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Così i locali di Livorno e Pisa promuovono la buona movida

Lunedì 10 Ottobre 2022 — 15:41

Presentato il manifesto di Bevi responsabilmente ideato da Fipe-Confcommercio in collaborazione con l’Associazione Nazionale Magistrati e declinato sul territorio livornese da Confcommercio Livorno

Secondo l’ultima relazione annuale del Ministero della Salute l’approvvigionamento di bevande alcoliche non ha conosciuto pause durante il lockdown, con il rafforzamento di nuovi canali alternativi e meno controllati anche rispetto al divieto di vendita a minori. Un’emergenza sulla quale ha giocato un ruolo non di poco conto la chiusura dei Pubblici Esercizi, luoghi tradizionalmente più sicuri e controllati anche per il consumo di bevande alcoliche. Per questo Fipe-Confcommercio, la Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi, in collaborazione con l’Anm, l’Associazione Nazionale Magistrati, ha deciso di consolidare il proprio impegno a favore della buona movida e contro l’abuso di alcol, in particolare tra i giovani, portando il progetto “Bevi Responsabilmente” nelle principali città della penisola. Oggi è stato il turno di Livorno e Pisa, che hanno deciso di unirsi per l’iniziativa sul territorio, ai Bagni Pancaldi sul lungomare di Livorno, alla presenza delle istituzioni delle due province. “Le Confcommercio provinciali di Pisa e Livorno hanno colto con entusiasmo l’idea della Fipe che, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Magistrati, ha dato vita ad una campagna capillare di eventi rivolta a chi somministra alcolici e a chi li consuma”. La presidente della Confcommercio provinciale labronica Francesca Marcucci ha inaugurato l’iniziativa esordendo con un ricordo, per testimoniare il ruolo dei pubblici esercizi. “Il quartiere Venezia quando eravamo giovani era degradato e triste, grazie alle amministrazioni ma anche e soprattutto grazie a una serie di imprenditori che hanno creduto nel quartiere, e hanno rischiato in proprio, adesso Venezia è viva e crea lavoro e redditi, e rende viva e attraente la città. Si tratta di trovare l’equilibrio tra la vivacità che vogliamo e la sicurezza dei nostri giovani, entrambe non possono che muoversi e svilupparsi all’interno della legalità e della responsabilità”. Il presidente della Fipe-Confcommercio Pisa Alessandro Trolese ha sottolineato: “Siamo orgogliosi di diffondere sul nostro territorio la campagna promossa da Fipe a livello nazionale con lo scopo di sostenere il divertimento sano e lanciare un messaggio a tutti coloro, clienti e imprenditori, che più direttamente hanno a che fare con la movida e con alcuni dei suoi effetti più negativi”. Si è poi rivolto direttamente ai ragazzi dell’alberghiero presenti in sala, sia come potenziali consumatori, sia come futuri addetti ai lavori. “Divertirsi è possibile solo restando lucidi”.
Giovanni Neri e Marina Calvaresi di Fipe Confcommercio Livorno hanno portato le loro testimonianze, sicuri dello sviluppo e della capacità di controllo dei Pubblici Esercizi, preoccupati della deriva che possono prendere i ragazzi. Hanno inoltre invocato una normativa chiara per limitare gli abusi soprattutto da parte dei minorenni. Il questore vicario Alfredo Matteucci ha confermato l’importanza dall’informazione per mostrare ai giovani quali sono le conseguenze del loro comportamento, da quelli più gravi, come gli incidenti in stato di ebbrezza, a quelli del disturbo della quiete, e dell’esercizio economico. Non sono problemi che si risolvono in un giorno, ma è necessario lavorarci con costanza e determinazione, anche per proteggere il divertimento e la convivialità. Il questore di Pisa Gaetano Bonaccorso ha difeso le ragioni della movida e dell’aggregazione riflettendo su come arginare piuttosto la sua degenerazione, ovvero l’utilizzo degli spazi pubblici con l’unico scopo di abusare di alcol e droga. “Occorre privilegiare la qualità anziché la quantità,  offrire eventi culturali, alimenti e bevande d’eccellenza ad accompagnare le esigenze relazionali. Occorre anche creare spazi che evitino il congestionamento”. Rocco Garufo, assessore al commercio del Comune di Livorno: “Sensibilizzazione ed educazione sono necessari, non può essere delegato tutto alla repressione.  Il lavoro con questura e prefettura è stato fondamentale per guidare e controllare i fenomeni in città”. Paolo Pesciatini, assessore del comune di Pisa, ha apprezzato che nessuno dei relatori che lo hanno preceduto si sia concentrato sul moralismo, bensì abbiano tutti valutato positivamente l’aggregazione giovanile e il desiderio di convivialità. Qualità e modalità sono i fattori fondamentali. Lotta senza quartiere all’abusivismo”. Sono stati proiettati i video informativi della Fipe nazionale e quello che prova a intercettare un pubblico giovane del nostro territorio. Il patto tra i promotori dell’evento è espresso in un Manifesto che raccoglie le regole per contrastare la mala movida:

