Cimitero della Misericordia, chiuse al pubblico alcune sezioni a rischio
Alla luce dello stato di degrado di alcune strutture del Camposanto, l'Arciconfraternita della Misericordia di Livorno ne ha disposto la chiusura al pubblico: "Ci auguriamo che queste misure possano essere accolte con comprensione e tolleranza"
L’Arciconfraternita della Misericordia di Livorno rende noto che – in relazione al perdurante stato di degrado di alcune strutture architettoniche nel proprio Camposanto monumentale e non disponendo delle risorse finanziarie necessarie per l’immediato avvio degli interventi di messa in sicurezza e ripristino – si è resa inevitabile la chiusura al pubblico di alcune aree per salvaguardare l’incolumità dei visitatori del Camposanto e dello stesso personale addetto alle attività cimiteriali. Uno studio di consulenza ed ingegneria di Pisa ha effettuato una ricognizione completa di tutti i luoghi a rischio.
nella I Sezione
Cella n°1 posta in aderenza al muro di cinta lato ovest del Camposanto
Cappella Sant’Agostino
Cappella S. Guglielmo
Cappella S. Carlo
nella II Sezione
Loggiato Pio Alberto Del Corona (da interdire parzialmente)
Loggiato Pio XII (lato sinistro rispetto all’abside della Chiesa
nella III Sezione
Loggiato Padre Baroni (lati destro e sinistro)
Loggiato antistante la Cappella Taddeoli
Loggiato S. Vigilia
Loggiato antistante la Cappella Malenchini
Per tutti i percorsi a cielo aperto della Sezione (per assicurare il collegamento tra la seconda e quarta Sezione, nonché l’accesso alle sepolture nella Cappella Bastogi) sarà realizzato un camminamento protetto da tettoia che aggirerà sulla destra la stessa Cappella
Tutti i loggiati dei quattro blocchi di loculi contornanti la Cappella Bastogi con i relativi accessi
nella IV Sezione
Galleria S. Sebastiano
nella V Sezione
Cappella Gommellini
Cappella S. Giulio
Cappella S. Federico
Cappella S. Astolfo
nella VIII Sezione
Loggiato S. Carlo
Pur nella consapevolezza che la decisione adottata è comprensibilmente destinata a sortire sgomento ed amarezza in tutti i livornesi e soprattutto in quei cittadini che nel Camposanto della Misericordia hanno le tombe dei propri cari, l’Arciconfraternita della Misericordia di Livorno confida tuttavia che le misure cautelari possano essere accolte con comprensione e tolleranza nella considerazione che “esse sono state imposte da un ineludibile stato di necessità al quale non sarebbe stato possibile rimediare diversamente e che d’altra parte non mancherà da parte dell’Arciconfraternita ogni possibile impegno affinché possa pervenirsi al più presto alla messa in sicurezza, anche solo provvisoria, delle zone intercluse e conseguentemente alla loro riapertura al pubblico”. Nelle pur sostanziali difficoltà economiche esistenti, anche in relazione alle spese sostenute per l’avvio di nuovi servizi, sarà attivata una squadra di lavoro ad hoc che consenta di effettuare gli interventi più urgenti atti a ridurre al minimo indispensabile le aree vietate. “L’auspicio – chiude la nota – è che le istituzioni possano attivarsi per evitare che una parte così importante e significativa della memoria storica della città di Livorno possa andare irrimediabilmente perduta per oblio, incuria o indifferenza. A tal fine potrà risultare utile anche il coinvolgimento delle forze sociali, culturali ed economiche della città, le cui contribuzioni potrebbero usufruire degli sgravi fiscali connessi alla qualifica di Onlus rivestita dall’Arciconfraternita”.
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