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Chiusa dalla questura per 30 giorni Precisamente a Calafuria

Giovedì 2 Gennaio 2025 — 17:15

Foto inviata nel comunicato stampa della questura

Il provvedimento è iniziato il 31 dicembre ed è scaturito in seguito ai disordini fra i frequentatori avvenuti la notte del 26 dicembre all’interno e nelle pertinenze esterne del locale. Il comunicato della questura e il comunicato del direttore Leonardo Marradini 

Riportiamo di seguito il comunicato della questura e il comunicato del direttore del locale Leonardo Marradini.

Il comunicato di Marradini

Le forze dell ordine sono state chiamate 9 minuti dopo la prima chiamata, tempo materiale per accertarsi dell’accaduto e verificare la situazione. Per quanto riguarda le telecamere abbiamo installato 2 anni fa tutto il sistema di videosoveglianza e cambiato dvr (centralina controllo e backup filmati) due volte, una quest’estate e l’altra poco prima dell’evento. Inoltre abbiamo potenziato proprio ad agosto il servizio implementandone altre. In questi anni sono state sempre fornite le immagini e mai é stata lamentata la bassa qualità delle stesse. Voglio poi far presente che come si evince dai verbali neanche le forze dell’ordine intimoriscono i ragazzi che anzi, non curanti delle stesse, continuavano a discutere in modo acceso proprio difronte alle volanti. Questo per sottolineare quanto questi problemi siano lo specchio della società attuale. Voglio concludere che questa lettera deve essere vista come una forza di volontà di tutti di far passare delle serate ai nostri clienti all’insegna del divertimento sano e sicuro. Noi vogliamo instaurare dei rapporti di intesa con le varie autorità che vengano sanciti protocolli di intesa come in numerose altre città, cosa che ha portato grandi mimiglioramenti.

Il comunicato della questura 

Il questore di Livorno, si legge in un comunicato stampa del 2 gennaio, ha disposto la sospensione, ai sensi dell’art. 100 tulps, delle licenze della discoteca “Precisamente a Calafuria” per la durata di 30 giorni a decorrere dal 31 dicembre scorso. Il provvedimento è scaturito in seguito ai disordini fra i frequentatori avvenuti la notte del 26 dicembre all’interno e nelle pertinenze esterne del locale. Uno di loro, prosegue la nota stampa, mentre si trovava nell’area dei bagni interni veniva aggredito, apparentemente senza alcuna ragione, da un coetaneo e subito dopo da altri compagni dell’aggressore, anche con l’utilizzo di una cintura. Il ferito veniva poi soccorso da un’ambulanza chiamata da un amico e il personale sanitario, ravvisandone la nnecessità avvisava le forze dell’ordine, il cui intervento invece non era stato richiesto dal gestore e dagli addetti ai servizi di controlli nonostante fossero al corrente di cose fosse accaduto. Il giovane è stato dimesso con una prognosi di 7 giorni. Nel frattempo, gli operatori delle due volanti della Polizia di Stato e del radiomobile dei Carabinieri, arrivate all’ingresso della discoteca venivano avvicinate da un altro ragazzo sanguinante alla testa che denunciava di essere stato aggredito da un gruppo di giovani nel contesto di un’altra lite avvenuta poco prima nella pista da ballo. Solo successivamente si portava con propri mezzi al pronto soccorso dal quale veniva dimesso con 10 giorni di prognosi. Tutto il personale di polizia intervenuto, vedendo numerosi avventori che usciti dal locale spaziavano all’esterno in modo frenetico occupando pericolosamente anche la sede stradale, si vedeva costretto ad adottare immediatamente ogni misura atta a tutelare la sicurezza pubblica. Intanto, giungevano altre chiamate al 112nue tra le quali quella di una ragazza che, in preda all’agitazione, riferiva di essere stata malmenata da altri coetanei che in quel momento stavano aggredendo anche suo fratello. Solo dopo una faticosa opera di mediazione, si legge ancora, le forze dell’ordine riuscivano a ripristinare l’ordine pubblico, sebbene taluni giovani, mostrando un atteggiamento minaccioso ed aggressivo e noncuranti della presenza dei poliziotti e dei carabinieri, dichiaravano di voler attendere l’uscita dalla discoteca delle rispettive parti antagoniste, determinati ad esercitare le proprie ragioni. Nei giorni seguenti, il personale del posto fisso di polizia dell’ospedale faceva conoscere che un altro frequentatore della discoteca si era portato quella notte al pronto soccorso poiche’ coinvolto in una colluttazione avvenuta sempre all’interno della sala da ballo in conseguenza della quale aveva riportato la frattura del setto nasale, motivo per cui riceveva una prognosi di 15 giorni. Dai conseguenti accertamenti è emerso che anche in quella circostanza, nonostante la gravità dei fatti avvenuti all’interno della discoteca, né il gestore del locale né alcuno degli addetti ai servizi di controllo avevano richiesto immediatamente l’intervento delle forze di Polizia, che avrebbero potuto evitare il verificarsi di quanto poi accaduto. Le tardive chiamate al 112nue sono state effettuate dai responsabili soltanto dopo aver realizzato la totale incapacità di fronteggiare i disordini avvenuti all’interno ed all’esterno della discoteca. A cio’ si aggiunga la scarsa efficienza dell’impianto di videosorveglianza, che non ha fornito idonei elementi utili per la ricostruzione dell’esatta dinamica dei fatti ad eccezione del dato relativo al sovraffollamento registrato quella notte all’interno della discoteca.

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