta in un bagaglio da 23 kg". L'ultimo lavoro all'estero è datato dicembre 2022 quando il 46enne imprenditore livornese è andato nel golfo di Guinea, al largo dell'Africa, a mappare Sao Tomè e Principe
Lui si definisce un mappatore. E in effetti lo è. Programmatore informatico, appassionato di fotografie, il livornese Federico Debetto, 46 anni, è diventato un fotografo certificato per Google: in Italia, per Street View, mappa sentieri e ciclovie dal 2018; nel mondo, dal 2019, porta lo Street View dove manca. “Fa sorridere pensare che le mappature vengano caricate da via Marradi (dove ha la sede aziendale, ndr) però è così”. Tutto inizia nel 2012 quando mentre sta mangiando una pizza in centro a Livorno la sua attenzione viene catturata da un uomo a piedi con lo zaino: era un operatore Google, un “google trekker”. “Ho pensato? Lo pagano per girare il mondo? Lo voglio fare anch’io”. E così googlando, è il caso di dire, scopre che l’azienda californiana in quel periodo sta cercando persone con esperienza fotografica e informatica per ricoprire il ruolo di Google Business Photos (lo Street View all’interno delle attività commerciali). “Era esattamente il mio profilo. Inviai la candidatura e pochi giorni venni ricontattato”. Fino ai primi mesi del 2018, Debetto ha svolto lavori di virtual tour all’interno delle strutture ricettive senza “toccare” strade e sentieri (“fino all’anno precedente – spiega – Google non permetteva ai privati di realizzare Street View, poi è stata messa a punto una telecamera a 360° che, una volta adottata da Google stessa, ha dato il via libera alle riprese da parte dei privati. Noi tra l’altro abbiamo partecipato alla fase di test e rifinitura della prima telecamera in assoluto”). Ecco quindi che nel 2016, il suo primo viaggio all’estero, è stato alle isole Faroe a mappare gli alberghi. Mentre nel 2017 ha mappato le strutture ricettive dell’Albania. Poi nel maggio 2019 (dopo che Google nel 2018 ha “adottato” la telecamera) ha mappato le strade dell’Unguja, 1700 km circa, la più grande e popolata isola di Zanzibar, e nel febbraio 2022, sempre nell’arcipelago di Zanzibar, ha mappato l’isola di Pemba. Il “progetto Zanzibar” è stato poi utilizzato come lavoro di successo (2 volte) direttamente sul sito di Google Maps: https://www.google.com/streetview/case-studies/. L’ultimo lavoro all’estero è datato dicembre 2022 quando il 46enne imprenditore livornese è andato nel golfo di Guinea, al largo dell’Africa, a mappare Sao Tomè e Principe: “Come funziona il nostro lavoro? Dal 2019 con il mio team cerchiamo i luoghi dove lo Street View manca, dopodiché contattiamo via mail il Governo o Ministero di quel Paese proponendo loro il progetto. Da qui se accettano iniziamo il percorso per riuscire a ottenere i permessi. Una volta ottenuti i permessi ci rechiamo sul posto e iniziamo a mappare. Terminata la mappatura istruiamo un team locale e torniamo in Italia. In via Marradi “montiamo” il tutto online interfacciandoci con Google. L’attrezzatura per i lavori all’estero? Sta in un bagaglio da 23 kg, poi sul posto noleggiamo la macchina”. In Italia il lavoro è diverso: nel nostro Paese le strade sono tutte mappate e dal 2018 mappa sentieri e ciclovie: sono sue, per esempio, la mappatura del cammino delle colline del prosecco e la mappatura della ciclovia francigena della Val di Susa. Sempre in Italia, nel marzo 2018, ha mappato tutti i sentieri dell’Elba nell’ambito di un progetto di destagionalizzazione del turismo. E’ suo il primo progetto al mondo, realizzato nel 2015 per Marciana Marina, di un virtual tour che unisce la mappatura turistica (come le due torri di Marciana) con la mappatura commerciale. E come non ricordare nel maggio 2022 la realizzazione per conto di Fondazione Lem del virtual tour Visit Livorno 360 https://tour.visit-livorno.it/. Tutto ciò lo ha portato ad essere, in qualità di relatore, uno dei pochi al mondo ad aver partecipato a tre Street View Summit: maggio 2017 a Tokyo con la presentazione del progetto Albania, giugno 2018 al Mountain View in California con la presentazione del progetto Elba e nel settembre 2019 sempre al Mountain View in California con la presentazione del progetto Zanzibar. “Facendo un rapido conto, andando in giro per il mondo ho percorso più di 1000 km a piedi, più di 1000 km in bici e direi circa 15000 km in auto divisi in due continenti. Un aspetto che più amo del mio lavoro è quello di dare la possibilità a persone impossibilitate di visitare luoghi lontani. Chi fosse interessato a saperne di più può visitare il nostro sito www.worldtravelin360.com e la pagina Fb https://www.facebook.com/Google.Street.View.Specialist/“.
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