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Addio a Giuseppe Pancaccini

Martedì 11 Giugno 2024 — 11:01

Un primo piano di Giuseppe Pancaccini nella foto di Andrea Dani; Pancaccini con la targa del premio alla carriera del Goldoni e in una foto di gruppo inviata da amici e colleghi

"Ovunque andava riempiva, a Livorno come in Toscana. Con Giuse ci sentivamo praticamente ogni giorno: amava l'opera lirica, Mascagni sopra ogni cosa. Dopo Beppe Orlandi, il più grande commediografo di commedie popolari livornesi". Il ricordo dell'amico Franco Bocci di Giuseppe Pancaccini scomparso stanotte all'età di 85 anni. Il 12 giugno alle 15 il funerale alla chiesa dei Salesiani. Il ricordo di Fondazione Goldoni

E’ scomparso stanotte all’età di 85 anni compiuti il 29 aprile Giuseppe Pancaccini, per tutti Giuse, attore regista e scrittore di vernacolo. L’ultima commedia l’ha scritta all’età di 80 anni, “Effetto Venezia”, che andò in scena nel 2019 al cinema teatro 4 Mori proprio per festeggiare gli 80 anni. “Ovunque andava riempiva, a Livorno come in Toscana – ricorda l’amico e collega Franco Bocci, che ringraziamo per la disponibilità – Con Beppe Orlandi ha cominciato a lavorare, poi la grande passione per la commedia l’ha portato a scrivere e recitare. Ci sentivamo tutti i giorni, era un grande amante dell’opera lirica, amava Mascagni sopra ogni cosa, e quando la vedeva in tv mi chiamava e parlavamo. Da lì, poi, divagavamo in un ricordo continuo sulle commedie passate sue e non solo sue. Giuse ha visto costruire la Gran Guardia dove ha lavorato così tanto da scriverci un libro sui personaggi conosciuti. Inoltre, ha lavorato tanto con Modugno e Bongiorno solo per citarne alcuni. Dopo Beppe Orlandi, il più grande commediografo di commedie popolari livornesi”. Negli ultimi anni Pancaccini, molto attivo su Fb (noi di QuiLivorno.it lo vogliamo ricordare con questo articolo) dava una mano a 360 gradi alle Compagnie Livornesi Riunite. Il 12 giugno alle 15 il funerale alla chiesa dei Salesiani in viale Risorgimento.

Il ricordo di Fondazione Teatro Goldoni

Giuseppe Pancaccini ci ha lasciato: attore, regista, autore, Giuseppe è stato un uomo di Teatro che ha legato indissolubilmente il suo nome al teatro popolare livornese. La Fondazione Teatro Goldoni lo premiò una prima volta con una targa alla carriera nel 2013 “Grati per l’impegno di una vita a favore del teatro e della città di Livorno”; lo vogliamo ricordare proprio con le sue parole di allora, mentre visibilmente commosso riceveva il premio dalle mani dell’allora presidente del Goldoni Marco Bertini: “E’ un riconoscimento che mi giunge del tutto inaspettato – disse – e perciò ancora più gradito. Lo voglio dedicare alla mia famiglia per i 50 anni di continua vicinanza e condivisione di tutta la mia vita, privata e teatrale ed al mio maestro, l’indimenticabile Gino Lena a cui devo moltissimo e che non ha mai ricevuto in vita alcun premio ed attestazione. Grazie a tutti”. Gli dobbiamo moltissimo e nel 2021 il Goldoni con il suo Presidente-Sindaco Luca Salvetti, volle rivolgergli un ulteriore pensiero e riconoscimento nominandolo “Testimone” del Teatro e per il Teatro a Livorno, per essere stato interprete in oltre mezzo secolo di carriera della livornesità più autentica e creativa, contribuendo nel tempo a rendere la sua città più viva, più ricca di cultura, socialità e svago. Un artista che con il suo lavoro ha saputo regalare a tutti più di un sorriso e che ci ha resi più ricchi, di umanità innanzitutto. Instancabile promotore ed animatore dei palcoscenici labronici, Pancaccini era anche un autentico, appassionato cultore della lirica e lo avevamo avuto con noi al Teatro Goldoni alla serata conclusiva della stagione poco più di un mese fa per la “Turandot” di Puccini. Ciao Giuseppe.

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