Chiccaia e Cigna, Salvetti e Raspanti dalle famiglie
Salvetti e Raspanti: "Necessaria la massima collaborazione di istituzioni, e non, coinvolti nella gestione dell'emergenza abitativa. L'operazione Chiccaia è un'opportunità che la città non può lasciarsi sfuggire"
Il 21 agosto alle 18 il sindaco Luca Salvetti e l’assessore alle politiche abitative Andrea Raspanti saranno nel cortile del blocco della Chiccaia (nella foto pubblicata dal Comune sul proprio sito web) per incontrare gli occupanti e rappresentare loro la situazione e la necessità di provvedere alla liberazione dell’immobile entro il termine perentorio della fine del 2019 per poter quindi procedere alla demolizione alla costruzione di 54 nuove case popolari. “L’operazione che riguarda il blocco della Chiccaia – dicono Salvetti e Raspanti – è un’opportunità che la città non può lasciarsi sfuggire. Il nostro patrimonio ERP è vecchio e fatiscente, non possiamo indugiare oltre. Il passaggio che ci troviamo ad affrontare è delicato, perché in quella struttura vivono attualmente 37 nuclei senza titolo, che non potranno avere se non una risposta temporanea da parte del Comune. Abbiamo bisogno della massima collaborazione di tutti i soggetti, istituzionali e non, che sono coinvolti nella gestione dell’emergenza abitativa che affligge la nostra città. Non possiamo, a questo proposito, che ribadire la nostra preoccupazione per l’apertura di un nuovo difficilissimo fronte in seguito al pronunciamento del Tribunale che, in via cautelare, ha reso immediatamente esecutivo il rilascio, da parte degli occupanti, della Torre della Cigna, dove sono attualmente rifugiate più di 50 famiglie. Ribadiamo quanto abbiamo espresso con forza alla presenza del Prefetto, del questore e della proprietà dell’immobile: l’amministrazione comunale vuole risolvere anche questa situazione, ma non è in condizione, oggi, di far fronte a quella che si profilerebbe come nuova emergenza sociale, che rischia di far saltare l’operazione che riguarda la Chiccaia e di rimandare altre importanti operazioni, come il recupero del blocco ai civici 16 e 18 di via Giordano Bruno, per il quale sono già state accantonate le risorse. Abbiamo messo in moto un percorso di confronto e di dialogo che, oltre alle istituzioni già nominate, ha coinvolto la Regione Toscana e ci porterà a incontrare la società proprietaria della porzione della Torre interessata dal provvedimento del giudice. In questo quadro, i sindacati a cui gli occupanti hanno affidato la loro rappresentanza hanno dimostrato un approccio collaborativo e costituiscono per l’amministrazione degli interlocutori necessari nella risoluzione di questa difficilissima vicenda. E’ nostra intenzione fare un sopralluogo alla Torre per incontrare le persone che abitano nella struttura. Nelle linee di mandato abbiamo espresso la volontà politica di realizzare un graduale ripristino della legalità sul territorio, che sappia andare di pari passo col riconoscimento delle istanze di giustizia sociale. Stiamo lavorando a un programma di interventi che ci permetta di raggiungere questo obiettivo, ma abbiamo bisogno di tempo e della collaborazione delle forze politiche, dei sindacati e di tutti gli enti istituzionali”.
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