Cena di solidarietà per l’acquisto di giochi inclusivi
Il 15 novembre "Insieme è più bello": cena al circolo di via Campania organizzata da Sport Insieme Livorno, Associazione Paraplegici e Oltre per Livorno. Rigolo: "Siamo impegnati per i diritti sociali. Non esistono bandiere politiche"
Sabato 15 settembre ha avuto luogo l’inaugurazione dell’area gioco alla Terrazza Mascagni nei pressi dell’Acquario. Inaugurazione che ha suscitato le proteste di alcuni genitori perché i giochi “non sono inclusivi“, non sono cioè fruibili anche da bambini con disabilità. Le associazioni Sport Insieme Livorno, Associazione Paraplegici e Oltre per Livorno, raccogliendo le segnalazioni ed il malcontento delle famiglie si sono mosse per organizzare una cena di solidarietà (costo di 20 euro) per il 15 novembre, “Insieme è più bello”. La cena vedrà una raccolta fondi finalizzata all’acquisto di giochi inclusivi da installare nei parchi pubblici su lungomare, alla Leccia e nel parco Centro Città. La cena, a prenotazione ancora aperta ed obbligatoria, ha già riscosso molto successo contando al momento oltre 100 aderenti. Chi non potrà essere presente potrà comunque partecipare facendo una donazione. Eventuali soldi rimanenti verranno utilizzati per riparare i giochi danneggiati al parco Pertini. L’appuntamento è dunque al circolo Arci Farnesi di via Campania 88 (Coteto) alle 20.30. Per informazioni e prenotazioni è possibile rivolgersi al numero 3394174187 (Simonetta).
“Ho ricevuto la chiamata di una mamma – spiega Fabrizio Torsi, dell’associazione paraplegici Livorno – Una mamma triste e con un senso di inutilità addosso di fronte al pianto di sua figlia, desiderosa di poter giocare anche lei all’area della Terrazza Mascagni. Questa struttura è stata unicamente pensata per i bimbi normodotati. E’ priva di un qualsiasi tipo di camminamento per le carrozzine ed assolutamente non privo di barriere architettoniche. Il nostro intento è quello di far capire che è fondamentale rendere tutte le aree utilizzabili anche dai disabili, partendo dalle aree gioco fino ad arrivare ad ogni struttura. Hanno preso i nostri voti e i nostri soldi (sono stati investiti 41.500 euro) con la promessa di rendere la città più accessibile, e questa è l’ennesima occasione persa. Non ci ascoltano. Che senso ha una città che a parole è inclusiva e che praticamente, invece, ti esclude? In quell’investimento di denaro dovevano essere tenute di conto anche queste cose, ma nessuno ci pensa”. “La cena è un’operazione cittadina – continua Torsi – Una battaglia intrapresa per sottolineare l’importanza dell’inclusione. Insieme è possibile fare la differenza. L’assessorato deve fare marcia indietro su determinate decisione prese. Ma nel frattempo faremo la nostra piccola, grande parte. Abbiamo già oltre 100 prenotazioni e la cosa ci riempie di soddisfazione: tante persone sentono e fanno propria questa problematica, che non deve certo essere affrontata unicamente da chi la vive in prima persona”. “Spesso siamo accusati di prendere parti politiche – afferma Claudio Rigolo presidente di Sport Insieme Livorno – Questa è un’impresa che non ha colori o bandiere: siamo impegnati per i diritti sociali di Livorno. Qui c’è collaborazione e voglia di fare cose concrete. Se si vuole una città per tutti non si deve partire dall’anello più forte ma dal più fragile”.
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