Altolà: riaprono due tribunette della gradinata
Dopo l'articolo di Quilivorno.it molti tifosi attraverso i social hanno chiesto alla società spiegazioni e così è stato deciso di riaprire le due tribunette centrali. Adesso i biglietti potranno essere venduti anche in questo settore
Dopo l’articolo di Quilivorno.it sulla chiusura delle tribunette della gradinata (leggi sotto), molti tifosi attraverso i social hanno chiesto alla società di ripensare la decisione (clicca qui – Livorno-Arezzo 1-1). Il Livorno, ferma restando la volontà di voler fare in modo che gli spalti della gradinata siano “pieni” per garantire un migliore colpo d’occhio televisivo e visivo, ha così deciso di accogliere, in parte, le richieste dei sostenitori amaranto riaprendo le due tribunette centrali. Contattato nuovamente, Massimiliano Casali, responsabile biglietteria e responsabile rapporti fra tifoseria amaranto e società, spiega: “Abbiamo deciso di aprire le due tribunette dando così ascolto a quelle persone che ci chiedevano di poter vedere la partita da quello specifico settore dello stadio. Confermo comunque che la gradinata sarà “allargata” lato alla Curva Nord”.
Gli sviluppi fino al 9 ottobre – Poco prima dell’inizio di Livorno-Arezzo, partita terminata sul risultato di 1-1 (clicca qui per le foto e le pagelle), intorno alle 20 dell’8 ottobre, la tribunetta in acciaio della gradinata è stata chiusa con i nastri bianchi e rossi fino alle vetrate in plexiglass. Perché? Molte le mail giunte in redazione con questo interrogativo. Perché interdire quello spazio a pochi minuti dal fischio di inizio? Ebbene, non si è trattato né di inagibilità della struttura, né di ordine pubblico, ma di una questione di “colpo d’occhio”. E indagando sulle ragioni, Quilivorno.it ha “scoperto” che dalla prossima partita casalinga (Livorno-Giana Erminio del 22 ottobre) la gradinata verrà “allargata”.
Ma andiamo con ordine. Perché chiudere le tribunette della gradinata? Spiega Massimiliano Casali, responsabile biglietteria e responsabile rapporti fra tifoseria amaranto e società. “Il motivo per cui sono state chiuse è dovuto principalmente alla volontà di vendere, prima, i posti sugli spalti ed evitare che a partita in corso qualcuno decida arbitrariamente di spostarsi sulle tribunette”. A tal proposito è bene ricordare che chi viene trovato, nel corso di un campionato, in un posto diverso da quello riportato sul biglietto la prima volta scatta la sanzione pecuniaria, la seconda scatta il Daspo. “Aprendo solo gli spalti della gradinata – prosegue Casali – la società vuole evitare quindi una dispersione della tifoseria per una maggiore “unita” dal punto di vista visivo e televisivo”. Un ragionamento, questo, che certo non coinvolge la Nord: qui il “colpo d’occhio” non manca.
L’altra notizia emersa è quella di un ampliamento dei posti in gradinata. Se fino ad oggi erano 2322, dalla prossima partita è stato comunicato a Casali che i posti vendibili saranno 2832, 500 in più (a fronte di una capienza complessiva della gradinata – al momento non sfruttabile – di 6410 posti). La speranza della società è quella di poter riempire tutti i 3822. Tuttavia, al momento, i numeri del tifo in questo settore sono impietosi: 1060 abbonati e circa 500 paganti di media per un totale di circa 1500 tifosi. Dunque, a conti fatti, ben lontani dal potenziale di 3822. I posti in più saranno ricavati lato “Curva Nord” dove al momento sono vendibili 4120 posti a fronte di una capienza complessiva – non sfruttabile – di 4582.
(ha collaborato Alessandro Lazzerini)
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