Balneari Confcommercio: “Bene la proroga ma ora legge di tutela lavoro e concorrenza”
Nella foto principale Alberto Nencetti, presidente provinciale Sib Confcommercio Livorno. Nella seconda immagine della gallery Gianfranco Giachetti presidente onorario Sib e nell'ultima foto
Per i balneari della provincia di Livorno la tempistica è adeguata per arrivare ad una mappatura esauriente di spiagge e concessioni ma, precisa Nencetti, "l'obiettivo finale è una normativa organica che tenga conto degli investimenti fatti dagli attuali concessionari"
“La proroga al 31 dicembre 2024 per le concessioni demaniali, al 31 dicembre 2025 in caso di difficoltà di mappatura da parte dei comuni, può aiutare”, affermano all’unisono Alberto Nencetti e Gianfranco Giachetti, rispettivamente presidente provinciale e presidente onorario Sib Confcommercio Livorno.
Per i balneari della provincia di Livorno la tempistica è adeguata per arrivare ad una mappatura esauriente di spiagge e concessioni ma, precisa Nencetti, “l’obiettivo finale è una normativa organica che tenga conto degli investimenti fatti dagli attuali concessionari, tuteli il lavoro, e scongiuri il pericolo di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata. La mappatura richiesta dal governo è assolutamente necessaria: solo se la risorsa è realmente scarsa, a quel punto si potrà accettare che le concessioni vadano a gara”.
“Togliere le concessioni a chi le ha è come togliere per legge un’azienda a un industriale o un laboratorio a un artigiano- aggiunge Giachetti – con la sola differenza che le imprese balneari offrono anche un servizio pubblico di gestione delle attività umane, di controllo della balneazione, di monitoraggio delle condizioni ambientali. E soprattutto rappresentano uno standard italiano dell’accoglienza e un moltiplicatore economico per tutto il tessuto economico circostante”.
Nencetti indica che qualche giorno fa è stato presentato lo studio commissionato da SIB Confcommercio a Nomisma: “di 26 mila concessioni demaniali marittime, solo 7 mila riguardano stabilimenti balneari. Il resto riguarda altre tipologie di attività, come ristoranti, alberghi, bar e chioschi. L’universo delle concessioni è ben più ampio di quanto si pensi ed è doverosa una ricognizione accurata prima di lanciare imprese, lavoratori e indotto nel far west delle gare”.
“Con il presidente nazionale SIB Confcommercio Antonio Capacchione e ai colleghi di Fiba – conclude il direttore provinciale Confcommercio Federico Pieragnoli, che è presente all’assemblea unitaria – cercheremo di sciogliere i nodi che ancora ci separano dall’approdo a una normativa conclusiva. Nel frattempo ricordo che, quando parliamo di balneari, parliamo soprattutto di imprese familiari, di piccole imprese locali che hanno costruito con investimenti in proprio il lavoro di generazioni. Per questo motivo chiediamo al governo attenzione scrupolosa nell’analisi del presente, ed estrema prudenza nella costruzione del prossimo futuro”.
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