Comportamenti antisociali nelle zone della movida: ecco il piano di prevenzione
Il prefetto D'Attilio: "Una questione che va opportunamente affrontata attraverso una strategia di ampio respiro che non si limiti ai controlli di polizia e a interventi sanzionatori ma che miri in prima battuta e prioritariamente a una responsabilizzazione dei gestori dei locali e degli avventori"
La mattina di venerdì 22 aprile il prefetto Paolo D’Attilio ha presieduto una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica – a cui hanno partecipato i vertici provinciali delle forze di polizia, il sindaco di Livorno Luca Salvetti e il comandante della polizia municipale Annalisa Maritan – nella quale, tra i vari argomenti, è stato condiviso il contenuto di un protocollo di intesa per la prevenzione e il contrasto dei comportamenti antisociali nelle zone della movida.
Il testo è stato licenziato in via definitiva e nei prossimi giorni, dopo i necessari passaggi burocratici ed amministrativi, l’accordo verrà sottoscritto e presentato alla cittadinanza, andando così a rappresentare un ulteriore strumento di lavoro per affrontare, da parte di tutti gli attori coinvolti, le criticità che emergono a Livorno, come nel resto del Paese, relative alla movida.
“Con l’arrivo della bella stagione – ha affermato il prefetto al termine della riunione – si proporrà ancora di più la necessità di una corretta gestione della movida. L’approccio condiviso dal Comitato è quello di un coinvolgimento delle diverse anime che la rappresentano, necessario per il suo incanalamento verso un divertimento coscienzioso e rispettoso delle regole e della civile convivenza nel contemperamento dell’esigenza allo svago dei giovani, di quella all’esercizio della propria attività da parte degli esercenti i locali e del diritto al riposo e alla tranquillità dei residenti. Una questione, quindi, che va opportunamente affrontata attraverso una strategia di ampio respiro che non si limiti ai controlli di polizia e a interventi sanzionatori, necessari certamente laddove si commettano illegalità, ma che miri in prima battuta e prioritariamente a una responsabilizzazione dei gestori dei locali e degli avventori”.
Soddisfatto anche il sindaco Salvetti: “Il coinvolgimento di prefettura, forze dell’ordine, amministrazione comunale, associazioni del commercio, azienda Usl e Università di Pisa, ha permesso di creare una rete che punta a lavorare in sinergia e ottenere in maniera graduale risultati evidenti che permettano di attenuare i problemi fino ad eliminarli nelle zone più delicate della città come il quartiere della Venezia, la zona di via Cambini e il lungomare nel periodo estivo”.
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