Casalp. Superbonus, via al piano di riqualificazione per 63 milioni di euro
In programma interventi di riqualificazione energetica dell'involucro esterno, riduzione del rischio sismico, sostituzione di impianti di riscaldamento, installazione di impianti solari fotovoltaici e infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici per 53 edifici in tutta la provincia di Livorno
L’Amministrazione comunale di Livorno avvia con Casalp – il soggetto gestore del patrimonio provinciale di edilizia popolare – un ampio piano di riqualificazione energetica e riduzione del rischio sismico su un cospicuo numero di edifici, ricorrendo al superbonus.
Nel link al pdf in fondo all’articolo l’elenco completo degli edifici interessati dai lavori.
Il superbonus è un’agevolazione, prevista dal Decreto Rilancio, che eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. A questo scopo il Comune stipulerà una convenzione con Casalp per stabilire le modalità organizzative di attuazione del piano, che riguarderà circa 28 edifici di Livorno (53 in tutta la provincia). Contestualmente Casalp, prima tra i soggetti gestori Erp in Toscana, pubblica un avviso di manifestazione di interesse per individuare operatori interessati a collaborare alle realizzazione del vasto progetto – che prevede un investimento complessivo di circa 63 milioni di euro – nelle forme del partenariato pubblico privato (PPP), utilizzando l’istituto della cessione del credito come previsto dalla Legge 17/07/2020 n. 77 per l’esercizio delle opzioni relative alle detrazioni spettanti per gli interventi di riqualificazione energetica dell’involucro esterno, riduzione del rischio sismico, sostituzione di impianti di riscaldamento, installazione di impianti solari fotovoltaici e infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici. L’annuncio del grande investimento sul patrimonio di edilizia popolare livornese è stato dato dal sindaco Luca Salvetti nel corso di una conferenza stampa, con l’assessore al Sociale e Politiche abitative del Comune di Livorno Andrea Raspanti e al Bilancio Viola Ferroni, insieme al presidente di Casalp Marcello Canovaro. Intervenuto anche Alfredo De Girolamo, presidente di Confservizi Cispel Toscana, l’associazione regionale delle imprese di servizio pubblico locale .
“Questa iniziativa rientra nel lavoro complessivo che l’Amministrazione comunale sta facendo per essere al fianco di chi è più fragile – ha dichiarato il sindaco Salvetti. Da quanto è iniziata l’emergenza sanitaria non c’è un nucleo che si sia presentato al Comune che non sia stato preso in carico. Nel merito di questo piano per il miglioramento del nostro patrimonio di case popolari voglio sottolineare che si tratta di un passaggio non simbolico ma estremamente concreto, che testimonia tra l’altro il positivo e proficuo rapporto di intesa e collaborazione che i nostri uffici Sociale e Casa hanno impostato con Casalp”.
“Un impegno così consistente e concreto sull’edilizia popolare, a Livorno non si vedeva forse da decine d’anni” ha evidenziato l’assessore Andrea Raspanti ricordando con l’assessora Viola Ferroni anche che proprio eri in Consiglio Comunale è stata tra l’altro deliberata una variazione di bilancio che stanzia:
– 500.000 euro per rimozione delle cause di insalubrità e di fatiscenza come compartecipazione del Comune alla riqualificazione tramite ecobonus del patrimonio ERP;
– 200.000 euro per adeguamento degli alloggi di ERP all’accoglienza delle persone con disabilità che hanno presentato domanda di mobilità;
– oltre 800.000 euro a copertura delle morosità sociali riconducibili a inquilini con reddito zero e possidenza zero.
“Informo inoltre – ha aggiunto Raspanti – che ieri durante il Lode abbiamo approvato la proposta di Casalp per il bando per il fondo sociale ex art 34 LR 2/2019 per il sostegno a chi vive in abitazioni Erp per l’anno 2020 , cioè per l’assegnazione di contributi economici per pagare energia elettrica e servizi accessori (es spese di condominio). Parliamo di circa 2 milioni di euro complessivamente tra spese di investimento, spese correnti e contributi in un anno solare per migliorare le condizioni abitative e alleggerire il carico di spese sulle famiglie”.
Per la realizzazione del programma legato al “superbonus 110%”, Casalp il 17 novembre ha avviato a livello nazionale una consultazione preliminare di mercato per la ricerca di operatori economici interessati alla realizzazione degli interventi previsti dal programma nonché alla gestione dei servizi centralizzati, come il riscaldamento o i sevizi energetici.
Il presidente di Casalp Marcello Canovaro ha illustrato i criteri che hanno guidato la scelta degli edifici da ristrutturare grazie al superbonus, una grande operazione che si concluderà nel giugno 2022 oppure, se la nuova legge finanziaria prevederà una proroga, alla fine dell’anno successivo.
“Nel programma – ha specificato Canovaro – non sono stati compresi gli edifici privi di impianti di riscaldamento, poiché la legge non consente di inserirli, così come quelli a minoranza di proprietà Casalp. Per i primi tengo a sottolineare che anche se non potranno essere appunto ristrutturati con questi finanziamenti, ci stiamo attivando con il Comune per stanziare altre risorse per risolvere questioni annose che penalizzano gli edifici più vecchi”.
In conclusione il presidente di Cispel Alfredo De Girolamo ha evidenziato che “la procedura individuata da Casalp , seconda azienda ERP in Toscana per patrimonio immobiliare con 8.500 alloggi gestiti, e per inquilini, oltre 18.000, può essere considerata una esperienza pilota da estendere al resto della Toscana. Grazie allo studio preliminare di Casalp abbiamo dunque la conferma che lo strumento del superbonus al 110% potrà essere usato da tutte le imprese ERP toscane e italiane, con un effetto economico, sociale ed ambientale di grandi dimensioni in Italia. Uno strumento ottimo quello messo in campo dal Governo nazionale, la cui scadenza per usufruirne auspichiamo che il Parlamento la faccia slittare da giugno 2022 al 2023 e che deve essere utilizzato per permettere un salto di qualità a un settore centrale per il welfare regionale”.
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