Associazione Donne 4.0. Grande successo per il primo convegno
Negli spazi dell’Università dell’Arkansas a Roma un momento di riflessione sul rapporto tra le donne e le nuove tecnologie. Presente il sottosegretario Assunta Messina
La trasformazione digitale delle aziende ha subito negli ultimi tempi un forte slancio: a farla da padrone sono intelligenza artificiale, Internet delle cose (IoT), robotica e moltissimi altri orizzonti. Ad oggi, non c’è infatti settore in cui non sia indispensabile la padronanza delle competenze digitali. Un futuro che non può certo essere privo di un’adeguata presenza e valorizzazione delle donne nell’ottica di un costante abbattimento del cosiddetto digital gender gap. Ed è proprio a questo scopo che la neonata Associazione Donne 4.0, istituita a Livorno ma già di stampo nazionale, ha promosso un convegno dal titolo “Donne per la transizione digitale – Competenze, Cuore e Coraggio per attivare il cambiamento”. L’evento, che si è tenuto a Roma negli spazi dell’Università dell’Arkansas lo scorso 10 novembre, ha ottenuto un grande riscontro e presenze governative di spessore.
“Dopo la pubblicazione dell’omonimo libro, la community Donne 4.0, a luglio 2020 è diventata un’associazione – spiega Darya Majidi, presidente dell’Associazione Donne 4.0 – Abbiamo deciso di mettere in piedi un primo evento istituzionale allo scopo di dialogare con il governo per mettere in evidenza una criticità che avvertiamo: i nuovi lavori, sempre più affiancati da tecnologie, tendono ad escludere le presenze femminili che, in linea di massima, poco si dedicano allo studio delle competenze digitali”. Il convegno è stato infatti anche l’occasione di un momento di confronto per discutere nuove direttive di azione a livello governativo.
“Siamo onorati di aver avuto la partecipazione del sottosegretario Assunta Messina – prosegue Majidi – Le nostre preoccupazioni sono state condivise e si è cercato di riflettere sulle modalità future attraverso le quali poter proporre una partecipazione attiva delle donne. La statistica Linda Laura Sabbadini ha invece espresso la necessità di un cambiamento culturale per far sì che anche le più grandi non vedano le tecnologie come lontane, ma anzi, affinché anche chi ha un background umanistico si possa appropriare di un panorama informatico”.
Nel corso dell’incontro sono state inoltre lanciate 12 proposte di crescita sulla tematica, il cui sviluppo verrà monitorato da un osservatorio dedicato.
“In questa occasione abbiamo coniugato la bellezza dell’arte della location ai nostri obiettivi delle tre C: Competenze, Cuore e Coraggio – conclude Majidi – Dobbiamo proporci, dar voce a noi stesse ed essere non solo utilizzatrici di servizi, ma parte attiva e protagonista di questa enorme transizione digitale”.
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