Alluvione. Pucciarelli assolto, Nogarin rinviato a giudizio
Assolto dall'accusa di omicidio colposo plurimo in concorso l'ex responsabile della protezione civile Riccardo Pucciarelli. Rinviato a giudizio, con rito ordinario, l'ex sindaco Filippo Nogarin. Processo al via il 12 maggio 2022
Sono passati ormai 4 anni e mezzo da quell’incubo che difficilmente Livorno spazzerà via dai ricordi e dai pensieri. Il processo per omicidio colposo plurimo per l’alluvione del settembre 2017 ha messo il primo tassello al suo posto con la lettura della sentenza, avvenuta intorno alle 17,15 di venerdì 14 gennaio, del gup Marco Sacquegna che sancisce i primi responsi di questa indagine condotta in primis dal procuratore capo Ettore Squillace Greco e dai due sostituti procuratori Antonella Tenerani e Sabrina Carmazzi.
Riccardo Pucciarelli, ex comandante della polizia municipale e responsabile della protezione civile all’epoca dei fatti, ed oggi in pensione, è stato assolto “perché il fatto non sussiste” per i primi due commi del capo d’accusa (che interessavano il Rio Ardenza) e “perché il fatto non costituisce reato” per il terzo comma che interessava invece il Rio Maggiore (aspetto questo che potrebbe comunque aprire le porte per un eventuale rito civilistico).
Rinvio a giudizio invece per l’ex sindaco di Livorno Filippo Nogarin, difeso dall’avvocato Sabrina Franzone, il quale non ha optato per riti alternativi ma per l’udienza a porte aperte, con rito ordinario, che si aprirà il 12 maggio 2022 (alle 10 del mattino) davanti al giudice Mosti.
In aula gli avvocati delle parti civili Cristiano Spadoni, Girolamo Adoncecchi, Massimo Manfredini, Carlo Golda e Paola Bernardo che curano gli interessi legali dei familiari delle otto vittime di quella dannata notte: Gianfranco Tampucci, Roberto Vetusti, Martina Bechini, Raimondo Frattali, Glenda Garzelli, Simone, Filippo e Roberto Ramacciotti.
Adesso, come sempre accade, si dovranno attendere i giorni necessari per leggere le motivazioni di questa sentenza che di fatto sancisce da una parte la fine del processo per Pucciarelli e dall’altra l’inizio del dibattimento nei confronti dell’ex primo cittadino.
“Siamo molto contenti – ha commentato l’avvocato difensore di Pucciarelli, Anna Francini (assente in aula per la lettura della sentenza, n.d.r.) che ha condotto la difesa insieme al collega Giuseppe Di Vetta – Siamo veramente soddisfatti di questo epilogo perché non era scontata l’assoluzione, all’interno di un processo legato a fatti inerenti la protezione civile, dell’ex responsabile di quell’Ufficio. In questi mesi ho sentito dire che il giudice avrebbe dovuto avere coraggio per assolvere il nostro assistito. Io dico che il coraggio non c’entra proprio niente. Quello che posso dire che Sacquegna non ha avuto coraggio bensì è stato un giudice giusto perché si è confrontato con una vicenda complessa che poteva dominare senza problemi perché è un bravo giudice e lo ha fatto con serietà e professionalità. Essendo di altissima qualità non ha avuto bisogno del coraggio ma gli è bastata la competenza“.
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