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Addio Gian Maria, storico tifoso amaranto

Martedì 8 Ottobre 2024 — 11:21

Nella prima foto Gian Maria Massone in "divisa ufficiale" del Livorno Calcio. Nella seconda immagine mentre passeggiava all'interno dello stadio Armando Picchi (FOTO NOVI)

Il dolore della sorella Donatella e il ricordo affettuoso degli amici: "Aveva un cuore d'oro e sapeva sempre tirar su di morale le persone che gli stavano intorno". I funerali saranno celebrati il 9 ottobre alle 15 nella chiesa di Santa Lucia ad Antignano. Per il suo ultimo viaggio Massone ha espresso il desiderio di indossare l’abito della società amaranto

di Giacomo Niccolini

Si è spento nel reparto di Cure Palliative all’età di 62 anni in seguito ad una malattia molto aggressiva che lo aveva colpito poco più di un mese fa Gian Maria Massone, figlio del noto giornalista sportivo Gianni. A ricordarlo è la sorella Donatella, che ringraziamo per la disponibilità in un momento di dolore così forte. “Purtroppo – racconta addolorata la sorella – abbiamo scoperto questa malattia che lo ha colpito al cervello, con cui è stato impossibile combattere, circa 40 giorni fa. È stato tutto così repentino, un forte dolore per noi tutti. Dalle 12 di questa mattina (martedì 8 ottobre, ndr) sarà possibile fargli un ultimo saluto alla camera mortuaria. Mercoledì 9 invece trasferiremo la salma alla chiesa di Santa Lucia ad Antignano dove alle 15 verrà celebrato il funerale. Mio fratello ha voluto donare le cornee, un bellissimo gesto di cui andiamo fieri che caratterizza ancora una volta il suo cuore d’oro, la sua bontà d’animo”.
Gian Maria Massone è stato un vero tifoso del Livorno Calcio. Vero nel senso più intimo della parola. Sin dagli anni ’80 ha sempre seguito la maglia amaranto fin nei “campetti con l’alopecia”, quelli di provincia, quelli più lontani, più impensabili. Per lui l’amaranto era una seconda pelle.  Tanto che nel 2018/19 riuscì a coronare un sogno: quello di entrare a far parte dello staff amaranto come collaboratore del Livorno Calcio l’anno in cui Cristiano Lucarelli era in panchina e Igor Protti nelle stanze della dirigenza. Per il suo ultimo viaggio Massone ha espresso il desiderio di indossare l’abito della società, quella così tanto amata da farne un culto di vita.
A piangere Gian Maria Massone sono gli amici storici del quartiere Ospedale-Stazione dove è nato e cresciuto e gli amici del Bar Civili che frequentava sempre assiduamente. “Una sua caratteristica peculiare – lo ricorda l’amico di una vita Alessandro Novi – era quella di saper far ridere. Era una persona che sapeva stare in mezzo alla gente e sapeva tirarti su di morale”.
A ricordarlo con cordoglio anche l’Us Livorno 1915 con un post sulle sue pagine social.
Alla famiglia e agli amici giungano le più sentite condoglianze da parte della redazione di QuiLivorno.it.

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