• Contrastare ogni forma di abusivismo

• Utilizzare prodotti di qualità

• Favorire il consumo di bevande alcoliche all’interno dei locali e dei dehors

• Formare il personale su un servizio responsabile

• Promuovere l’abbinamento tra cibo e il consumo di bevande alcoliche

Tra i principali destinatari degli incontri che si stanno tenendo lungo tutta la penisola non ci sono solo gli imprenditori dei Pubblici Esercizi ma, grazie alla collaborazione con la Rete degli Istituti alberghieri Re.Na.I.A., alla presentazione sono presenti anche rappresentanti del mondo dell’istruzione e studenti, destinati a diventare veri e propri testimoni della buona movida sul territorio. L’associazione Re.Na.I.A., che rappresenta a livello nazionale più di 200 Istituti alberghieri, sostiene e promuove le iniziative formative di FIPE-Confcommercio, grazie ad uno specifico protocollo d’intesa finalizzato allo sviluppo di una “cultura della qualità” nel settore della ristorazione e dell’intrattenimento, fornendo agli studenti delle scuole associate occasioni di completamento della propria formazione scolastica. L’iniziativa “Bevi responsabilmente”, che FIPE promuove sul territorio nazionale, rappresenta quindi un significativo contributo alle tematiche della educazione alla salute ed alla legalità, che concorrono trasversalmente agli obiettivi della disciplina Educazione Civica, come espressione di cittadinanza attiva e consapevole. Re.Na.I.A sarà presente quindi a Livorno con una rappresentanza di studenti toscani dell’indirizzo alberghiero dell’ISIS F.Enriques di Castelfiorentino (FI), accompagnati dalla Dirigente scolastica Barbara Degl’Innocenti, delegato per la Toscana al Direttivo nazionale, la quale porterà i saluti del presidente Luigi Valentini ed i migliori auspici per questa importante iniziativa. Buone pratiche per costruire progetti sulle esigenze specifiche diverse realtà territoriali e urbane. E proprio questa sarà la sfida del futuro: disegnare regolamentazioni su misura per ciascuna città italiana ma con l’obiettivo comune di contrastare l’abusivismo commerciale, la diffusione di alcol a basso costo, contenere il dilagare dei rifiuti, favorendo, quindi, il consumo all’interno dei locali o nei dehors. Ha moderato l’intervento Federico Pieragnoli, Direttore delle due associazioni Confcommercio di Livorno e Pisa, che ascoltando gli interventi della responsabile  degli Istituti alberghieri e la rappresentante del provveditorato Rapisarda, ha confermato la disponibilità di Confcommercio a replicare l’evento in provincia per raggiungere più scuole e giovani nel progetto.

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