“Basta tamponi ai bambini”, mamme ricevute in Comune
Dopo due brevi interventi di sindaco e vicesindaca, per la Asl hanno risposto alle richieste delle mamme la dottoressa Laura Brizzi, direttrice dei servizi sociali dell'Azienda Usl Toscana Nord Ovest e il dottor Claudio Tofanari responsabile Igiene Pubblica e Nutrizione zona livornese
In merito all’incontro promosso dal Comune di Livorno, al quale ha partecipato anche la ASL in veste tecnica, avvenuto il 5 ottobre, dove si è discusso delle modalità di esecuzione dei tamponi sui bambini e sul rapporto con i pediatri di famiglia, la ASL specifica che l’indirizzo mail comunicato ai genitori ha l’obiettivo di facilitare la comunicazione tra l’azienda sanitaria e le famiglie e non ha alcuno scopo delatorio nei confronti dei pediatri, come invece emerge in alcuni post presenti sui social. Inoltre, sempre nella stessa sede, è stato fornito un altro indirizzo mail, nello specifico quello dell’URP, dove è possibile segnalare eventuali reclami in ambito sanitario.
Il comunicato del 5 ottobre del Comune – Si è svolto la mattina di lunedì 5 ottobre, a Palazzo Comunale, un incontro tra una delegazione di mamme livornesi del gruppo nato su Facebook “Basta tamponi ai bambini”, il sindaco Luca Salvetti, la vicesindaca Libera Camici, l’assessore al sociale Andrea Raspanti e una rappresentanza della Asl. Il gruppo delle mamme chiede che vengano utilizzati test diagnostici meno invasivi e più rapidi per i bambini e che non venga attivato un protocollo Covid in presenza di sintomi leggeri.
A prendere la parola ad inizio incontro è stata la presidente del gruppo “Basta tamponi ai bambini” che ha esposto le preoccupazioni dei genitori. A risponderle è stato l’assessore Raspanti, che ha chiarito la situazione spiegando alla delegazione che il Comune lavorerà per far dialogare le parti e giungere ad una soluzione.
“Al di là degli slogan letti e pronunciati da alcuni in piazza, il confronto si è svolto in un clima costruttivo – afferma l’assessore Raspanti – La delegazione che abbiamo ricevuto ha esposto preoccupazioni comprensibili, già da settimane all’attenzione dell’Amministrazione Comunale e della direzione di zona della Asl, che ringrazio per la consueta collaborazione. Dato per condiviso che le procedure sanitarie le stabilisce sulla base delle evidenze scientifiche l’Istituto Superiore di Sanità e non si possono cambiare a furor di popolo, il punto, come avevamo già rilevato, è conciliare l’istanza della tutela della salute pubblica con quella di garantire ai bambini, anche in questa circostanza straordinaria, una relativa normalità. La scuola non deve essere solo un luogo di contenimento del rischio, ma soprattutto un ambiente dove i bambini imparano, socializzano e fanno nuove esperienze. Così come è fondamentale che, anche e soprattutto in questo momento di confusione e disorientamento, le famiglie possano contare sui medici di medicina generale e i pediatri, perché il loro lavoro è alla base del funzionamento di tutto il sistema di prevenzione e cura”.
“Le autorità sanitarie regionali, contattate in questi giorni, stanno lavorando insieme a quelle nazionali per diminuire al minimo i disagi legati a questa fase – prosegue Raspanti – senza ridurre le garanzie in termini di sicurezza. Nel frattempo, quel che possiamo fare sul territorio è operare affinché i protocolli validati funzionino al meglio. In questo senso serve il concorso responsabile di tutte le parti in causa: le famiglie, i medici di base e i pediatri, i dirigenti scolastici e le insegnanti, il dipartimento di prevenzione. Come Comune, insieme alla direzione di zona della Asl, siamo impegnati a promuovere il dialogo costante tra tutti gli attori affinché il sistema sia in grado di monitorare costantemente l’evoluzione della situazione e correggere, se necessario, i difetti di funzionamento. La contrazione dei tempi di attesa per l’esecuzione dei tamponi e l’emissione dei risultati sta alla base della sostenibilità del procedimento di prevenzione. Così come la fiducia delle famiglie nei medici di riferimento. Sul primo fronte, la Asl ci ha rassicurato sul miglioramento delle performance del dipartimento di prevenzione. Quanto ai pediatri, nei prossimi giorni, insieme alla dottoressa Brizzi, promuoveremo un incontro con i professionisti del territorio per affrontare insieme a loro le criticità che sono state, in queste prime settimane, oggetto di frequenti segnalazioni da parte delle famiglie”.
Dopo due brevi interventi di sindaco e vicesindaca, per la Asl hanno risposto alle richieste delle mamme la dottoressa Laura Brizzi, direttrice dei servizi sociali dell’Azienda Usl Toscana Nord Ovest e il dottor Claudio Tofanari responsabile Igiene Pubblica e Nutrizione zona livornese.
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